ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 113 del 07/11/2013
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00025
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
27/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/11/2013
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 20/11/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 27/11/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/11/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
PARERE GOVERNO 27/11/2013
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/11/2013

DISCUSSIONE IL 27/11/2013

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/11/2013

ACCOLTO IL 27/11/2013

PARERE GOVERNO IL 27/11/2013

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/11/2013

CONCLUSO IL 27/11/2013

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00161
presentato da
BECHIS Eleonora
testo di
Giovedì 7 novembre 2013, seduta n. 113

   La XI Commissione,
   premesso che:
    Nel luglio 2013 l'azienda NSN (Nokia Solution Network) ha avviato una nuova procedura di mobilità per 226 lavoratori prima della conclusione dell'accordo annuale di gestione esuberi del 29 ottobre 2013 e senza aver presentato un piano industriale al Ministro dello sviluppo economico;
    il 24 settembre 2013, presso la sede del Ministero del lavoro e delle politiche sociali si è svolto l'incontro tra i sindacati e direzione aziendale di NSN alla presenza dell'amministratore delegato;
    l'incontro si è tenuto in quanto la multinazionale ha attivato la procedura di licenziamento per 226 addetti, non tenendo debitamente in conto che vi è un accordo in essere che scade il 31 ottobre 2013. L'intervento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha ribadito l'efficacia dell'accordo ministeriale dello scorso anno e quindi NSN ha dovuto prenderne atto;
    tale accordo risalente al 29 ottobre 2012, prevedeva una gestione della crisi attraverso l'utilizzo della cassa integrazione guadagni straordinari per 12 mesi per un massimo di 377 dipendenti con l'utilizzo di uscite incentivate anche attraverso lo strumento della mobilità per un massimo di 349 dipendenti, con il presupposto che le uscite concorrono alla diminuzione del numero delle collocazioni in cassa integrazione guadagni straordinari;
   l'impegno firmato nell'accordo tra società e organizzazioni sindacali per il recupero delle attività svolte da società esterne e/o consulenti, non solo è disatteso in quanto continuano ad operare consulenti esterni su attività che potrebbero essere svolte da lavoratori sospesi in cassa integrazione guadagni straordinari ma ci risulta, un incremento di queste attività anche attraverso lavoratori dimissionati;
    NSN ha gestito male da una parte la rotazione e dall'altra ha ridotto il quantum economico per incentivare le uscite;
    a questo NSN deve aggiungere il proprio fallimento nell'operazione MICROWAVE che appesantisce ancora di più il numero degli esuberi: questa è, infatti l'ultima operazione industriale di NSN verso un processo di dismissione delle attività in Italia;
    anche lo spostamento di attività verso paesi a basso costo (asiatici, est europei e Portogallo) hanno contribuito al ridimensionamento del perimetro aziendale con l'azzeramento di ruoli e posizioni;
    il management italiano in questi anni non ha fatto nulla per preservare la presenza di NSN nel nostro paese: dei circa 3000 addetti del 2007 (oltre l'indotto) ne sono rimasti oggi 592;
    i tempi sono strettissimi, fino ad ora le consultazioni sindacali per la vertenza in atto non hanno permesso l'individuazione di soluzioni utili ad impedire il licenziamento dei lavoratori ed il ridimensionamento aziendale che potrebbe avvenire dal prossimo 1o novembre 2013;
    molte altre multinazionali delle telecomunicazioni lasciano il nostro Paese, seppure con tempi e modalità differenti, lasciando all'Italia le gravi ripercussioni occupazionali e di depauperamento delle competenze e conoscenze. Senza investimenti sulla ricerca nei settori delle nuove tecnologie intelligenti non esiste sviluppo;
    il consiglio regionale della Lombardia ha presentato in data 21 ottobre 2013 una mozione urgente n. 122/2013 che impegna l'assessore competente a sollecitare l'intervento del Ministro dello sviluppo economico e a sostenere le ragioni dei lavoratori operando per uno sbocco positivo sui problemi legati al futuro dell'azienda in Italia. Inoltre impegna l'assessore competente a favorire e sostenere l'accordo per l'applicazione dei contratti di solidarietà;
    l'Italia è un Paese rilevante per i fatturati di NSN: negli ultimi decenni l'innovazione tecnologica è stata travolgente, ponendoci ai primi posti nel mondo per lo sviluppo della telefonia mobile, un progresso che è destinato a continuare per diversi anni e che potrebbe contribuire positivamente all'incremento del prodotto interno lordo come più volte confermato dalle ricerche e da indagini di diversi enti, per i quali gli investimenti nel settore costituiscono un eccezionale motore di crescita sociale ed economica;
    il settore delle telecomunicazioni produce direttamente il 5 per cento del prodotto interno lordo dell'unione europea e ha un valore di mercato di 660 miliardi di euro l'anno;
    l'Italia si è impegnata a rispettare gli obiettivi dell'Agenda digitale EU2020, tra cui figurano la copertura entro tale data del 100 per cento della popolazione europea con connessioni dotate di capacità pari ad almeno 30 megabit al secondo e del 50 per cento delle famiglie con servizi che garantiscano una capacità di oltre 100 megabit al secondo;
    il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, ha istituito la cabina di regia per l'attuazione dell'agenda digitale italiana, cui è stato affidato il compito di accelerare il percorso di realizzazione della medesima agenda in raccordo con le strategie europee, predisponendo una serie di interventi normativi mirati;
    l'obiettivo principale della politica industriale del Governo dovrebbe essere quello di elevare la competitività delle imprese italiane sul territorio nazionale e a livello internazionale. A tale fine è di cruciale importanza la diffusione massima delle tecnologie digitali, il sostegno alla internazionalizzazione attiva delle imprese e lo sforzo combinato di imprese, Università e pubblica amministrazione per la ricerca e sviluppo e per la progettazione di nuovi prodotti e servizi;
    il superamento del digital divide «di lungo periodo» costituisce la nuova frontiera del servizio universale e resta un obiettivo primario della politica di sviluppo economico e sociale del Governo; in questo ambito vi è l'impegno a creare un quadro normativo e di contesto che favorisca lo sviluppo e la diffusione di tutte le tecnologie a disposizione. Vanno in questa direzione i provvedimenti finalizzati alla informatizzazione della Pubblica Amministrazione, in particolare al livello dei comuni, nonché il supporto alla creazione e diffusione dell'innovazione tecnologica legata alle telecomunicazioni come peraltro previsto in «Industria 2015» per l'apparato produttivo nel suo complesso, per i quali si prevedono nei prossimi 6-8 anni investimenti per un valore tra i 6 e i 10 miliardi di euro;
    il «Progetto strategico Agenda digitale italiana» è una delle novità principali del decreto «Semplifica Italia». Sulla base della strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea «Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», l'Agenda mira a rendere liberamente disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni; si propone di incentivare la trasparenza, la responsabilità e l'efficienza, del settore pubblico; punta ad alimentare rinnovazione e stimolare la crescita economica;
    il termine ultimo per la realizzazione è il 2020. Entro questa data dovranno essere portati a compimento tanti, e diversi, obiettivi. Tra questi, l'uso sociale della tecnologia, la realizzazione delle reti di nuova generazione e, più in generale, l'alfabetizzazione digitale;
    i tempi sono strettissimi, fino ad ora le consultazioni sindacali per la vertenza in atto non hanno permesso l'individuazione di soluzioni utili ad impedire il licenziamento dei lavoratori ed il ridimensionamento aziendale che potrebbe avvenire dal 1o novembre 2013,

impegna il Governo:

   ad aprire un tavolo con le multinazionali del settore telecomunicazioni;
   ad introdurre uno strumento incentivante per le aziende che decidono di investire nel nostro Paese, concedendo sgravi fiscali a fronte di investimenti e della garanzia che il costo sociale dell'eventuale delocalizzazione sia a carico dell'azienda;
   ad affrontare con la massima urgenza la situazione di «Nokia solutions network» (NSN), di concerto con l'azienda valutandone il piano industriale e verificando l'esistenza di condizioni per evitare il licenziamento di lavoratori in tutta Italia; concertando con l'azienda un contratto di solidarietà;
   a convocare immediatamente presso il dicastero il management finlandese di «Nokia solution network» (NSN): il CEO, l'EVP Mobile Broadband, l'EVP CEF Human Resources e l'Amministratore Delegato di NSN Italia chiedendo conto dell'evolversi delle ultime operazioni economico industriali inerenti al gruppo in questione in Italia.
(7-00161) «Bechis, Catalano, Nicola Bianchi, De Rosa, Parentela, Cristian Iannuzzi, Baldassarre, De Lorenzis, Lupo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

conservazione del posto di lavoro

politica industriale

industria delle telecomunicazioni

licenziamento

cassa integrazione

politica dell'impresa