ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12981

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 902 del 21/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI
Data firma: 21/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI 21/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12981
presentato da
GREGORI Monica
testo di
Giovedì 21 dicembre 2017, seduta n. 902

   GREGORI e FASSINA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la crisi economico-finanziaria di Alitalia-Sai ha di nuovo riportato alla ribalta delle cronache giornalistiche, negli ultimi mesi, le vicende relative alla situazione della ex-compagnia di bandiera, dopo il mancato successo della ristrutturazione seguita all'ingresso nel capitale AZ di Etihad, che ha rilevato il 49 per cento delle azioni a fine 2014 ed imposto il licenziamento di 2251 lavoratori;

   un piano di intervento e di riduzione dei costi della ex-compagnia di bandiera ha visto la luce alla fine di marzo-inizio di aprile 2017 dopo i fallimentari annunci del management AZ in merito alla realizzazione di un pareggio di bilancio della compagnia entro il 2017 ma mai realizzato, nonostante l'impegno assunto pubblicamente da Montezemolo e Hogan (rispettivamente ex presidente di Alitalia-Sai ed ex-amministratore delegato di Etihad);

   la crisi economico-finanziaria della compagnia è in modo sempre più frequente collegata ai lavoratori e al costo del lavoro, nonostante sia chiaro dalle relazioni di consulenti e commissari AZ che lo stesso è ben al di sotto di quello delle compagnie concorrenti, low cost incluse e, nonostante, in termini assoluti, il costo del lavoro AZ sia attualmente di circa 600 milioni di euro l'anno, mentre il buco di bilancio pre-commissariamento era di 900 milioni;

   i commissari AZ, nonostante il prestito pubblico di 900 milioni di euro, prima ancora di completare il taglio degli extra costi e di ridurre le spese di consulenze e definire un piano di ristrutturazione, sono intervenuti sospendendo in cassa integrazione guadagni straordinaria per ulteriori sei mesi l'equivalente di 1600 dipendenti full time (nell'informatica AZ, su circa 200 addetti in forza, sono stati messi in cassa integrazione guadagni straordinari a zero ore oltre 100 dipendenti);

   con riferimento al numero dei dipendenti, forti dubbi possono esprimersi in merito alla più volte certificata eccedenza di personale; a tal proposito, da numerosi studi risulta, effettuando comparazioni con altre compagnie aeree, la totale assenza di esuberi: i dipendenti di Alitalia, rispetto alle altre compagnie, sono molti di meno e peggio retribuiti;

   desta notevoli perplessità l'utilizzo, in assoluta continuità con quanto fatto dal 2008 in occasione delle 2 privatizzazioni, della cassa integrazione guadagni straordinari, sia a terra, come nel caso dei tecnici informatici, sia con riferimento agli assistenti di volo, con notevole aumento della spesa pubblica e mancata tutela della categoria; in alcuni casi viene denunciato un uso distorto della cassa integrazione guadagni straordinari e, precedentemente, di contratti di solidarietà nel comparto di volo, ove si negherebbe spesso la fruizione dei riposi movibili o, addirittura, si coprirebbero giornate di riposo con gli stessi ammortizzatori sociali;

   tra licenziamenti (più di 12.000 in meno di dieci anni), sospensioni in cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà i lavoratori di Alitalia hanno subito notevoli tagli alle loro retribuzioni e un rilevante peggioramento della normativa, mentre i gravi problemi dell'azienda sembrerebbero derivare evidentemente da altri costi, tutti sopra la media: leasing aeronautico (+11 per cento), manutenzione aerei (+24 per cento), handling ed assistenza passeggeri (+20 per cento), spese di vendita con riconoscimento di diritti d'intermediazione pari al doppio di quelli applicati in media dai Crs (Computer Reservations System), contratti di «hedging», carburante fuori misura che hanno fatto pagare la benzina avio a prezzi maggiori pur con il calo del greggio, controlli inadeguati sugli acquisti dai fornitori;

   è necessario un piano di rilancio vero, un management capace e scelte industriali che riescano a scongiurare lo smembramento della ex-compagnia di bandiera e risollevare Alitalia dallo stato in cui è stata condannata da due fallimentari privatizzazioni successive –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda promuovere ogni iniziativa di competenza al fine di garantire la tutela occupazionale dei lavoratori e favorire un rilancio della ex-compagnia di bandiera Alitalia.
(5-12981)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto aereo

conservazione del posto di lavoro

licenziamento collettivo