ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00074

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00074
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   La VIII Commissione,
   premesso che:
    l'8 luglio 2013, un orso bruno marsicano è stato ucciso a fucilate nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: una vera e propria esecuzione, che ad una prima ricostruzione fa supporre l'utilizzo di diversi tipi di fucili, quindi l'intervento di diversi bracconieri;
    questo episodio – soltanto l'ultimo della serie – rappresenta un atto gravissimo inferto al Parco d'Abruzzo e alla specie dell'orso marsicano in particolare, una specie che nonostante l'ampia normativa nazionale ed europea volta a proteggerla e difenderla continua ad essere uccisa, a subire incidenti di varia natura e, quindi, a restare in un costante stato di rischio;
    neanche le importanti iniziative quali il protocollo di intesa costituito nel 2007, il tavolo tecnico, l'autorità di gestione e il PATOM (Piano d'azione interregionale per la tutela dell'Orso bruno nell'Appennino), che impegnano il Ministero, regioni, enti parco, CFS, province, associazioni e altro dimostrano di avere una reale efficacia a tutela degli orsi;
    il bracconaggio e la mortalità accidentale di origine antropica, diretta ed indiretta, rimangono, per l'orso bruno marsicano una minaccia concreta e il futuro di questa popolazione sembra essere in serio pericolo;
    nel luglio 2013, il TAR – accogliendo un ricorso del WWF e dopo aver sospeso le direttive del calendario venatorio – ha bocciato i contenuti e le procedure relative all'attività venatoria adottate dalla regione Abruzzo e dal tavolo tecnico (al quale hanno partecipato anche il Parco d'Abruzzo, l'diversità la Sapienza e l'ISPRA), ritenendoli poco incisivi per la tutela dell'orso marsicano dal momento in cui non normano in maniera stringente l'attività venatoria nelle aree di maggiore presenza della specie;
    a conferma di questo giudizio si leggano le eloquenti parole del TAR a conclusione della sentenza: «Da quanto sopra, consegue quindi l'accoglimento della censura sulla mancata protezione dell'orso marsicano nell'intero areale di distribuzione individuato nell'accordo PATOM»;
    in particolare, nella sentenza, il TAR ha chiarito che la regione Abruzzo, al contrario di quanto sostenuto dalla giunta, da anni non ha un regolare Piano faunistico venatorio, fatto che impedisce il corretto svolgimento della pratica venatoria; inoltre, sempre secondo quanto emerge dalla sentenza, il periodo di caccia per quasi tutte le specie è stato ampliato a dismisura senza tener conto del parere contrario dell'istituto superiore per la ricerca e la protezione dell'ambiente;
    la regione Abruzzo ha altresì illegittimamente concesso la pre-apertura della caccia per alcune specie e l'addestramento di cani in un periodo non idoneo; non ha, inoltre, assoggettato come avrebbe dovuto il calendario venatorio a valutazione di incidenza ambientale e non ha individuato nelle aree SIC/ZPS i principali punti di migrazione in cui vietare la caccia; 
    quest'anno la regione Abruzzo ha varato il calendario venatorio ben oltre il 15 giugno – data stabilita dalla legge – a pochi giorni dall'avvio della stagione della caccia, rendendo così più difficile per le associazioni esercitare in tempo una concreta azione di opposizione a tali scelte;
    la Ragione avrebbe, inoltre, subdelegato alle province la possibilità di allungare a febbraio la stagione venatoria violando così le normative che impongono una gestione coordinata del prelievo ed, infine, ha reso possibile illegittimamente l'uso delle munizioni di piombo;
    dalla sentenza del TAR emergono delle gravissime lacune nella normativa venatoria regionale dell'Abruzzo, che appaiono violare la normativa nazionale e comunitaria in materia, contravvenendo alle basilari regole di gestione dell'attività venatoria, ma soprattutto mancando di tutelare le specie maggiormente a rischio estinzione,

impegna il Governo:

   valutare, anche di concerto con la Regione Abruzzo, tutte le opportune azioni, anche normative, a tutela della sua specie simbolo, l'orso bruno marsicano;
   adottare iniziative, anche in collaborazione con la Regione Abruzzo e con l'Ente Parco, per prevenire il ripetersi di gravi episodi di bracconaggio anche a supporto all'attività investigativa e sanzionatoria;
   promuovere una campagna di monitoraggio atta a valutare la consistenza della popolazione «orso marsicano» nel parco nazionale d'Abruzzo.
(7-00074) «Daga, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gallinella, Gagnarli, L'Abbate, Lupo, Parentela, De Rosa, Segoni, Terzoni, Busto, Mannino, Zolezzi, Tofalo».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO LAZIO E MOLISE

EUROVOC :

protezione degli animali

regolamentazione della caccia

specie protetta

parco nazionale

protezione dell'ambiente

protezione della fauna

mammifero selvatico