ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12957

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 901 del 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 19/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/12/2017
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 20/12/2017
Resoconto MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 20/12/2017
Resoconto MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE - LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

SVOLTO IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12957
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   ANDREA MAESTRI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la Cassa delle ammende è un ente pubblico italiano, istituito presso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia. La sua disciplina, riformata dall'articolo 44-bis decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, prevedeva l'adozione dello statuto entro sei mesi, ma solo dal 28 luglio 2017 esso è entrato in vigore, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 102 del 10 aprile 2017;

   in base all'articolo 2 dello statuto la Cassa eroga i propri fondi soprattutto per programmi di reinserimento dei detenuti, per l'assistenza ai medesimi e per progetti di edilizia penitenziaria finalizzati al miglioramento delle condizioni carcerarie;

   il pre-rapporto 2017 sulle carceri, presentato da Antigone, denuncia un sovraffollamento del 113,2 per cento, una situazione critica per le condizioni di detenzione e per le carenze relative ai contatti con l'esterno e ai rapporti con la famiglia, di cui si riconosce l'utilità per i detenuti, per il reinserimento sociale e la prevenzione di atti di autolesionismo;

   tenuto conto delle sue finalità e considerando che la consistenza di cassa-patrimonio e depositi della Cassa, al 31 dicembre 2016, ammontava a 69.343.533,23 euro, è evidente la necessità di portare a pieno regime l'istituto per intervenire efficacemente sulle cronicità del sistema penitenziario italiano, soprattutto per recuperare i ritardi accumulati negli ultimi dieci anni che hanno portato l'Italia ad essere il primo Paese europeo con più sentenze di condanna della Corte europea dei diritti umani non eseguite;

   si ricorda, infatti, che già nel 2013 la Corte europea dei diritti dell'uomo condannò l'Italia per trattamento inumano e degradante sollecitandola a porre rimedio al sovraffollamento carcerario. Il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa, nel rapporto relativo al 2016, ha confermato che molti istituti di pena ancora operano al di sopra delle proprie capacità e ha ribadito che l'Italia deve rispettare gli standard relativi allo spazio necessario in cella per ogni detenuto: 6 metri per 2 di spazio vitale, esclusi i sanitari, in cella singola, e 4 metri per due in una cella condivisa –:

   in che tempi intenda assumere le iniziative di competenza per rendere pienamente operativa la Cassa delle ammende e procedere alla nomina degli organi necessari al suo funzionamento, al fine di sanare le cronicità rilevate dal Consiglio di Europa, superando definitivamente i limiti che rendono il sistema penitenziario italiano primo per sentenze di condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo non eseguite.
(5-12957)
(Presentata il 19 dicembre 2017)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-12957

  Con l'atto di sindacato ispettivo in discussione, l'Onorevole interrogante, nel fornire un quadro del sistema penitenziario e delle sue criticità, specie in termini di sovraffollamento, chiede di conoscere quali siano i tempi per rendere pienamente operativa la Cassa delle ammende e per procedere alla nomina dei suoi organi.
  Preme innanzitutto rassicurare l'Onorevole interrogante che lo scorso 11 ottobre è stato nominato il presidente di Cassa ammende, nella persona di Gherardo Colombo, insediatosi in data 8 novembre, e sono stati nominati i componenti del consiglio di amministrazione, organo che si è già riunito in più occasioni a partire dal 16 novembre 2017 e, da ultimo, anche in data odierna.
  Può, dunque, finalmente affermarsi che, attraverso il completamento nei giorni scorsi dei procedimenti di nomina, l'ente pubblico opera ormai pienamente per il perseguimento degli obiettivi suoi propri.
  Sul piano generale, l'organica e strutturale revisione del sistema di esecuzione della pena ha costituito uno dei prioritari obiettivi del Governo sin dal suo insediamento.
  All'indomani della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella procedura pilota originata dal caso Torreggiani, si è imposta l'adozione di un piano d'azione rivolto a dare garanzia del pieno ed effettivo adeguamento del sistema penitenziario ai principi della Costituzione e della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.
  Proprio questo impegno, di tipo strutturale e sistemico, ha permesso, non solo di affrontare con misure adeguate il problema del sovraffollamento delle strutture penitenziarie, ma di avviare una complessiva rimeditazione del tema dell'esecuzione penale, nelle sue molteplici declinazioni.
  Nel marzo 2016 il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha definitivamente archiviato la procedura di infrazione aperta nei confronti dell'Italia, riconoscendo la validità degli sforzi operati e la bontà dei nuovi modelli detentivi progressivamente adottati.
  Le misure adottate consentono di rassegnare il seguente positivo bilancio: al 18 dicembre 2017, la popolazione carceraria è composta da 58.137 unità, ancora superiore all'accresciuta, complessiva capacità regolamentare degli istituti penitenziari.
  Pur registrandosi un incremento negli ultimi mesi, si è passati da una media di presenze del 2013 pari a 65.070 alle presenze odierne.
  In coerenza con il complesso delle iniziative e degli obiettivi predetti si pone l'adozione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2017, n. 102, del nuovo statuto di Cassa ammende, ente pubblico la cui opera può contribuire al complessivo miglioramento della vita dei detenuti, sotto forma di miglioramento delle condizioni degli ambienti e dell'incremento dei programmi di reinserimento sociale.
  Sul punto è sufficiente ricordare il parere espresso dal Consiglio di Stato che ha considerato «altamente apprezzabile la volontà del Ministero di provvedere finalmente, dopo un arco temporale di 85 anni, ad una effettiva riforma del sistema di finanziamento dei programmi di reinserimento in favore di “detenuti ed internati”, di assistenza alle loro famiglie, di miglioramento delle loro condizioni carcerarie. Una riforma che – ispirata al perseguimento dei valori contenuti nel principio di rieducazione della pena di cui all'articolo 27, terzo comma, della Costituzione – vede un suo elemento imprescindibile in un cambio di funzionalità, di gestione, di governance dell'ente a ciò preposto: la Cassa delle ammende».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattamento crudele e degradante

diritti umani

industria edile