ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00030

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Abbinamenti
Atto 7/00011 abbinato in data 25/06/2013
Atto 7/00039 abbinato in data 25/06/2013
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00004
Firmatari
Primo firmatario: TULLO MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2013
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 11/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
25/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2013
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/06/2013
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 25/06/2013
GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/06/2013

DISCUSSIONE IL 25/06/2013

ACCOLTO IL 25/06/2013

PARERE GOVERNO IL 25/06/2013

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/06/2013

IN PARTE APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 25/06/2013

CONCLUSO IL 25/06/2013

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00030
presentato da
TULLO Mario
testo di
Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31

   La IX Commissione,
   premesso che:
    nel 2010 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha avviato un nuovo decennio di iniziative per la sicurezza stradale 2011-2020 per ridurre ulteriormente il numero di decessi da incidenti stradali nel mondo; la Commissione europea, in occasione dell'avvio della nuova decade di iniziative per la sicurezza stradale, ha indicato essenziali ed urgenti linee guida;
    le statistiche nazionali più aggiornate – il rapporto ACI-ISTAT 2011 sugli incidenti stradali – segnalano, rispetto all'anno precedente, una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7 per cento) e dei feriti (-3,5 per cento) e un calo più consistente del numero dei morti (-5,6 per cento), nonostante permanga elevato il numero di incidenti stradali con lesioni a persone (205.638);
    nel 2011 la diminuzione del numero di morti, rispetto al 2001, risulta pari al 45,6 per cento; l'obiettivo fissato dall'Unione europea nel libro bianco del 2001, impegnava i Paesi membri ad una riduzione della mortalità del 50 per cento entro il 2010; benché sia vicina a questo traguardo, l'Italia non ha ancora raggiunto tale livello;
    occorre peraltro sottolineare che il calo registrato in Italia, del 45,6 per cento, è più elevato del valore medio europeo, che è pari a -44,5 per cento;
    l'indice di mortalità mostra che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane e sulle autostrade; gli incidenti sulle strade urbane nonostante siano più frequenti, sono meno gravi;
    tra i 2.690 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più colpiti sono individui compresi nella fascia di età tra i 20 e i 39 anni;
    l'analisi del sottoinsieme dei conducenti morti e feriti in incidenti stradali per categoria di veicolo mostra come la frequenza più elevata di persone decedute riguardi le autovetture e i motocicli per gli uomini e quasi esclusivamente le autovetture per le donne; si rileva, inoltre, rispetto al 2010, un aumento, del 7,2 per cento dei conducenti di biciclette morti in incidenti stradali; le biciclette, infatti, rappresentano il terzo veicolo, in graduatoria, dopo autovetture e motocicli, con il maggior numero di conducenti morti;
    la categoria di veicolo maggiormente coinvolta negli incidenti stradali è costituita dalle autovetture, seguita dai motocicli; i motocicli, pur rappresentando una percentuale più bassa di veicoli coinvolti in incidente stradale rispetto alle autovetture, sono responsabili del 32,1 per cento dei decessi;
    nel 2010 gli incidenti stradali con lesioni a persone e in cui è stato coinvolto un ciclomotore o un motociclo sono stati 71.108, con il decesso di 1.244 persone e il ferimento di 84.548; nel 34 per cento del totale degli incidenti stradali è coinvolto un veicolo a due ruote; una vittima della strada su tre perde la vita in un incidente in cui è stato coinvolto un motoveicolo; sulle strade urbane si sono verificati ben 62.238 incidenti con il coinvolgimento di un motoveicolo (87,5 per cento del totale); questi hanno causato 73.826 feriti (87,3 per cento del totale) e 655 morti (52,7 per cento del totale);
    è da notare che nonostante il maggior numero di incidenti avvenga sulle strade urbane, l'indice di mortalità per i veicoli a due ruote sulle strade urbane è di 1,1 morti per 100 incidenti; sulle strade extraurbane è, invece, molto più elevato: di 7,1 morti ogni 100 incidenti;
    anche l'analisi territoriale dell'incidentalità stradale conferma che, in alcune regioni in particolare, molti sinistri con lesioni gravi e decessi coinvolgono i veicoli a due ruote;
    tali dati sull'incidentalità sono particolarmente gravi anche in considerazione del fatto che i veicoli a due ruote sono circa il 21 per cento del parco veicoli totale e che hanno una percorrenza chilometrica complessiva annua molto inferiore al dato della percorrenza generale; rappresentano infatti non più del 3-4 per cento del totale dei chilometri percorsi da tutti gli altri veicoli;
    la crescente diffusione dell'uso dei veicoli a due ruote come mezzo di trasporto alternativo all'automobile, più veloce ed economico per gli spostamenti, soprattutto nelle aree urbane, ha fatto emergere l'esigenza di approfondire l'analisi dell'incidentalità che vede coinvolta questa tipologia di veicolo;
    gli interventi legislativi sulla sicurezza stradale – molti su iniziativa del partito Democratico – nonché l'adozione di nuove tecnologie per il miglioramento della sicurezza dei veicoli e la realizzazione di infrastrutture stradali più sicure, hanno determinato una riduzione della mortalità per tutti gli utenti della strada, riduzione che risulta tuttavia più contenuta nel caso di incidenti con motoveicoli;
    tra le prime tre cause di incidente che coinvolge almeno un motoveicolo vi sono i comportamenti errati di guida, e, in particolare, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata (il 45,2 per cento dei casi); sono quindi di particolare importanza le iniziative di formazione ed educazione stradale, ed un'attenta e costante vigilanza e controlli – anche elettronici – su strade urbane e extraurbane e autostrade;
    i motociclisti sono esposti al rischio di incidenti in misura maggiore rispetto ad altri utenti della strada; a fattori di rischio come le condizioni del fondo stradale, le condizioni meteorologiche e gli ostacoli, occorre aggiungere un rischio specifico che riguarda i motociclisti: i guardrail e i relativi paletti di sostegno, che sono causa di conseguenze gravi o fatali per i motociclisti nel caso di impatto accidentale;
    l'installazione delle protezioni di sicurezza sulle strade è utile ad impedire, in caso di caduta, l'urto diretto dei motociclisti sulla parte tagliente dei paletti dei guardrail, che risulta essere la causa principale di morte o lesioni gravi in caso di incidente di motocicli con le barriere stradali,

impegna il Governo:

   a realizzare infrastrutture stradali più sicure, anche stanziando risorse adeguate per l'installazione di strumenti di sicurezza idonei, quali gli attenuatori d'urto, e sistemi per la protezione dei motociclisti su barriere e pali, con priorità nei percorsi stradali ad alto tasso di incidenti per i veicoli a due ruote;
   a sollecitare e promuovere l'uso di dispositivi di sicurezza attiva e passiva nei veicoli;
   a promuovere l'incremento dell'applicazione di tecnologie intelligenti su tutte le strade;
   a migliorare la formazione e l'educazione degli utenti della strada, anche mediante l'utilizzo di simulatori;
   a rafforzare i controlli, in modo da scoraggiare e sanzionare severamente comportamenti stradali scorretti, come l'uso del telefono alla guida;
   a migliorare le condizioni di illuminazione delle strade, con l'impiego delle conoscenze e delle tecnologie più avanzate;
   ad assumere iniziative per garantire una manutenzione continua ed efficiente delle infrastrutture stradali, per la riduzione dei feriti e la sicurezza dei motociclisti;
   a promuovere, in ambito comunitario, la definizione degli standard di sicurezza stradale, in particolare per i dispositivi di sicurezza attiva a protezione dei motociclisti (barriere e pali);
   ad assumere iniziative per destinare quota parte del gettito rinveniente dalle multe e dalle sanzioni sulla circolazione stradale all'installazione di strumenti di sicurezza sulle strade, in particolare per i motociclisti.
(7-00030) «Tullo, Brandolin, Cardinale, Coppola, Ferro, Mauri, Meta, Mura, Rotta, Velo, Culotta, Mognato».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sicurezza stradale

infrastruttura dei trasporti

mortalita'

Assemblea generale dell'ONU

codice di condotta

veicolo a due ruote

dispositivo di sicurezza