ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00156

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 111 del 05/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 05/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDUZZI RENATO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 05/11/2013
SBERNA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 05/11/2013
BUTTIGLIONE ROCCO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 05/11/2013
GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 05/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00156
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 5 novembre 2013, seduta n. 111

   Le Commissioni I e XII,
   premesso che:
    come da più parti evidenziato, le politiche familiari sono importanti per il rilancio del Paese, oltre ad essere una delle priorità messe in evidenza dal Governo Letta fin dal momento del suo insediamento;
    la famiglia realizza in maniera unica la solidarietà tra generazioni, più e meglio di qualunque altra realtà associativa e rimane una risorsa per il mondo del lavoro, che spesso ne ignora le esigenze specifiche e non si fa adeguatamente carico della difficile conciliazione dei tempi lavoro-famiglia;
    la famiglia è il cuore pulsante della società, l'unico che finora è stato in grado di farsi carico della situazione di crisi in cui versa l'intero Paese; per questo è importante riconoscerne il ruolo di protagonista di fronte a modelli economici, che non sembrano più rispondere alle nuove esigenze di controllo sociale, sempre più complesso ed articolato, come quello richiesto dalla nostra società;
    i Governi che hanno preceduto l'attuale Governo Letta hanno avuto Ministri e Sottosegretari con delega esplicita alla famiglia, in considerazione dell'enorme rilievo socio-economico legato alle politiche familiari;
    tutelare la famiglia in un Governo di larghe intese è una opportunità straordinaria per prendere iniziative forti e condivise, dal fattore famiglia, al potenziamento del patto intergenerazionale, dalle politiche per la casa alle politiche di tipo socio-sanitario, dalla revisione dei criteri ISEE con le loro specifiche tariffazioni, a nuove forme di conciliazione dei tempi lavoro – famiglia, dalla valorizzazione del lavoro femminile nella società e in famiglia, alla crescente domanda in termini di funzione di cura: sia che si tratti di bambini che di disabili, di anziani o di malati cronici;
    anche il tema della integrazione delle seconde generazioni, affrontato nell'ottica familiare, rappresenta non soltanto una tappa cruciale nelle storie dei fenomeni migratori, ma è un importante fattore di cambiamento sociale per i Paesi di destinazione e per le relazioni internazionali tra società civili e tra Paesi; è importante capire quali azioni intraprendere per mettere la famiglia al centro delle politiche dedicate agli immigrati;
    presso la Presidenza del Consiglio esiste ed è funzionante uno specifico dipartimento, che dovrebbe riguardare essenzialmente l'applicazione del Piano nazionale della famiglia, approvato dopo un lungo lavoro di confronto e di dialogo anche nel corso di una importante Conferenza nazionale, ma che non è affidato ad un interlocutore politico chiaramente definito;
    presso la stessa Presidenza del Consiglio è attivo da anni anche l'Osservatorio nazionale sulla famiglia, che per analoghe ragioni si trova nell'impossibilità di operare adeguatamente; anche in questo caso la mancanza di un referente istituzionale rallenta prassi e procedure che potrebbero dare vita ad iniziative di indubbio interesse sul piano nazionale;
    il Piano nazionale per la famiglia ha un approccio virtuoso su tante priorità, ma c’è bisogno di una governance complessiva che a livello nazionale sappia operare in sintonia con l'associazionismo mettendo in gioco competenze specifiche che necessitano di un attento monitoraggio, che non può essere affidato, se non con enormi limitazioni, a chi sta già svolgendo molte altre funzioni;
    c'e l'urgenza di un Ministro per la famiglia, o di un Viceministro con delega ad hoc, che prenda a cuore seriamente le sue necessità. In prospettiva del necessario passaggio da un welfare assistenziale al cosiddetto welfare delle opportunità, potrebbe essere di ausilio l'istituzione di un Garante della famiglia in grado di valutare l'impatto familiare di ogni iniziativa e proposta di legge presentata in merito;
    porre la famiglia al centro del sistema politico-parlamentare è una delle promesse ripetutamente ribadite dal presidente del Consiglio, anche nel suo intervento a Torino in occasione della XLVII settimana sociale, il cui tema – vale la pena ricordare – era: «La Famiglia, speranza e futuro per la Società italiana»,

impegnano il Governo:

   a rivolgere una espressa attenzione alla famiglia, in continuità e coerenza con il dettato costituzionale, individuando un Ministro o un Sottosegretario con delega piena che in base a precipue competenze si occupi in modo specifico e multidimensionale delle politiche inerenti la famiglia;
   a valutare l'opportunità di istituire l'autorità garante dei diritti della famiglia, strutturata come un organismo snello, capace di farsi carico delle esigenze che pervengono dalle famiglie, soprattutto dalle associazioni che le rappresentano e le tutelano, in grado di intervenire in quei procedimenti nei quali si decidono misure che incidono sulla realtà economica e sociale delle famiglie, valutando puntualmente in tutte l'impatto familiare che potrebbero avere.
(7-00156) «Binetti, Balduzzi, Sberna, Buttiglione, Gigli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica familiare

durata del lavoro

politica della casa

migrazione

diritto di famiglia