Legislatura: 17Seduta di annuncio: 899 del 12/12/2017
Primo firmatario: FERRARESI VITTORIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 12/12/2017
FERRARESI, AGOSTINELLI, SARTI, BUSINAROLO, BONAFEDE e COLLETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
la «legge Brunetta» di riforma della pubblica amministrazione prevedeva che i singoli Ministeri calcolassero ogni anno i risparmi ottenuti grazie all'utilizzo di tecnologie digitali;
da recenti fonti stampa si apprende, tuttavia, che quasi nessun dicastero ha provveduto e che i fondi, destinati per due terzi ai dipendenti, sarebbero finiti nel calderone della revisione della spesa;
il processo di digitalizzazione è stato significativo e ha prodotto negli ultimi anni ingenti risparmi. La Commissione parlamentare d'inchiesta sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, istituita lo scorso anno, sta elaborando la relazione conclusiva dei lavori svolti. Tra i temi su cui ha provato a far luce c'è anche la mancata applicazione di alcuni punti del codice dell'amministrazione digitale, introdotto dalla «legge Brunetta» di riforma della pubblica amministrazione e da poco aggiornato dalla «riforma Madia», a partire dalla quantificazione dei risparmi che ogni singola amministrazione ha ottenuto anno dopo anno, secondo quanto previsto dall'articolo 15 del testo;
l'articolo 27 del decreto legislativo n. 150 del 2009 – «premio di efficienza» – prevede che sin dal 2010 una quota fino al 30 per cento sui risparmi dei costi di funzionamento derivanti da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione all'interno delle pubbliche amministrazioni è destinata, in misura fino a due terzi, a premiare, secondo criteri generali definiti dalla contrattazione integrativa, il personale direttamente e proficuamente coinvolto e, per la parte residua, ad incrementare le somme destinate alla contrattazione stessa;
in Commissione solo alcuni Ministeri sono andati a render conto di tali fondi. Solo il Ministero della giustizia e dello sviluppo economico hanno fornito cifre certificate. Gli altri Ministeri, invece, hanno rivelato di non avere contezza di quanti fondi siano stati risparmiati e, di conseguenza, nessuna redistribuzione è avvenuta a vantaggio dei lavoratori;
il Ministero della giustizia avrebbe risparmiato 63 milioni di euro all'anno grazie alla digitalizzazione. Almeno 40 sarebbero, quindi, spettati ai dipendenti. Questi soldi non sarebbero mai stati spesi così. È molto probabile che siano rientrati all'interno dei risparmi della spending review;
sembrerebbe che il processo civile telematico abbia portato enormi risparmi. Per i bilanci del dicastero, l'impatto della digitalizzazione è stato significativo e ha prodotto negli ultimi anni «risparmi enormi», come anche in ordine alla rimodulazione della geografia giudiziaria;
sulle vicende suddette il Coordinamento nazionale FLP giustizia ha anche scritto il 13 novembre al Ministro interrogato senza ottenere risposta –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali siano le ragioni del mancato rispetto delle disposizioni normative;
per quali ragioni i fondi risparmiati non stati destinati a favore dei dipendenti;
quale sia stata la destinazione delle risorse risparmiate per effetto della digitalizzazione nella pubblica amministrazione che per il dicastero della giustizia si è tradotta nell'avvio del processo civile telematico e quali iniziative di competenza intenda intraprendere.
(5-12915)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):risparmio
numerizzazione
procedura civile