ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00349

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 216 del 22/04/2014
Abbinamenti
Atto 7/00292 abbinato in data 15/05/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00057
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
FERRARI ALAN PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
15/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/05/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 15/05/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
PARERE GOVERNO 15/05/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/05/2014

DISCUSSIONE IL 15/05/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/05/2014

ACCOLTO IL 15/05/2014

PARERE GOVERNO IL 15/05/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/05/2014

CONCLUSO IL 15/05/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00349
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Martedì 22 aprile 2014, seduta n. 216

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    nel 2012, l'Unione europea ha rappresentato il quinto produttore mondiale in termini quantitativi, con circa il 3 per cento della produzione mondiale (pari a 7,3 milioni di tonnellate su circa 4,2 milioni di ettari di superficie agricola) e il nono in termini di superficie, nonostante il tabacco occupi una quota piuttosto esigua dell'area agricola comunitaria e in via di progressiva riduzione (-11 per cento rispetto alla precedente campagna);
    l'andamento indica quindi una contrazione del settore, con le superfici in calo dell'8 per cento rispetto al 2011 (dopo il –13 per cento del 2011 rispetto al 2010) e la produzione sostanzialmente stabile (-0,5 per cento, dopo il –14 per cento del 2011). In linea con le stime UNITAB, per il 2013 la produzione sarebbe di oltre 207 mila tonnellate per una superficie di oltre 94.802 ettari;
    per quanto riguarda il commercio comunitario di tabacco greggio, si registra una sostanziale stabilità dei quantitativi contrattati rispetto al 2011 sia sul fronte degli acquisti (-0,4 per cento) che delle vendite (+1 per cento);
    sull'andamento della produzione incide la progressiva riduzione del sostegno alla coltura impresso nell'ambito della nuova Pac, alla quale i paesi membri dell'Ue hanno risposto in modo molto differenziato: con una riduzione della produzione in Italia, Bulgaria, Ungheria e Francia; con un aumento in Polonia e con una produzione stabile in Grecia e Spagna (secondo le stime di Advisory Group on-Tobacco);
    il diverso andamento registrato tra paesi è legato, oltre a fattori di contesto, anche alle scelte strategiche degli Stati circa il mantenimento o la riconversione della coltura e al quadro di applicazione dell'intervento pubblico, sostanzialmente eterogeneo non solo riguardo al primo pilastro della Pac (in base alle opzioni previste dalla riforma del 2004 dell'OCM), ma anche al secondo pilastro (in merito all'attivazione di misure specifiche per il tabacco nell'ambito dei PSR nelle regioni tradizionalmente vocate dove è confluito il 50 per cento delle risorse precedentemente accoppiate al tabacco);
   osservando i dati sugli andamenti produttivi nel medio periodo, emerge l'impatto delle scelte adottate da ciascun paese nelle fasi della riforma, ossia dall'applicazione della fase transitoria (2006-2009) a quella definitiva (dal 2010). Ad esempio, la Grecia, che decise di applicare da subito (dal 2006) il disaccoppiamento totale dell'aiuto, ha subito un calo progressivo del 17 per cento durante la fase transitoria, per poi recuperare negli anni più recenti (+62 per cento dal 2010 al 2012), quando anche negli altri paesi il sostegno per il tabacco è confluito nel pagamento unico. Un andamento sostanzialmente opposto si nota per la Germania che, dopo il primo periodo in cui la produzione, pur risentendo della riforma, non ha mostrato variazioni di rilievo, tra il 2009 e il 2010 ha subito un crollo del 40 per cento. Alcuni dei Nuovi Stati membri produttori di tabacco, per alcune campagne e con modalità diverse, hanno implementato i Complementary National Direct Payment (Cndp o top up) per sostenere il tabacco; si tratta di Polonia, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Cipro e Romania. Inoltre, alcuni Stati membri hanno attivato un aiuto accoppiato a favore della qualità del tabacco nell'ambito dell'articolo 68 del regolamento (Ce) 73/2009;
    nel contesto comunitario, vi è inoltre l'effetto di spostamento della produzione dai paesi dell'Ue-15 verso i nuovi stati membri dell'Ue-12, peraltro attenuatosi nel 2012. Tale fenomeno può essere ricondotto al minor costo del fattore lavoro, in quanto il tabacco – alcune varietà in particolare – sono produzioni labour intensive;
    la misura di cui all'articolo 68 del regolamento (Ce) 73/2009 è stata prevista in Italia, Spagna e Ungheria dal 2010, in Francia dal 2011 e in Polonia dal 2012 e potrà essere utilizzata anche per la campagna aggiuntiva del 2014; sebbene questo non rappresenti una soluzione al problema della sostenibilità della coltura, il comparto avrà quanto meno un margine temporale maggiore per provare a riorganizzarsi;
    in merito alle risorse finanziarie erogate dal primo pilastro della Pac, il regime di aiuti specifici per la qualità previsti dall'articolo 68 citato ha avuto una dotazione di 21,5 milioni di euro; gli importi definitivi sono stati di gran lunga inferiori a quelli massimi previsti (di circa 1'80-90 per cento). Nel secondo pilastro, si segnalano le risorse trasferite ai Psr delle regioni tabacchicole dal 2010, per un importo pari a 167 milioni di euro annui (utilizzati soprattutto con la misura 214, «agro-ambiente» e la misura 144, «aziende agricole in via di ristrutturazione in seguito alla riforma dell'Ocm»).
    la dinamica dei prezzi, la razionalizzazione di alcune fasi della filiera per limitare quanto più possibile le intermediazioni, il limitato sfruttamento delle risorse nell'ambito dello sviluppo rurale, gli effetti legati alla riforma della Pac, nonché la rivisitazione della direttiva europea di regolamentazione del tabacco lanciata dalla Commissione a dicembre 2012 (Com(2012)788 def.) sono tra i fattori che potrebbero contribuire a modificare le caratteristiche strutturali del settore e la geografia della produzione;
    la situazione italiana per il 2012 conferma il trend negativo a due cifre evidenziato nella campagna precedente, in contrasto con quanto sembrava emergere nel primo anno di applicazione del disaccoppiamento totale (2010), quando il calo della produzione e delle superfici investite a tabacco, per quanto significativo (rispettivamente –9 per cento e –4 per cento), non aveva raggiunto valori allarmanti. La campagna 2012 mette in evidenza una contrazione nell'ordine di 26 punti percentuali in termini di volume prodotto e di 33 punti in termini di superfici investite (Agea). La produzione risulta dimezzata rispetto all'ultimo anno pre-riforma (2005), attestandosi a quasi 52.000 tonnellate e a 15.000 ettari (le stime UNITAB per il 2013 confermano la produzione a 53.800 tonnellate e le superfici a 15.985 ettari), soglia, quest'ultima, considerata strategica per preservare gli interessi del mercato in Italia. Anche nel 2012, è risultata molto rilevante la fuoriuscita dal settore di tabacchicoltori: –25 per cento rispetto al 2011, dopo il –26 per cento della precedente campagna. La riduzione delle superfici, superiore a quella del numero di aziende, ha determinato una inversione di tendenza nelle dimensioni medie aziendali, ridottesi a 4,7 ettari, dai 5,3 ettari del 2011. Rispetto al 2005, la produzione di tabacco è sopravvissuta in otto regioni su quindici, con la definitiva fuoriuscita, nel corso degli anni, di regioni vocate come la Puglia, dove il disaccoppiamento totale è stato previsto sin dal 2006, o meno vocate quali: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Basilicata, Calabria e Molise;
    la riduzione di produzione registrata nella campagna 2012 ha interessato tutti i contesti regionali, inclusi quelli a vocazione tabacchicola, tra i quali l'Umbria ha mostrato, ancora una volta, le perdite più contenute (-13 per cento riducendo la produzione (solo) di un terzo rispetto al 2005. La produzione di tabacchi chiari è ulteriormente cresciuta di quasi 3 punti percentuali rispetto al totale (dall'88 per cento del 2011 al 91 per cento) e rappresenta l'orientamento principale in tutte le regioni, con l'eccezione della Toscana, in cui il Fire Cured (Kentucky) incrementa in modo notevole la sua quota dal 38 per cento al 53 per cento della produzione regionale (Agea);
    il decreto ministeriale 7 marzo 2014 n. 2365 – che modifica il decreto ministeriale 29 luglio 2009 – ha assicurato al settore per il periodo transitorio un maggior supporto alle produzioni che rispettano le condizioni e i requisiti qualitativi. Esso prevede un sostegno erogato sotto forma di pagamenti supplementari per la qualità, a favore dei produttori che consegnano tabacco ad un'impresa di prima trasformazione, sulla base di un contratto di coltivazione. Il quantitativo ammesso al sostegno è risultato pari a 50,4 milioni di tonnellate, il 97 per cento della produzione complessiva;
    ad oggi, intese, accordi di programma e di fornitura hanno interessato le principali manifatture e gruppi internazionali operanti in Italia, incoraggiando una maggiore aggregazione e organizzazione tra i tabacchicoltori e una accresciuta integrazione di filiera. Tuttavia, l'esclusione del tabacco dalla lista delle colture ammissibili al sostegno accoppiato nell'ambito della futura Pac, da un lato, e il processo di convergenza interna dei titoli a più alto valore ad ettaro che i paesi dovranno intraprendere a partire dal 2015, dall'altro lato, determinerà, chiaramente, la cessazione del vincolo produttivo, essendo considerata ammissibile al pagamento base qualsiasi superficie agricola dell'azienda utilizzata per un'attività agricola, e la riduzione del sostegno per il comparto che rimarrà legato al solo valore del titolo, al più incrementato degli importi di cui all'articolo 68;
    in questo quadro l'indebolimento dell'intera filiera italiana collegata alla produzione di tabacco rappresenta un problema grave sul piano occupazionale e sul versante delle entrate fiscali; tra IVA e accise, infatti, l'incasso dell'erario relativo all'anno 2012 è stato pari a 14,2 miliardi di euro;
    la risoluzione approvata nel corso della scorsa legislatura dalla Commissione agricoltura della Camera dei deputati, in uno spirito di condivisione generale, volta ad impegnare il Governo ad intervenire in diversi ambiti nazionali, sia per favorire l'incremento dei processi produttivi e tutelare i livelli occupazionali delle aziende produttrici di tabacco, che in sede comunitaria, nell'ambito della definizione della nuova politica agricola comune (PAC) e in particolare delle misure per incrementare i contributi previsti per lo sviluppo rurale, ha rappresentato un segnale importante per determinare un'inversione di tendenza nei confronti della filiera italiana del tabacco;
    il Consiglio dei ministri dell'agricoltura, riunitosi a Bruxelles a settembre 2014, ha avviato iniziative importanti tra i principali Paesi produttori di tabacco, volte a definire una strategia operativa per la tutela della filiera ed una ricerca degli strumenti necessari per il sostegno ai produttori e ai lavoratori impiegati;
    il documento condiviso dai rappresentanti dei diversi Paesi, nel quale sono emerse le criticità derivanti dalla discriminazione subita dal settore tabacchicolo, in occasione del compromesso sulla PAC, unitamente all'atto parlamentare d'indirizzo, confermano il livello di attenzione delle istituzioni sia in ambito nazionale, che internazionale, per il settore, considerato che l'Italia rappresenta il primo Paese produttore ed esportatore europeo di tabacco, il sesto esportatore mondiale per valore e il decimo produttore per volumi;
    la sollecitudine richiesta dagli operatori del settore, al fine di evitare il peggioramento di una situazione divenuta particolarmente critica per l'intera filiera del tabacco, necessita un diretto e indispensabile intervento governativo volto ad interrompere un trend economicamente negativo in coerenza con quanto fatto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il decreto ministeriale 7 marzo 2014 n. 2365 per evitare il rischio di mettere fuori mercato il nostro Paese,

impegna il Governo:

   a sostenere il settore tabacchicolo valutando la possibilità di recuperare risorse finanziarie a favore della produzione, così come già è stato fatto con il decreto ministeriale 7 marzo 2014 n. 2365 per l'anno corrente, in coerenza con quanto disposto con l'articolo 68 del Regolamento (CE) n.73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori, in considerazione che dal successivo anno 2015, il comparto medesimo, sarà l'unico che, nonostante la posizione favorevole espressa dal Parlamento europeo, non potrà accedere agli aiuti accoppiati previsti dall'articolo 52 del Regolamento (UE) n. 1307/2013, del 17 dicembre 2013;
   a prevedere iniziative, con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria più rappresentative, volte a tutelare i livelli occupazionali degli addetti del settore, la cui filiera tra la riforma della PAC, il proliferare del commercio illecito (contraffazione) e la revisione della direttiva sui prodotti del tabacco (2001/37/EC), risulta fortemente ridimensionata;
   a verificare la possibilità di prevedere l'esercizio della facoltà di trasferimento del sostegno specifico percepito per l'anno 2014, relativo al calcolo del valore unitario iniziale, come indicato dall'articolo 26 comma 6, del medesimo Regolamento (UE) n. 1307/2013, dei titoli per i pagamenti di base del 2015, da considerare come elemento aggiuntivo;
   ad accelerare la sottoscrizione degli accordi con le manifatture internazionali operanti in Italia, che hanno già avviato una serie di precedenti negoziati, attraverso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il coinvolgimento del Ministero dell'economia e delle finanze;
   ad avviare, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, i lavori del tavolo di confronto con tutti i soggetti della filiera, già costituito, al fine di:
     favorire l'individuazione di misure a sostegno del settore, in relazione ai nuovi regolamenti comunitari dell'Organizzazione comune di mercato (OCM), nonché per il coordinamento delle iniziative con le regioni;
    promuovere iniziative orientate a rafforzare un approccio «pluriennale» che coinvolga in un progetto comune i diversi stadi della filiera del tabacco e le organizzazioni, per dare maggiore certezza ai produttori agricoli;
    sviluppare misure specifiche per il settore nell'ambito della futura programmazione dello sviluppo rurale, per consolidarne gli equilibri economici, tenuto conto delle difficoltà riscontrate in alcune regioni nell'implementazione delle misure specifiche per il tabacco previste dagli attuali PSR.
(7-00349) «Oliverio, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Carra, Cenni, Cova, Covello, Dal Moro, Ferrari, Fiorio, Marrocu, Mongiello, Palma, Sani, Taricco, Tentori, Terrosi, Valiante, Venittelli, Zanin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria del tabacco

politica agricola comune

conservazione del posto di lavoro

regime di aiuto

sostegno agricolo

organizzazione comune di mercato

sostegno dei prezzi agricoli

tabacco