ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 128 del 29/11/2013
Abbinamenti
Atto 7/00425 abbinato in data 23/07/2014
Atto 7/00428 abbinato in data 23/07/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00069
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
23/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/07/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE
FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/07/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 23/07/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/07/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/07/2014

DISCUSSIONE IL 23/07/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/07/2014

ACCOLTO IL 23/07/2014

PARERE GOVERNO IL 23/07/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 23/07/2014

CONCLUSO IL 23/07/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00191
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   La XIII Commissione,
premesso che:
l'EBA («everything but arms») è un'iniziativa dell'Unione europea (Reg. (Ce) n. 2501/2001) che concede l'accesso senza dazi e contingentamenti a tutti i prodotti provenienti dai paesi LDC (least developed country – Paesi meno sviluppati), senza limitazioni quantitative e senza dover pagare alcuna tariffa, eccezion fatta per le armi e le munizioni. Per i prodotti sensibili, quali riso, zucchero e banane, è stata prevista una implementazione graduale dell'accordo;
proprio il riso è uno dei prodotti che sta maggiormente risentendo negli ultimi anni dell'introduzione di questo accordo. L'importazione di riso dai Paesi del sud est asiatico è, infatti, tutt'altro che irrilevante: complessivamente, dal 2009 al 2013, grazie agli azzeramenti o alle progressive riduzioni dei daziai quantitativi di cereali da Myanmar, Cambogia, Laos e Bangladesh verso l'Unione europea, sono passati da 10 mila tonnellate l'anno a 130 mila;
il settore risicolo italiano è quello più colpito, poiché la filiera del riso nel nostro Paese (che esporta nell'Unione europea i due terzi della sua produzione) è una delle più importanti del settore agroalimentare nazionale; per questa ragione i risicoltori italiani nelle ultime settimane hanno annunciato che se non saranno prese a breve misure adeguate, la risicoltura italiana è destinata a fallire, a causa sia dei grossi quantitativi di prodotto che arrivano nell'area dell'Unione europea sia del drastico crollo dei prezzi sul mercato interno;
le quotazioni del riso, infatti parlano chiaro: una diminuzione fino al 35 per cento, con punte clamorose per il riso Carnaroli, che sfiora il -63 per cento passando da 800 euro la tonnellata a 300;
in questi giorni, a Bruxelles si è svolto un primo incontro tra europarlamentari della Commissione agricoltura e rappresentanti del settore risicolo europeo proprio sulla flessione del prezzo del riso, durante il quale sono emerse tutte le criticità qui esposte;
le conseguenze di questa deriva, causata, ad avviso degli interroganti, da alcune concessioni mal calibrate da parte dell'Unione europea, potrebbe causare gravi conseguenze oltre che sull'apparato produttivo anche sul sistema ambientale del nostro Paese, posto che con l'abbandono dei terreni coltivati si compromette l'equilibrio dell'ecosistema, soprattutto nei territori delle regioni Piemonte e Lombardia: nel 2012 la superficie coltivata a riso era di 235 mila ettari, quest'anno si ferma a 219 mila, segno che molte aziende hanno ridotto l'investimento a favore di altri colture;
danni potrebbero subire anche le aziende di trasformazione del riso, considerato che dal sud est asiatico il prodotto arriva spesso già pronto per essere venduto,

impegna il Governo

ad intervenire nelle competenti sedi comunitarie, e segnatamente al prossimo Consiglio europeo agricolo del 16 dicembre 2013, affinché sia attivata la clausola di salvaguardia prevista dai trattati a tutela del mercato italiano del riso, o, in alternativa, a valutare l'opportunità di introdurre un dazio proporzionato per l'importazione di un prodotto fondamentale per l'economia agroalimentare italiana.
(7-00191) «L'Abbate, Lupo, Gagnarli, Gallinella, Parentela, Benedetti, Massimiliano Bernini, Busto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

prodotto originario

ribasso dei prezzi

prodotto agricolo

cerealicoltura

degradazione dell'ambiente

reddito dell'azienda agricola

terreno agricolo