ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 210 del 11/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2015
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00340
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Venerdì 11 aprile 2014, seduta n. 210

   La VIII Commissione,
   premesso che:
    il 9 ottobre 1963 è una data che a molti italiani e non solo ricorda ancora oggi morte e distruzione provocate dall'acqua che fuoriuscì dall'invaso creato dalla diga del Vajont spinta dalla frana abbattutasi, non senza preavviso, sul lago artificiale. Proprio nel mese di ottobre 2013 è stato commemorato il cinquantenario della tragedia;
    nemmeno in quei giorni si sono placate le voci sulla possibile realizzazione di una centrale idroelettrica che potrebbe sfruttare le acque del torrente Vajont;
    l'idea di questa nuova centrale parte da lontano e il progetto è stato ripetutamente denunciato, senza risultati, dall'Associazione per la memoria del Vajont che lo reputa un affronto alla memoria dei caduti di quel 9 ottobre 1963. Nel 2000 l'ENEL rinunciò inspiegabilmente ai diritti di concessione. A seguito di questa decisione la regione Friuli Venezia Giulia, competente per territorio, ha concesso a dei privati (la En&En spa e la Martini & Franchi) il diritto di sfruttamento lasciando alla porta il comune di competenza, Erto-Casso, che non ha potuto esprimere un parere in proposito. Nel 2009, dopo anni di silenzio, i comuni del territorio: Longarone, Castelvallazzo, Erto-Casso hanno deliberato di costruire una società mista, pubblico-privata, coinvolgendo i privati che detenevano ancora i diritti allo scopo di sfruttare a fini idroelettrici le acque del torrente Vajont. A questa delibera risposero circa novemila cittadini che sottoscrissero una petizione che richiedeva alla regione Veneto una moratoria delle richieste di concessioni ad uso idroelettrico sul bacino del Piave preoccupati dello sfruttamento deregolamentato e giudicato estremamente aggressivo. Ad oggi infatti sono circa il 90 per cento dei corsi d'acqua alpini del bacino del Piave ad essere interessati da derivazioni a scopo idroelettrico. Il risultato purtroppo è ben visibile, con lunghi tratti di molti torrenti sostanzialmente prosciugati e compromessi da derivazioni idriche autorizzate sullo stesso senza mai aver provveduto a una valutazione degli impatti cumulativi. Sul restante 10 per cento dei corsi d'acqua ancora inalterati pendono oltre 130 richieste di nuove concessioni, ma il numero sembra essere destinato a crescere ancora;
    a queste valutazioni di puro carattere ambientale, per il torrente Vajont si aggiunge il valore non monetizzabile della memoria e del giusto rispetto che questa merita. Il progetto che lo riguarda infatti provocherà la scomparsa della «cascata» di acqua di fronte alla briglia, uno dei simboli della tragedia. Un progetto per il quale già si dice che sfrutterà l'acqua della tragedia,

impegna il Governo

ad assumere iniziative, se del caso normative, per dichiarare l'area della diga del Vajont e la sua valle «monumento alla memoria» e come tale preservarla evitando ogni tipo di sfruttamento.
(7-00340) «Terzoni, D'Incà, Busto, De Rosa, Mannino, Daga, Zolezzi, Segoni, Micillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

studio d'impatto

corso d'acqua

delitto contro la persona

energia idroelettrica

impianto idroelettrico