ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 184 del 06/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
26/03/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 26/03/2015

CONCLUSO IL 26/03/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00286
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Giovedì 6 marzo 2014, seduta n. 184

   La Commissione XI,
   premesso che:
    l'INPS, Istituto nazionale della previdenza sociale è l'ente che gestisce il sistema previdenziale in termini di imposizione, riscossione e recupero dei contributi ed in termini di erogazione di prestazioni pensionistiche sia per la generalità dei lavoratori dipendenti del settore privato e del parastatale attraverso il FPLD ovvero fondo pensioni lavoratori dipendenti sia i lavoratori autonomi (gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi artigiani e commercianti) e sia per i parasubordinati, venditori a domicilio, professionisti senza cassa, lavoratori autonomi occasionali ed associati in partecipazione attraverso la gestione separata. La gestione separata è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la legge n. 335 del 1995 (articolo 2, comma 26) di riforma del sistema pensionistico, anche nota come «riforma Dini» che dispone l'iscrizione alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, di tutte le categorie residuali di liberi professionisti, per i quali non è prevista una specifica cassa previdenziale, delle forme di collaborazione coordinata e continuativa (cosiddetta co-co-co), della categoria dei venditori a domicilio, ex articolo 36 della legge n. 426 del 1971;
    a tale gestione è attualmente applicato il contributo del 27,72 per cento (per i collaboratori il 28,72). Nelle collaborazioni coordinate e continuative, i contributi sono per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore. L'obbligo di versamento compete tuttavia al committente anche per la quota a carico del lavoratore, che viene pertanto trattenuta in busta paga all'atto della corresponsione del compenso;
    la «Riforma Fornero» (legge n. 92 del 2012) ha apportato delle importanti novità il cui obiettivo è stato quello di limitare l'utilizzo improprio di questa tipologia, prevedendo disincentivi sia di carattere normativo che contributivo; nello specifico, infatti, è stato previsto un graduale allineamento del costo contributivo a quello del lavoro dipendente, tale da portare tale aliquota, nel 2018 al 33 per cento;
    la legge di stabilità 2014 ha stabilito che per gli autonomi titolari di partita IVA, ovvero professionisti senza albo iscritti alla gestione separata INPS, la contribuzione dovuta per il 2014 resti ferma al 27,72 (mentre salga al 22 per cento nei casi in cui è applicabile l'aliquota ridotta). Sembrano quindi aver fatto effetto le richieste dei professionisti senza albo e senza cassa di categoria che protestavano contro i continui aumenti progressivi dei contributi pensionistici da versare alla gestione separata INPS;
    più in particolare, le partite IVA iscritti alla gestione separata INPS dal 2013 avrebbero dovuto versare all'Istituto un'aliquota pari al 28 più lo 0,72 destinato a finanziare le prestazioni assistenziali. Il comma 521 della legge di stabilità 2014 approvato con voto di fiducia dall'Assemblea del Senato ha invece modificato la progressione proposta dalla riforma del lavoro, facendo slittare di un anno tale aumento, per i soli professionisti iscritti alla gestione separata che non sono iscritti ad altra cassa previdenziale;
    questi pagheranno, nelle prossime annualità, le seguenti aliquote: nel 2014 il 27,72; nel 2015 il 29,72; nel 2016 il 30,72; nel 2017 il 31,72; nel 2018 il 32,72; nel 2019 il 33,72;
    va tuttavia sottolineato che pur avendo bloccato l'aumento 2014, i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell'INPS, chiamati al versamento integrale di tutti i contributi a differenza di quanto avviene per i parasubordinati, continuano a versare contributi più elevati rispetto a tutti gli altri lavoratori indipendenti, liberi professionisti, commercianti, artigiani;
    ad esempio, i professionisti iscritti ad un Ordine versano approssimativamente il 14, mentre commercianti e artigiani si attestano intorno al 21/22;
    il blocco dell'aumento contributivo per il solo 2014 comunque di fatto non risolve il problema alla radice e tra un anno il problema si riproporrà. È evidente che non è sostenibile l'equiparazione del professionista al parasubordinato,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per rivedere le casse previdenziali prevedendo una cassa specifica per i lavoratori autonomi adeguando la percentuale contributiva a quella prevista per la cassa gestione artigiani e commercianti, senza l'applicazione del minimale;
   a valutare la possibilità di assumere iniziative per creare un'unica cassa per i lavoratori autonomi accorpandola alla gestione artigiani/commercianti, applicando un'unica contribuzione a tutti questi lavoratori autonomi/soci/imprenditori per snellire la gestione delle casse previdenziali senza l'applicazione del minimale;
   ad adottare iniziative per procedere con l'aumento della contribuzione della gestione separata come già previsto dalla legge n. 92 del 2012 per le collaborazioni in modo da garantire pensioni adeguate e aumentare il costo del lavoro delle forme contrattuali atipiche, spesso usate in maniera distorta al posto di contratti di lavoro dipendente in quanto più convenienti escludendo ovviamente tale aumento per i lavoratori autonomi;
   a valutare un azzeramento dei contributi, o prevedere un aumento graduale dei contributi per i nuovi lavoratori autonomi per i primi 3/5 anni di attività in modo da agevolare l'inserimento di tali imprenditori nel mercato del lavoro sia per giovani che per soggetti di qualsiasi età che a seguito della perdita di lavoro (magari dipendente) iniziano una propria attività autonoma.
(7-00286) «Rostellato, Tripiedi, Ciprini, Bechis, Rizzetto, Baldassarre, Chimienti».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS )

EUROVOC :

lavoro autonomo

contratto di lavoro

libera professione

lavoro atipico

sicurezza sociale

pensione complementare