ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 81 del 20/09/2013
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00013
Firmatari
Primo firmatario: SANI LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
25/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2013
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/09/2013
FAENZI MONICA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
INTERVENTO GOVERNO 24/09/2013
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/09/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/09/2013
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/09/2013
ROMELE GIUSEPPE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 25/09/2013
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/09/2013

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/09/2013

DISCUSSIONE IL 25/09/2013

ACCOLTO IL 25/09/2013

PARERE GOVERNO IL 25/09/2013

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 25/09/2013

CONCLUSO IL 25/09/2013

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00106
presentato da
SANI Luca
testo di
Mercoledì 25 settembre 2013 in Commissione XIII (Agricoltura)

Risoluzione n. 8-00013 Sani: Sulla politica di sviluppo rurale in relazione all'Accordo di partenariato sulla programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   premesso che:
    il 26 giugno 2013 si è concluso con l'accordo politico tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea il lungo negoziato sul pacchetto di riforma della Politica agricola comune dopo il 2013 (PAC), presentato nel mese di ottobre 2011, all'esito del quale, per quanto riguarda specificamente la proposta di regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – (COM(2011)627), si prevede un miglioramento del coordinamento dei programmi di sviluppo rurale con gli altri fondi europei mediante approcci nazionali e regionali più flessibili;
    l'Accordo di partenariato rappresenta il documento strategico per i fondi del Quadro strategico comune (QSC), secondo quanto previsto dalla proposta di regolamento recante disposizioni comuni per la programmazione e la gestione dei fondi strutturali COM(2011)615, in via di approvazione definitiva da parte del Parlamento europeo, prevedibilmente nel mese di ottobre 2013: Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) Fondo di coesione (FC), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
    nell'ambito dell'accordo sulla programmazione delle risorse finanziarie definite per tutti i Paesi dell'Unione europea dalla Commissione europea, lo scorso febbraio, in un apposito documento denominato «Linee guida sui contenuti dell'Accordo di partenariato», per il periodo 2014-2020, gli interventi di programmazione per lo sviluppo rurale sono rivolti in forma innovativa a beneficio dell'integrazione con altre azioni sostenute dall'Unione europea;
    la programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020, dunque, per la prima volta è sottoposta ad un iter politico ed amministrativo volto a favorire l'integrazione con le altre azioni sostenute dall'Unione europea (politica di coesione, politica di sviluppo regionale, politica per la pesca, eccetera). Il Quadro strategico comune, declinato a livello degli Stati membri in un contratto di partenariato (CP) con la Commissione, mira a riunire gli interventi dei cinque fondi comunitari al fine di realizzare un forte coordinamento di tutte le politiche europee, indispensabile per l'attuazione della Strategia Europa 2020;
    il nuovo approccio per l'utilizzo dei fondi del Quadro strategico comune è volto a garantire impatti economici, ambientali e sociali di lunga durata. Infatti, il forte allineamento con le priorità politiche dell'Agenda Europa 2020, le condizionalità macroeconomiche ed ex ante, la concentrazione tematica e gli incentivi legati al conseguimento di risultati attuano principi che si traducono concretamente in una spesa più efficace. I fondi del Quadro strategico comune costituiranno quindi un'importante fonte d'investimento pubblico e fungeranno da catalizzatore per la crescita sostenibile e l'occupazione supportando gli investimenti in capitale fisico e umano;
    i programmi di sviluppo rurale dovrebbero iniziare ufficialmente a partire dal 1o gennaio 2014, seppure con una serie di problematiche. Nonostante il quadro giuridico comunitario non sia ancora definito, le regioni – che in Italia hanno la competenza sulla politica di sviluppo rurale – devono avviare da subito il processo di predisposizione dei programmi di sviluppo rurale (PSR), consapevoli che si tratta di una programmazione molto importante, visto che avrà una durata di ben sette anni, dal 2014 al 2020;
    le risorse del FEASR per l'Italia ammontano a 10,5 miliardi di euro a prezzi correnti (9,2 miliardi di euro a prezzi costanti) per il periodo di programmazione 2014-2020, a cui aggiungere il cofinanziamento nazionale che porterà le risorse pubbliche a 21 miliardi di euro a prezzi correnti (18,5 miliardi di euro a prezzi costanti);
    la politica di sviluppo rurale prevede tre obiettivi strategici di lungo periodo (economico, ambientale e sociale) che consistono nel contribuire alla competitività dell'agricoltura, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, all'azione per il clima e allo sviluppo equilibrato delle zone rurali. In linea con la Strategia Europa 2020, i tre obiettivi generali del sostegno allo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 si traducono più concretamente in sei priorità, con una maggiore enfasi ad alcuni temi principali quali innovazione, ambiente e cambiamento climatico: a) stimolare il trasferimento di conoscenze e l'innovazione; b) rafforzare la competitività in tutti i tipi d'agricoltura e la gestione sostenibile delle foreste; c) promuovere l'organizzazione, trasformazione e commercializzazione incluse, nonché la gestione del rischio della filiera agroalimentare; d) ripristinare, tutelare e migliorare gli ecosistemi; e) promuovere l'efficienza delle risorse e la transizione a un'economia a basse emissioni di CO2; f) promuovere l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico;
    con l'azione sinergica e rigorosa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a sostegno del settore agricolo e agroalimentare in ambito comunitario, come i suesposti interventi confermano, e nella sfera nazionale, come evidenziato all'interno del Documento di economia e finanza (DEF) per il 2013, le misure che saranno introdotte nei prossimi mesi a favore dello sviluppo e della competitività delle imprese, se da un lato rimuovono uno stato di incertezza sul comparto, dall'altro necessitano di essere affiancate da ulteriori interventi in grado di fronteggiare i persistenti livelli di criticità in cui si trova l'agricoltura italiana;
    le congiunture attuali che incidono sul comparto agricolo rendono indispensabili alcune azioni volte a moderarne le conseguenze negative. In questa fase storica è necessario che la maggior parte delle risorse economiche disponibili attraverso la PAC tendano ad essere convogliate verso le imprese agricole e agroalimentari in modo da intensificarne la competitività;
    le conseguenze dei cambiamenti climatici hanno generato un'alta frequenza di fenomeni atmosferici estremi, che vanno dall'eccesso di precipitazioni concentrate in brevi periodi alternati a lunghe fasi siccitose, con incidenze fortemente negative sul reddito degli agricoltori: in questa ottica si rende indispensabile un adeguato piano di gestione delle risorse idriche, mentre al tempo stesso appare sempre più necessario il potenziamento degli strumenti di gestione del rischio che coprano non solo le avversità naturali, ma anche le epizoozie e le patologie vegetali e i rischi di mercato;
    vanno considerati i numerosi atti del Parlamento europeo e degli organismi internazionali che danno indicazioni agli Stati membri in merito al ruolo delle donne in agricoltura e nelle aree rurali;
    va tenuto conto di quanto riferito dal Sottosegretario per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione, nell'audizione del 17 settembre 2013 presso la XIII Commissione della Camera, in merito allo schema di Accordo di partenariato sulla programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020, che il Governo si prefigge di inviare entro il 30 settembre 2013 alla Commissione europea;
    si esprime apprezzamento per la completezza del documento, che fornisce indicazioni precise relativamente alle azioni da intraprendere al fine di raggiungere gli obiettivi tematici strategici, nonché per il coinvolgimento del Parlamento nella definizione delle priorità strategiche dei futuri programmi di sviluppo rurale 2014-2020;
    si prende atto delle iniziative avviate al fine di assicurare il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali, nonché dei soggetti del partenariato economico e sociale nella definizione della bozza di Accordo inviata alla Commissione europea nel mese di aprile 2013,

impegna il Governo:

   a garantire che le priorità strategiche indicate nell'Accordo di partenariato si traducano in azioni concrete per l'impiego efficace delle risorse finanziarie disponibili segnatamente sotto i seguenti profili:
    a) provvedere affinché, nel quadro dei programmi di sviluppo rurale, si concentri l'ammontare massimo delle risorse finanziarie disponibili sulle misure dirette alle imprese agricole e agroalimentari, a partire da quelle finalizzate ad incrementare la competitività delle imprese medesime, a favorire il rinnovo della meccanizzazione e a sostenere i giovani agricoltori in particolare attraverso politiche di sostegno per l'accesso al credito per le imprese agricole guidate da giovani e da donne, favorendo l'utilizzo di terre pubbliche e demaniali, anche al fine di evitare una dispersione di risorse a vantaggio di soggetti o istituzioni diversi dall'impresa agricola;
    b) individuare criteri di valutazione dei progetti di investimento a valere sui PSR, che favoriscano una forte selettività a favore delle imprese agricole e agroalimentari che generano valore aggiunto e occupazione;
    c) prevedere meccanismi di premialità per le imprese femminili e per la creazione di reti di imprese agricole femminili;
    d) prevedere, nel quadro della programmazione della politica di sviluppo rurale, misure di ampio respiro, su base nazionale, dirette a consentire la realizzazione di opere finalizzate a migliorare la captazione, la conservazione e la gestione dell'acqua necessaria alle pratiche agricole;
    e) incentivare opere di riassetto idrogeologico di fiumi e torrenti a rischio di esondazione operate dalle aziende agricole con l'intento di ampliare le attività svolte dalle aziende agricole e di migliorare la sicurezza del territorio;
    f) individuare adeguate risorse finanziarie per la costruzione di invasi artificiali all'interno delle aziende agricole o su terreni demaniali da utilizzare nel caso di incendi e per l'irrigazione durante la stagione estiva, al fine di evitare elevate perdite produttive;
    g) adottare, nel quadro della programmazione della politica di sviluppo rurale, una misura nazionale con una dotazione di almeno l'8 per cento delle risorse dei PSR, finalizzata ad agevolare il ricorso, da parte degli agricoltori, a strumenti di gestione del rischio, in particolare a forme assicurative nei confronti dei rischi derivanti dalle avversità naturali, dai fenomeni meteorologici, dalle epizoozie e dalle patologie vegetali e dai rischi di mercato; in tale quadro, attivarsi perché siano previste specifiche attività di studio nonché misure di prevenzione e di indennizzo per fronteggiare i rischi e i problemi connessi alla presenza della fauna selvatica;
    h) favorire tutte le iniziative volte alla semplificazione amministrativa e all'individuazione di procedure semplici, al fine di ridurre gli oneri burocratici per le imprese, in particolare quelli connessi ai procedimenti istruttori e autorizzativi;
    i) nel rispetto delle prerogative e delle competenze delle regioni costituzionalmente previste, valutare l'opportunità di disporre di un piano finanziario unico, al fine consentire, con un meccanismo di travaso, a quelle regioni che avessero una migliore capacità di spesa di spendere anche anticipatamente e, in seguito, alle altre regioni di recuperare quella spesa, lasciando i saldi intatti regione per regione;
    l) porre in essere strumenti di maggiore flessibilità e autonomia all'interno di un quadro di regole definito dall'Unione europea, al fine di agevolare la gestione dei programmi a livello regionale e per tipologie di intervento; prevedere a tal fine forme idonee di mutuo in assenza di un'adeguata capacità di credito aziendale;
    m) considerato che lo sviluppo rurale ha tra i suoi principali obiettivi il mantenimento delle popolazioni nelle aree rurali e montane, della loro qualità della vita, del presidio umano, ambientale, colturale e sociale delle stesse, e’ fondamentale sostenere tutte quelle azioni e quei progetti finalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla condivisione del lavoro di cura, alla organizzazione di servizi di sostegno alla genitorialità ed alla cura per le imprenditrici, le lavoratrici e le famiglie in ambito rurale;
    n) sostenere la filiera corta e rafforzare le filiere agricole e agroalimentari;
    o) finanziare attività di informazione, consulenza e innovazione rivolte a coloro che intendono avviare o incrementare un'attività imprenditoriale in ambito agroalimentare, attraverso una dotazione finanziaria pari ad almeno il 5 per cento dello stanziamento dei PSR, con l'intento di offrire un adeguato grado di conoscenze, di trasferimento della ricerca applicata, con un'attuazione snella e semplificata a favore delle imprese;
    p) investire risorse adeguate per un miglior controllo sulla contraffazione dei prodotti agroalimentari di qualità italiani;
    q) incoraggiare le attività connesse a uno sfruttamento sostenibile della risorsa boschiva per le attività ricreative realizzate da parte delle aziende agricole ed incentivare le misure operate da soggetti privati atte a contenere il rischio di fitopatie e parassiti che possono compromettere l'integrità dei boschi e quindi il valore del patrimonio boschivo;
    r) prevedere cofinanziamenti per l'acquisto di attrezzature di nuova generazione destinate all'attività selvicolturale che siano rispettosi dell'ambiente e della risorsa boschiva e che contribuiscano al suo mantenimento nel tempo;
    s) incentivare i servizi per i territori svantaggiati, segnatamente per le imprese e i cittadini, per quanto riguarda la comunicazione con gli enti e con la pubblica amministrazione e prevedere in tale ambito meccanismi di premialità per le regioni più virtuose, ma anche di responsabilizzazione dei vertici amministrativi;
    t) individuare sottoprogrammi e/o strumenti coordinati per lo sviluppo delle aree interne dell'Italia a rischio di spopolamento che soffrono di carenza di sostenibilità sociale ed economica, anziché disperdere le risorse in progetti a pioggia;
    u) realizzare la banda larga, contenuta tra gli obiettivi strategici dell'Agenda digitale, nelle aree lontane dai centri urbani, ancora escluse e prive di interesse economico proprio per l'assenza di una rete efficace;
    v) prevedere specifiche misure a favore della zootecnia e per il miglioramento delle razze equine ai fini del rilancio del comparto ippico nazionale, anche alla luce delle proposte di riforma in corso di approvazione da parte del Parlamento;
    z) attivarsi nel quadro dell'auspicabile effettiva integrazione tra le diverse politiche europee e i programmi operativi al fine di valorizzare le esperienze di agricoltura sociale, agevolando l'accesso al credito e ai finanziamenti integrati per le imprese agricole che svolgono attività sociale o nell'ambito della propria attività principale – quali ad esempio il reinserimento di lavoratori disabili o a bassa contrattualità – o in attività distinte, ma connesse alla principale, quali le attività educative, di riabilitazione e cura, di servizi come agro-asili, accoglienza per anziani;
    aa) incentivare forme di aggregazione delle imprese agricole e delle loro organizzazioni, anche attraverso l'individuazione di una soglia minima dimensionale per le associazioni dei produttori, in relazione alle dimensioni del mercato del prodotto, che devono comunque mantenere natura operativa e di reale concentrazione dell'offerta, con l'intento di conferire un maggior potere di mercato agli associati, evitando una troppo elevata polverizzazione del sostegno e una conseguente perdita di efficacia dello strumento in tale ambito, tenendo conto dell'attività legislativa già avviata dalla Commissione;
    bb) incentivare la produzione di prodotti di origine animale che garantiscano il benessere degli animali, anche attraverso l'adozione di opportuni riconoscimenti e marchi, al fine di comunicare al consumatore che il processo produttivo rispetta determinati standard e requisiti;
    cc) predisporre un piano di coordinamento nazionale che armonizzi gli importi del sostegno a valere sulle misure dei futuri programmi di sviluppo rurale per le azioni volte ad un miglioramento della redditività delle aree forestali di particolare rilevanza per la salvaguardia, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste;
    dd) adottare un programma nazionale, alla cui implementazione destinare un importo non inferiore al 5 per cento dello stanziamento della politica di sviluppo rurale, che individui i principali fabbisogni infrastrutturali che limitano lo sviluppo economico delle imprese agricole nelle aree rurali delle cinque principali macro-regioni nazionali (Nord-est, Nord-ovest, Centro, Sud, Isole), al fine di orientare e indirizzare la redazione dei PSR regionali e la conseguente erogazione del sostegno, operando al contempo un importante coordinamento fra regioni limitrofe;
    ee) finanziare un piano di monitoraggio dei costi aggiuntivi derivanti dall'attuazione del metodo di produzione biologica in Italia o dall'applicazione delle direttive 92/43/CEE, 2009/147/CE e 2000/60/CE su terreni agricoli e forestali, al fine di armonizzare l'importo del sostegno fornito agli agricoltori biologici che beneficeranno della specifica misura prevista nei prossimi PSR regionali, evitando laddove possibile di creare squilibri eccessivi fra i vari territori agricoli nazionali;

   a valutare la possibilità di integrare l'Accordo di partenariato con la previsione delle seguenti azioni:
    a) Obiettivo tematico 1:
     1) al fine di incrementare l'attività di innovazione delle imprese, aggiungere la seguente azione a valere sul FEASR: «sostegno alle attività di ricognizione e diffusione dei risultati conseguiti dagli enti di ricerca pubblici e dalle università relativi alla ricerca applicata nel settore agroalimentare»;
     2) al fine di incrementare l'attività di innovazione delle imprese, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR: «creazione presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di un albo pubblico degli enti di ricerca e dei centri di assistenza tecnica con indicazione aggiornata dei risultati conseguiti anche al fine di agevolare la verifica dell'efficienza e della utilità di tali strutture»;
     3) al fine di rafforzare il sistema innovativo regionale anche attraverso l'incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubblica, aggiungere la seguente azione a valere sul FEAMP: «sostegno alle attività di ricerca nel settore degli attrezzi da pesca al fine di contribuire alla promozione dell'uso sostenibile dei mari e alla conservazione degli ecosistemi marini»;
    b) Obiettivo tematico 2:
     1) al fine di ridurre i divari regionali nei territori e diffondere la connettività in banda larga e ultra larga, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR: «sostegno agli interventi finalizzati ad assicurare ai territori che ospitano rilevanti impianti portuali una capacità di connessione a almeno 30 Mbps»;
    c) Obiettivo tematico 3:
     1) al fine di incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi e dell'attrattività del sistema imprenditoriale rispetto agli investimenti esteri, aggiungere la seguente azione a valere sul FEASR: «sostegno a progetti di promozione del consumo di prodotti agroalimentari italiani nella ristorazione italiana all'estero, attraverso la predisposizione di un documento di reciproci impegni e garanzie tra imprese agroalimentari, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e ristoranti interessati»;
     2) al fine di rilanciare la propensione degli investimenti dei sistema produttivo, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR: «azioni volte alla predisposizione di studi di settore per verificare la vocazionalità dei territori e dei mercati locali al fine di evitare il finanziamento di attività poco redditizie e con un trascurabile impatto a livello di indotto e di occupazione»;
     3) al fine di incrementare le risorse umane altamente qualificate e le competenze manageriali delle imprese, aggiungere la seguente azione a valere sul FEAMP: «sostenere progetti di formazione per l'aggiornamento delle qualifiche necessarie a monitorare i processi di qualità e di tracciabilità della filiera ittica»;
    d) Obiettivo tematico 4:
     1) al fine di ridurre i consumi energetici nei cicli e nelle strutture produttive, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR: «incentivi alle cooperative agricole per l'acquisto di macchinari utili al recupero e riciclo della materia»;
     2) al fine di migliorare l'efficienza energetica negli usi finali e promuovere l'energia intelligente, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR: «incentivi per l'adozione di sistemi di depurazione domestici e di sistemi di depurazione per attività di produzione quali zootecnia e serre e di recupero delle acque depurate e pluviali»;
     3) al fine di migliorare l'efficienza energetica, aggiungere la seguente azione a valere sul FEAMP: «incentivi per la conversione ad alimentazione mista dei motori dei pescherecci»;
    e) Obiettivo tematico 5:
     1) al fine di prevenire e mitigare i cambiamenti climatici e ridurre il rischio desertificazione, aggiungere la seguente azione a valere sul FEASR: «incentivi per programmi, colture e pratiche di forestazione e gestione attiva di lungo periodo, volti al recupero di suoli contaminati a seguito di attività antropiche fortemente impattive dal punto di vista ambientale quali aree inquinate, ex cave, ex discariche, terreni periferici alle attività industriali a rischio, e non più destinabili ad attività agricola finalizzata alla produzione per alimentazione umana e animale»;
    f) Obiettivo tematico 6:
     1) al fine di migliorare il servizio idrico integrato per usi civili e ridurre le perdite di rete di acquedotto, aggiungere la seguente azione a valere sul FESR «diffusione, da parte dei competenti servizi regionali, dei risultati degli studi sulla regimazione delle acque»;
    g) Obiettivo tematico 9:
     1) al fine di incrementare le attività economiche a contenuto sociale, aggiungere le seguenti azioni a valere sul FEASR:
    «promuovere progetti di educazione alimentare e sostenibilità alimentare presso scuole di ogni ordine e grado e presso aziende agricole»;
    «promuovere presso centri di ricerca e didattici progetti di agricoltura sociale volti alla formazione e all'inserimento lavorativo dei soggetti disagiati»;
    «promuovere presso le aziende agricole progetti di agricoltura sociale finalizzati alla formazione e all'inserimento lavorativo di detenuti a fine pena»;
    a tenere costantemente informato il Parlamento sugli sviluppi dei negoziati a livello europeo, nonché sul processo di attuazione delle linee strategiche, delle priorità e delle azioni indicate nella bozza di accordo e sui progressi ottenuti.
(8-00013) «Sani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sostegno agricolo

politica agricola comune

azienda agricola

settore agricolo

agricoltura biologica

sviluppo regionale

aiuto allo sviluppo