ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00284

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Abbinamenti
Atto 7/00246 abbinato in data 09/04/2015
Atto 7/00435 abbinato in data 09/04/2015
Atto 7/00622 abbinato in data 09/04/2015
Atto 7/00504 abbinato in data 05/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/04/2015
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/05/2015
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/07/2015
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/04/2015

DISCUSSIONE IL 09/04/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/05/2015

DISCUSSIONE IL 05/05/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/05/2015

ATTO MODIFICATO IL 22/05/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/07/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/07/2015

DISCUSSIONE IL 29/07/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00284
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Venerdì 22 maggio 2015, seduta n. 433

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    tracce di prodotti fitosanitari si riscontrano in circa la metà degli alimenti analizzati, come si evince dal rapporto EFSA riferito all'anno 2013. Tale presenza, tuttavia, per quasi tutti i campioni analizzati, è risultata essere collocata entro soglie legali di residuo (LMR) stabilite a livello europeo; in Italia, nel corso dell'anno 2012, sono stati analizzati complessivamente 8.294 di campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, baby food e altri prodotti per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari. Di questi soltanto 33 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità molto contenuta, pari allo 0,4 per cento. Rispetto allo scorso anno le irregolarità si sono mantenute in percentuale costanti ma comunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Inoltre i risultati complessivi nazionali, indicano un elevato livello di protezione del consumatore con una media di superamenti dei limiti massimi di residui allo 0,4 per cento ben al di sotto della media europea (1,6 per cento);
    l'elenco relativo alle sostanze attive ammesse in agricoltura, di cui all'allegato I della direttiva 91/414/CEE (lista positiva di sostanze attive che possono essere utilizzate nei prodotti fitosanitari) è costantemente aggiornato dalla Commissione europea che, nel corso del tempo, ha depennato alcune molecole ritenute pericolose per la salute umana e per l'ambiente. Attualmente su 400 princìpi attivi disponibili, l'agricoltura italiana dispone di appena circa 350 sostanze attive per la lotta fitopatologica;
    i limiti massimi di residui, espressi in mg/kg di sostanza attiva di prodotto vegetale, vengono fissati al momento dell'autorizzazione con criteri internazionalmente condivisi, al fine di garantire un'esposizione accettabile da parte dei consumatori. Il corretto impiego dei prodotti fitosanitari secondo le modalità riportate nelle etichette autorizzate assicura il rispetto di tali limiti;
    dalle segnalazioni di diversi agricoltori operanti nella Terra di Bari – ancorché il problema risulti interessare tutto il territorio nazionale –, si apprende che le coltivazioni di erbe aromatiche destinate alla vendita in vaschette nella grande distribuzione organizzata, a seguito di analisi di laboratorio, presentano a volte residui di princìpi attivi contenuto in alcuni prodotti fitosanitari, tra i quali il pendimetalin (erbicida selettivo ad azione sistemica che controlla diverse malerbe annuali inibendone la germinazione dei semi e lo sviluppo dei germinelli), il propizamide (erbicida selettivo che esplica la sua azione per assorbimento radicale distruggendo le malerbe nella prima fase del loro sviluppo) e il propamocarb (fungicida sistemico appartenente alla classe chimica degli azotorganici-carbammati, impiegato contro fitomiceti che attaccano le colture alle radici, al colletto e alla parte aerea di ortaggi e piante ornamentali);
    i campioni analizzati presentano principi attivi contenuti in prodotti fitosanitari non autorizzati in Italia sulle colture catalogate come «erbe fresche», tra cui rientrano le erbe aromatiche, mentre risulterebbero autorizzati, ad esempio, per l'impiego su colture molto simili, come ad esempio le insalate;
    è probabile che alcuni prodotti fitosanitari che contengono i suddetti principi attivi, utilizzati su altre colture della zona, possano essere giunti sulle erbe fresche a causa del cosiddetto effetto deriva o per lisciviazione o perché illegalmente irrorate su di esse. Non ci sono, tuttavia, prove scientifiche che le erbe fresche contenenti tracce dei suddetti princìpi attivi, entro le soglie degli LMR stabilite a livello comunitario, siano rischiose per il consumatore, semplicemente perché non sia stata effettuata la richiesta di immissione in commercio del prodotto da parte della ditta produttrice. Di fatto, però, le stesse colture di erbe fresche che ne risultano contaminate non sono commercializzabili, causando notevoli perdite economiche ai coltivatori, già penalizzati da un contesto già fortemente provato dalla crisi come l'agricoltura;
    questa casistica dimostra che alcune colture a bassa diffusione, cosiddette minori, come le erbe fresche, il luppolo, e altre, probabilmente per motivi di mancato interesse economico delle imprese produttrici di prodotti fitosanitari ad estendere in Italia l'utilizzo dei propri formulati commerciali anche sulle colture minori, si trovano sguarnite nei confronti di alcune fitopatie o erbe infestanti,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di istituire un tavolo tecnico per gli «usi minori» di cui al Regolamento dell'Unione europea n. 1107/2009, che possa innanzitutto classificare in Italia le colture minori, per mettere successivamente in atto misure in grado di garantire ai produttori agricoli un livello minimo accettabile di prodotti fitosanitari tale da poter condurre un'adeguata difesa fitosanitaria.
(7-00284) «L'Abbate, Grillo, Gagnarli, Lupo, Gallinella, Benedetti, Massimiliano Bernini, Parentela, Silvia Giordano, Cecconi, Baroni, Dall'Osso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

prodotto fitosanitario

protezione del consumatore

rischio sanitario

prodotto agricolo

antiparassitario

erbicida

autorizzazione di vendita

norma di commercializzazione