Legislatura: 17Seduta di annuncio: 188 del 12/03/2014
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
La VIII Commissione,
premesso che:
il 16 dicembre 1999, la dichiarazione dello stato di emergenza nella regione siciliana, in ordine alla situazione di crisi determinatasi nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi, è stata estesa alle problematiche socio-economiche ed ambientali connesse al sistema dei rifiuti speciali, pericolosi e in materia di bonifica e risanamento ambientali;
con successive proroghe, lo stato di emergenza in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati – oltre che in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione – e la connessa gestione commissariale curata dai presidenti della regione in qualità di commissari delegati si sono protratti sino al 31 dicembre 2012;
la gestione commissariale riguardava non soltanto i siti di interesse regionale e/o comunale ma anche i siti di interesse nazionale (SIN) di Gela, di Priolo, di Milazzo e di Biancavilla;
rispetto ai siti di interesse nazionale, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è rimasto il titolare del procedimento amministrativo, ma la struttura commissariale aveva le competenze seguenti:
a) la predisposizione dei piani di caratterizzazione delle aree pubbliche, compresi i litorali e gli insediamenti marini, la realizzazione degli interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza d'emergenza, di bonifica e di ripristino ambientale di competenza pubblica;
b) l'approvazione delle misure di messa in sicurezza d'emergenza, dei piani di caratterizzazione dei progetti preliminari e di quelli definitivi di bonifica e ripristino ambientale;
c) l'intervento in via sostitutiva, in caso di inadempienza dei soggetti obbligati, ai sensi dell'articolo 250 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni;
d) l'aggiornamento del piano regionale di bonifica e l'individuazione dei siti prioritari, sentita l'amministrazione regionale;
e) la vigilanza sugli obblighi a carico dei soggetti responsabili per lo svolgimento degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica, e l'eventuale esercizio dei poteri sostitutivi, in caso di inadempienza di quest'ultimi;
la gestione degli interventi connessi alla dichiarazione dello stato di emergenza in questione è stata affidata ai Presidenti pro-tempore della regione siciliana che, in qualità di commissari delegati, e dunque all'interno del meccanismo istituzionale di emergenza hanno convissuto e operato in modo promiscuo con le strutture della gestione commissariale e l'apparato amministrativo della regione siciliana;
della gestione commissariale dei siti di interesse nazionale presenti all'interno del territorio della regione siciliana, la «Relazione sulle bonifiche dei siti contaminati in Italia: i ritardi nell'attuazione degli interventi e i profili di illegalità» – approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in data 12 dicembre 2012 – ha descritto un quadro particolarmente drammatico;
nelle considerazioni finali della stessa relazione, a proposito dell'esperienza siciliana in materia di bonifiche, infatti, viene espresso il seguente giudizio: «è la prova lampante dell'assoluta inettitudine delle strutture commissariali ad affrontare le problematiche connesse alla bonifica dei siti inquinanti e, in generale, all'ambiente. Il territorio rientrante nel SIN di Gela è ben lontano dall'essere bonificato e la magistratura sta svolgendo un attento lavoro finalizzato alla verifica della liceità delle condotte tenute dagli enti interessati alla bonifica medesima» (...) e i gravissimi ritardi che si sono registrati nel SIN di Gela sono analoghi a quelli registrati nel SIN di Priolo»;
il meccanismo istituzionale di emergenza – rimasto operativo per più di un decennio e finanziato da fondi di provenienza statale (50 milioni per il SIN di Priolo Augusta e 20 milioni per il SIN di Gela) e di provenienza regionale (7,5 milioni di euro per Milazzo) – non ha assicurato una tempestiva esecuzione degli interventi necessari, lasciando invariata una situazione sanitaria gravemente compromessa che, come scritto nella citata relazione della Commissione di inchiesta sui rifiuti, «continuerà a rimanere tale fino a quando non si procederà efficacemente alla bonifica»;
a questo riguardo, nel progetto SENTIERI (studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) rispetto al SIN di Priolo vengono evidenziati «eccessi della mortalità generale per tutte le cause e per tutti i tumori tra gli uomini, per malattie dell'apparato digerente tra le donne (...), e si osserva altresì che «tra le cause di morte per le quali vi è a priori un'evidenza sufficiente o limitata di associazione con le fonti di esposizioni ambientali del SIN (...) sono in eccesso negli uomini i tumori del polmone e della pleura, causa, quest'ultima, in eccesso anche nelle donne; la mortalità è in eccesso in entrambi i generi per le malattie respiratorie acute...»;
nello stesso Progetto SENTIERI, rispetto al sito di Gela, viene evidenziato «un eccesso di tumori polmonari sia tra gli uomini sia tra le donne; tra gli uomini sono in eccesso anche il tumore dello stomaco e l'asma; tra le donne il tumore del colon-retto e l'asma»;
allo stato attuale lo stato di emergenza, in conformità con quanto stabilito dal decreto-legge n. 59 del 2012, non è stato prorogato oltre il 31 dicembre 2012, e alla gestione commissariale degli interventi è subentrata la regione siciliana, con le modalità indicate dall'ordinanza del capo dipartimento della protezione civile n. 44 del 2013;
l'ordinanza n. 44/2013 ha individuato il dirigente generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato della regione siciliana dell'energia e dei servizi di pubblica utilità – che con l'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 4008 del 14 marzo 2012 era stato precedentemente nominato soggetto attuatore nell'ambito della stessa gestione commissariale – quale responsabile delle iniziative finalizzate al definitivo subentro della medesima regione nel coordinamento degli interventi, e intestando a quest'ultimo la contabilità speciale appositamente aperta per l'emergenza in questione per la prosecuzione della gestione operativa della stessa, per dodici mesi a decorrere dalla data di pubblicazione della presente ordinanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, e dunque dal 4 febbraio 2013;
con l'ordinanza n. 44/2013 è stato stabilito che il presidente della regione siciliana, in qualità di commissario delegato pro tempore, trasmettesse al dipartimento della protezione civile una relazione sulle attività svolte contenente l'elenco dei provvedimenti adottati, degli interventi conclusi e delle attività ancora in corso con relativo quadro economico;
la stessa ordinanza ha affidato al dirigente generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità, richiamato in precedenza, il compito di trasmettere al dipartimento della protezione civile delle relazioni semestrali sulle attività svolte, e sullo stato di avanzamento delle attività in corso – delle quali ha assunto la responsabilità al momento del subentro della regione siciliana al commissario delegato – e di chiudere la contabilità speciale, trasmettendo una relazione conclusiva sulle attività svolte, entro 12 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della stessa ordinanza;
nonostante, in base all'ordinanza del capo dipartimento della protezione civile n. 44/2013, gli obblighi di rendicontazione di cui all'articolo 5, comma 5-bis della legge n. 225 del 1992 restino fermi, sul sito del dipartimento della protezione civile non è stato ancora pubblicato il rendiconto relativo alla gestione commissariale chiusa il 31 dicembre 2012;
le conclusioni della relazione sulle bonifiche dei siti contaminati in Italia, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, le analisi contenute nel progetto SENTIERI, nonché le iniziative delle procure della Repubblica siciliane – che hanno aperto numerosi procedimenti giudiziari connessi alle gravissime interferenze tra le attività produttive localizzate nei siti industriali presenti in Sicilia, le risorse naturali e la salute dei cittadini nonché alla gestione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica degli stessi siti – evidenziano ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo la totale inadeguatezza della presidenza della regione siciliana, in qualità di commissario delegato, ad assicurare sia un effettivo controllo sull'efficacia e sulla regolare esecuzione degli interventi a carico dei soggetti privati, sia una tempestiva realizzazione delle attività di bonifica delle aree comprese all'interno del perimetro del sito di interesse nazionale, non riferibili a soggetti privati,
impegna il Governo:
ad assicurare la tempestiva pubblicazione, nel sito web della protezione civile del rendiconto con l'indicazione di tutte le entrate e tutte le spese riguardanti la dichiarazione dello stato di emergenza in questione – come prescritto dall'articolo 5, comma 5-bis della legge n. 225 del 1992 – e non solo quelle relative all'ultimo esercizio finanziario;
a rendere pubblici e consultabili nel sito web della protezione civile i documenti seguenti:
a) la relazione sulle attività svolte contenente l'elenco dei provvedimenti adottati, degli interventi conclusi e delle attività ancora in corso con relativo quadro economico, da trasmettere al dipartimento della protezione civile, a cura del commissario delegato (O.C.D.P.C. n. 44/2013 articolo 1, comma 3);
b) le relazioni semestrali sullo stato di avanzamento delle attività condotte per l'attuazione degli interventi, con relativo quadro economico, da trasmettere al dipartimento della protezione civile, a cura del dirigente generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità (O.C.D.P.C. n. 44/2013 articolo 1, comma 6);
c) la relazione conclusiva riguardante le attività poste in essere per la gestione degli interventi finalizzati a fronteggiare l'emergenza, da trasmettere al dipartimento della protezione civile, a cura del dirigente generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità alla chiusura, dopo i 12 mesi previsti, della contabilità speciale (O.C.D.P.C. n. 44/2013, articolo 1, comma 12);
a riformare l'ordinanza del capo dipartimento della protezione civile n. 44/2013, con l'introduzione di procedure attivabili da parte del dipartimento della protezione civile – nel rispetto del principio di sussidiarietà – nel caso in cui si registrino gravi e sistematici inadempimenti rispetto a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia e nello specifico dalla stessa ordinanza, ovvero nel caso in cui venga accertato il mancato completamento degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica di quelle parti del territorio, che continuano ad essere all'origine della drammatica situazione, dal punto di vista epidemiologico, descritta dal progetto SENTIERI.
(7-00301) «Mannino, Grillo, Busto, Daga, De Rosa, Micillo, Segoni, Terzoni, Zolezzi, Mantero, Lorefice, Silvia Giordano, Dall'Osso, Cecconi».
SIGLA O DENOMINAZIONE:L 1992 0225
EUROVOC :rifiuti
protezione dell'ambiente
protezione civile
rischio sanitario
Sicilia
edificio per uso industriale