ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00145

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 105 del 25/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTIELLO GIUSEPPINA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/10/2013
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
LATRONICO COSIMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/10/2013
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 25/10/2013
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 25/10/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/10/2013
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/10/2013
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 25/10/2013
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 30/10/2013
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 30/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2013
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2013
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/10/2013

DISCUSSIONE IL 07/11/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/11/2013

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00145
presentato da
IANNUZZI Tino
testo presentato
Venerdì 25 ottobre 2013
modificato
Mercoledì 30 ottobre 2013, seduta n. 108

   L'VIII Commissione,
premesso che:
la gravità della situazione della Terra dei Fuochi – di quella vasta area di territorio nelle province di Napoli e di Caserta che è ormai divenuta simbolo terribile e sinistro dei traffici illeciti di rifiuti e dell'enorme pericolosità di attività criminali che pongono pesantemente in pericolo l'ambiente e la salute dei cittadini – è assoluta;
pochi dati esemplificativi, tratti dall'ultimo dossier redatto da Legambiente, che ha lanciato 25 anni fa l'allarme sul fenomeno e anche l'espressione Terra dei Fuochi (coniata nel Rapporto Ecomafia 2003), certificano la drammaticità della situazione attuale:
dal 1o gennaio 2012 al 31 agosto 2013, i roghi di rifiuti, materiali plastici, pneumatici fuori uso e scarti di lavorazione industriali, frammisti ad altro materiale tossico (resti di fonderie, vernici, colle, eccetera), sono stati ben 6.034, di cui 3.049 in provincia di Napoli e 2.085 in quella di Caserta;
in questa azione criminale di aggressione al territorio e alla salute dei cittadini in Campania sono risultati coinvolti, come risulta dalle indagini della magistratura, decine di clan camorristici, dai Bidognetti, ai Fabrocino, ai Belforte, ai Mazzacane, agli Iovine, agli Schiavone, ai Nuvoletta-Polverino, ai Mallardo, ai La Torre, ai Puccinelli – Perrella;
molto avvertita e rilevante è in Campania la questione, particolarmente delicata e attuale, della bonifica dei tanti siti inquinati dal deposito, a vario titolo, di rifiuti di ogni genere, questione di assoluta rilevanza nazionale, atteso che è indubbio lo sversamento, spesso illegale, nei siti campani di rifiuti di ogni genere provenienti dalla intera Italia, come è comprovato dalle risultanze di tante vicende giudiziarie;
i siti inquinati nelle due province erano 2.001 secondo l'ARPAC nel 2008 e tutto lascia pensare che il loro numero sia decisamente aumentato negli ultimi 5 anni se si tiene conto che nell'ultimo quinquennio, nelle province di Napoli e Caserta, sono stati effettuati 1.062 sequestri (pari a quasi il 10 per cento del totale nazionale) e 205 arresti (pari a quasi il 30 per cento del totale nazionale) per traffici e smaltimenti illegali di rifiuti;
dal 2001 ad oggi, nella terra dei fuochi la magistratura ha portato avanti ben 33 inchieste per attività organizzata di traffico illecito di rifiuti (il 15 per cento in più di tutte quelle svolte sull'intero territorio nazionale);
le perizie giudiziarie relative alla sola discarica illegale ex Resit certificano la presenza in quel sito di oltre 800 mila tonnellate di rifiuti tossici e di circa 60 mila tonnellate di percolato, dai cui veleni derivano – qui come in tutte le altre discariche illegali di rifiuti tossici – fenomeni gravissimi di inquinamento destinati, peraltro, ad aggravarsi progressivamente e a raggiungere il picco massimo – secondo le stime degli esperti – fra cinquanta anni;
tale infausta previsione, del resto, è confermata pienamente dalle Considerazioni finali della Relazione dedicata, lo scorso anno, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti alla situazione nella regione Campania, secondo cui «Il danno ambientale che si è consumato è destinato, purtroppo, a produrre i suoi effetti in forma amplificata e progressiva nei prossimi anni con un picco che si raggiungerà, secondo quanto riferito alla Commissione, fra una cinquantina d'anni. Questo dato – così si conclude la Relazione – può ritenersi la giusta e drammatica sintesi della situazione campana»;
un'azione concreta e tempestiva di bonifica dei siti inquinati va coniugata ad iniziative utili e certificare la qualità e la sicurezza delle produzioni agroalimentari in quei territori;
a fronte di questo drammatico quadro, va ricordato tuttavia che, così come l'inserimento nella legislazione nazionale del delitto di traffico illecito di rifiuti (introdotto dalla legge n. 93 del 2001 ed oggi contemplato dall'articolo 260 del decreto legislativo n. 152 del 2006) ha consentito di implementare progressivamente, nel corso dell'ultimo decennio, l'azione di contrasto verso le attività criminose da parte della magistratura e delle forze dell'ordine, parimenti, la nomina nel novembre 2012 del vice prefetto Donato Cafagna a commissario anti roghi tossici in Campania, con poteri di impulso e coordinamento delle istituzioni statali a livello periferico e delle Forze dell'ordine, ha portato nel corso del 2013 ad un rafforzamento delle attività di monitoraggio e di vigilanza delle filiere di smaltimento illegale di rifiuti sul territorio e ad una prima diminuzione del numero dei roghi rispetto al 2012: diminuzione, tuttavia, che deve essere in tempi rapidi molto più forte e significativa;
quest'ultimo dato dimostra che, pur nella gravità della situazione, una convinta e continuativa azione di controllo del territorio e di contrasto ai fenomeni criminali può essere messa in campo e può dare frutti, anche nell'immediato; tale consapevolezza deve essere accompagnata, però, e sostenuta da una chiara assunzione di responsabilità politica da parte del Governo nazionale e della regione Campania;
la questione della lotta ai traffici e agli smaltimenti illegali di rifiuti nella Terra dei Fuochi e un programma effettivo e incisivo di bonifiche complete e di messa in sicurezza dei siti inquinati devono entrare nell'agenda del Governo e diventare una priorità dell'azione complessiva dello Stato, della regione Campania e degli enti locali;
per realizzare finalmente, senza ulteriori, ingiustificati e negativi rinvii e ritardi, un'attività di bonifica dei siti inquinati, in tempi certi e rapidi, occorre reperire adeguate risorse finanziarie, anche attraverso l'utilizzazione dei proventi derivanti dalle confische di beni alla criminalità organizzata,

impegna il Governo:

a rafforzare le attività di controllo, prevenzione e contrasto delle attività illegali di smaltimento dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, in primo luogo con lo stanziamento di ulteriori risorse per l'attuazione e l'implementazione del «Patto per la Terra dei Fuochi» sottoscritto l'11 luglio 2013 dal Ministero dell'interno, dall'Anci, dalla regione Campania e dai 57 comuni delle due province di Napoli e Caserta, insieme a diverse associazioni territoriali e valutando, altresì, l'opportunità di verificare la possibilità di impiego di unità militari per una più efficace azione di vigilanza e di controllo del territorio;
ad assumere ogni iniziativa utile, per quanto di competenza e in raccordo con la regione Campania e gli enti locali interessati, per agevolare la rapida e integrale attuazione del Piano regionale di bonifica dei siti inquinati, come revisionato ed aggiornato dalla regione Campania nel maggio di quest'anno, considerato che le attività di bonifica non possono essere ulteriormente rinviate o paralizzate a tutela della salute delle persone;
ad assumere iniziative normative dirette a prevedere che i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata a seguito dello svolgimento di processi per traffico e smaltimento illegale di rifiuti, possano essere utilizzati in Campania per la bonifica dei siti inquinati in conseguenza dei medesimi traffici e smaltimenti illegali;
a favorire ogni iniziativa normativa diretta ad ampliare l'ambito dei delitti contro l'ambiente, attraverso il loro inserimento nel codice penale e l'inasprimento delle relative sanzioni;
ad assumere iniziative per rivedere la normativa in tema di bonifica dei siti contaminati, alla luce dell'inefficacia dell'attuale regolamentazione;
ad assumere ogni iniziativa utile, per quanto di competenza e in raccordo con la regione Campania e gli enti locali interessati, per garantire una rapida e integrale attuazione dell'Accordo di programma denominato «Programma strategico per le compensazioni ambientali» stipulato fra il Ministero dell'ambiente e la regione Campania nel luglio 2008.
(7-00145) «Tino Iannuzzi, Castiello, Realacci, Borghi, Latronico, Manfredi, Pastorelli, Bratti, Mariani, D'Agostino, Pellegrino, Zaratti, Braga, Taglialatela, Gadda».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

discarica abusiva

Campania

protezione dell'ambiente

politica sanitaria

traffico illecito

deposito dei rifiuti

prodotto agricolo

sostanza tossica