ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12905

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 899 del 12/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/12/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12905
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Martedì 12 dicembre 2017, seduta n. 899

   CRISTIAN IANNUZZI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'associazione Animal Equality ha diffuso un video realizzato con telecamere nascoste tra fine 2014 e inizio 2015 in uno stabilimento in provincia di Viterbo (di cui il Corriere della Sera il 6 dicembre 2017 ha pubblicato solo un estratto) dove agnelli e pecore vengono macellati e trasformati in prodotti alimentari senza essere prima storditi come previsto dal decreto legislativo n. 333 del 1998. Si vedono, ad esempio, operatori che gonfiano con un compressore animali ancora vivi per facilitare lo scuoiamento dell'animale;

   il decreto n. 333 del 1998 mira a determinare condizioni minime durante la macellazione in modo da evitare loro sofferenze inutili in un'ottica nella quale la macellazione a scopo alimentare è una sofferenza «utile». Le norme prevedono una serie di garanzie legate all'obbligo, per gli addetti ai lavori, di rispettare condizioni minime nel condurre gli animali dai trasporti ai recinti di attesa e fino all'interno del macello, in maniera da evitare loro le sofferenze che potrebbero derivare da comportamenti scorretti, violenti o crudeli, ma di fatto lascia sussistere alcuni particolari metodi di macellazione che inducono dolore e sofferenza. La normativa, infatti, benché si ponga il fine di garantire agli animali un trattamento rispettoso nei macelli, consente in particolare:

    1) la possibilità di effettuare macellazioni senza preventivo stordimento (nelle macellazioni effettuate secondo riti religiosi):

     negli stabilimenti che hanno il permesso di derogare al decreto n. 286 del 1996, riguardante il controllo sanitario della macellazione;

     nelle macellazioni familiari presso il domicilio degli allevatori (per le specie avicola e cunicole);

    2) il permanere di sistemi di macellazione oltremodo cruenta, quali l'elettrocuzione con elettrodi nell'ano e nella bocca (soprattutto per gli animali da pelliccia);

    3) la possibile utilizzazione di sistemi meccanici per l'uccisione dei pulcini (questo significa la possibilità di usare delle centrifughe meccaniche che «tritano» il pulcino vivo);

   quindi, è evidente che si permette l'utilizzo di sistemi che, non prevedendo l'uccisione dell'animale prima del dissanguamento, lasciano la possibilità che l'animale muoia dissanguato in piena coscienza e quindi in sofferenza;

   le macellazioni condotte su animali ancora vivi e coscienti che si dibattono, soffrono e si lamentano, oltre ad essere oggettivamente crudeli e disumane manifestano totale incuranza, da parte di chi gestisce queste attività, delle normative vigenti, che stabiliscono il rispetto dei requisiti minimi di benessere animale; si tratta di attività che tra l'altro troppo spesso vengono svolte in strutture obsolete e fatiscenti, che compromettono anche la qualità e l'igienicità delle carni prodotte;

   attualmente le leggi vigenti prevedono solo sanzioni amministrative per chi viola le prescrizioni sulle procedure di macellazione, che nei casi più gravi prevedono una pena pecuniaria del tutto irrisoria di 6.000 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   se ritengano opportuno intensificare e rafforzare il sistema di controlli sugli stabilimenti di macellazione;

   quali iniziative urgenti ritengano opportuno adottare per tutelare gli animali, anche specificando meglio i corretti metodi di macellazione, e per inasprire le pene previste nel caso di maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento.
(5-12905)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

animale vivo

benessere degli animali

controllo sanitario