ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 76 del 12/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00093
presentato da
GAROFALO Vincenzo
testo di
Giovedì 12 settembre 2013, seduta n. 76

   La IX Commissione,
   premesso che:
    il 29 e 30 maggio scorso, sono state approvate una serie di proposte avanzate dal Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, sulla nuova revisione delle linee guida, della rete transeuropea di trasporti unificata TEN-T, con l'obiettivo di migliorare i nodi europei attualmente esistenti di strade, ferrovie, aeroporti e canali;
    gli accordi raggiunti, in attesa di essere approvati dal Parlamento europeo, sono volti a realizzare una solida rete europea di trasporto nei 28 Stati membri, in considerazione dell'importanza che il medesimo settore rappresenta a livello continentale, essendo un «volano» fondamentale per la crescita economica europea;
    le suddette proposte, che intendono modificare la proposta COM(2011)650 di regolamento sugli orientamenti dell'Unione europea per la rete transeuropea di trasporto (TEN-T), presentata il 19 ottobre 2011, secondo quanto dichiarato dal medesimo responsabile europeo dei trasporti della Commissione europea, consentiranno di collegare Europa orientale e occidentale ed inoltre, a suo giudizio, costituiscono un passo importante verso la costruzione di una nuova rete di trasporto che costituirà la testa di ponte per incrementare la crescita e la competitività nel mercato unico europeo;
    all'interno delle misure presentate, ed in particolare negli allegati pubblicati dal sito internet dell'Unione europea, si rilevano tuttavia una serie di criticità e di ridimensionamenti nelle programmazioni delle attività connesse alla realizzazione delle infrastrutture di collegamento nel Mezzogiorno d'Italia ed in particolare nei confronti della Sicilia e della Calabria, che appaiono in netta controtendenza con le soddisfazioni espresse dal Commissario europeo Kallas;
    l'impostazione sviluppata a doppio strato della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) consistente in una rete globale («comprehensive network») e in una rete centrale («core network»), che costituisce la base essenziale della nuova rete di trasporti proposta, ha infatti previsto un depotenziamento complessivo ed una riduzione degli investimenti nei riguardi delle suddette regioni meridionali, i cui limiti strutturali più evidenti coinvolgono: l'attraversamento dello Stretto e le «autostrade del mare»;
    nell'ambito delle infrastrutture esistenti e di quelle programmate dai documenti riportati all'interno degli allegati relativi all'accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo, emergono infatti una serie di limiti all'interno della rete core e della rete comprehensive, che includono in maniera negativa la rete ferroviaria Bari-Napoli, la linea Salerno-Reggio Calabria, con il proseguimento Messina-Catania-Palermo;
    ulteriori previsioni di depotenziamento dei servizi di collegamento infrastrutturali nei confronti delle aree siciliane e calabresi, si evincono inoltre dall'assenza di misure relative ai nodi urbani per lo sviluppo sia nell'area dello Stretto, che nei riguardi delle città di Messina e di Reggio Calabria, nel cui capoluogo calabrese peraltro non è prevista la realizzazione neanche di un interporto;
    gli interventi di ridimensionamento infrastrutturali per lo sviluppo di tutte le modalità di trasporto nei riguardi della Sicilia ed in particolare nell'area dello Stretto, contenuti all'interno della nuova rete transeuropea di trasporto, appaiono tuttavia in contrasto con quanto dichiarato dal Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Rocco Girlanda, il quale in sede di risposta all'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00113, il 3 luglio 2013, ha sostenuto che la pianificazione degli investimenti (ferroviari) nel Mezzogiorno è coerente con il nuovo assetto della rete transeuropea di trasporto in corso di definizione, anche nella prospettiva di sviluppo indicata a livello europeo sugli assi individuati come prioritari e che costituiranno la cosiddetta core network;
    le proposte approvate dalla Commissione europea lo scorso 29 e 30 maggio sulla nuova rete transeuropea di trasporto, con riferimento alle decisioni riguardanti le regioni meridionali dell'Italia, rischiano pertanto, di accrescere ulteriormente il divario esistente sia fra Nord e il Sud della penisola, ma anche fra il Mezzogiorno d'Italia ed il resto dell'Europa in particolare nei confronti dei Paesi euro-mediterranei;
    il documento di programmazione europea TEN-T, non considera infatti in maniera adeguata, gli obiettivi della politica di coesione economica, sociale e territoriali stabiliti dalla Strategia di Lisbona, tra le cui priorità, rientra il potenziamento delle reti infrastrutturali finalizzate soprattutto a creare omogeneità e integrazione tra territori, puntando proprio sull'integrazione della rete come attività di completamento;
    le decisioni stabilite in ambito europeo sulla nuova rete transeuropea di trasporto, non considerano pertanto, in modo idoneo ed equilibrato la Sicilia e l'intera area dello Stretto, che rientrano a pieno titolo nella programmazione pluriennale delle risorse da impiegare per la costruzione del corridoio 5 (Helsinki-La Valletta), per i collegamenti di alta velocità e alta capacità;
    il suddetto corridoio 5 rappresenta infatti, il nodo più meridionale della rete dell'intera area del bacino del Mediterraneo ed assolve all'importantissima funzione di raccordare aree periferiche del continente europeo;
    interventi radicali volti a rivedere le proposte di modifica di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (n. COM(2011)650), risultano in definitiva, necessari ed indispensabili nei riguardi del Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia, che rappresenta storicamente una piattaforma logistica del Mediterraneo essenziale e fondamentale per lo sviluppo e la competitività del commercio e delle relazioni internazionali,

impegna il Governo:

   ad intervenire in tempi rapidi in sede comunitaria, al fine di modificare le proposte approvate lo scorso 29 e 30 maggio 2013 in ambito europeo, sulla nuova rete transeuropea di trasporto, con particolare riferimento alle decisioni intraprese nei confronti della regione siciliana e dell'area dello Stretto;
   ad adottare in conseguenza di quanto suddetto, ogni iniziativa al fine di evitare, che gli accordi raggiunti sulla definizione della nuova programmazione delle attività di sviluppo di interconnessione delle reti TEN-T indicati dalla Commissione europea, ove fossero approvati in via definitiva, possano accrescere ulteriormente il crescente gap infrastrutturale e socio-economico, fra l'area settentrionale e meridionale dell'Italia, ampliando inoltre il divario di una quota rilevante di aree del Mezzogiorno già sconnesse al resto d'Europa.
(7-00093) «Garofalo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rete di trasporti

trasporto transfrontaliero

pianificazione dei trasporti

politica dei trasporti

rete transeuropea

infrastruttura dei trasporti

politica di sostegno