ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12896

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 898 del 06/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 06/12/2017
Stato iter:
07/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 07/12/2017
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2017
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 07/12/2017
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/12/2017

DISCUSSIONE IL 07/12/2017

SVOLTO IL 07/12/2017

CONCLUSO IL 07/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12896
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo presentato
Mercoledì 6 dicembre 2017
modificato
Martedì 12 dicembre 2017, seduta n. 899

   QUARTAPELLE PROCOPIO, CAUSI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di novembre 2017 il presidente egiziano Al Sisi, intervenendo a margine del «Forum mondiale della gioventù» (World Youth Forum), a Sharm el Sheikh sull'omicidio di Giulio Regeni avrebbe affermato: «desideriamo scoprire i colpevoli e stiamo agendo in maniera molto trasparente, su questo caso, con le autorità italiane e i procuratori italiani. Noi speriamo di poter avere una risposta appena possibile»;

   in occasione dei Mediterranean Dialogues promossi dall'Ispi presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Roma 30 novembre 2 dicembre 2017), il Ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry tornando sul caso Regeni avrebbe affermato: «siamo determinati a fare tutto il possibile per poter portare a termine la vicenda in maniera soddisfacente per tutti»;

   quanto ai filmati della metropolitana, le ultime immagini a disposizione su Giulio Regeni ancora in vita, sempre il Ministro Shoukry ha ribadito che: «non appena la società europea incaricata recupererà le immagini girate dalle telecamere nella metropolitana del Cairo, il nostro impegno sarà quello di fornirle agli inquirenti italiani»;

   con il ritorno dell'ambasciatore italiano al Cairo nella persona del dottor Giampaolo Cantini il 14 settembre, si è dato corso a riunioni tra inquirenti egiziani e italiani; si sarebbe dovuto anche nominare «una figura specifica per la cooperazione giudiziaria» di cui però non è ancora nota la designazione –:

   a quasi tre mesi dall'invio del ambasciatore italiano in Egitto, alla luce delle recenti dichiarazioni di eminenti autorità egiziane, di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai tempi entro i quali si preveda che si possano ottenere i filmati della metropolitana, e in relazione agli altri progressi da attendersi con il prosieguo delle indagini, a che a partire dalla nomina di una figura specifica per la cooperazione giudiziaria.
(5-12896)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-12896

  Desidero innanzitutto ringraziare l'On. Quartapelle e tutti i gruppi politici per l'attenzione costante riservata alla tragica vicenda di Giulio Regeni. Anche grazie al vostro impegno, il Governo ha potuto mantenere un costante raccordo con il Parlamento, confrontandosi sugli sviluppi del caso, sulle azioni politico-diplomatiche per sostenere l'operato dei nostri investigatori e, più in generale sugli ambiti e le prospettive del rapporto bilaterale italo-egiziano.
  Come ha dichiarato il Ministro Alfano in Aula lo scorso 4 ottobre, noi non possiamo mai accontentarci di null'altro che sia meno della verità e, proprio per questo, abbiamo reinviato il nostro ambasciatore al Cairo con la missione di agevolare la cooperazione giudiziaria.
  Tale intento è stato veicolato dal Presidente Gentiloni al Presidente egiziano al-Sisi nel loro incontro a New York, a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a settembre. Lo stesso messaggio è stato ribadito dal Ministro Alfano al suo omologo egiziano Shoukry in varie occasioni e, da ultimo, in occasione della sua visita a Roma, prima visita in Italia di un rappresentante del Governo egiziano dopo l'assassinio di Giulio, a margine dei Mediterranean Dialogues promossi dalla Farnesina in collaborazione con l'ISPI lo scorso 30 novembre.
  Nel condividere il significativo valore della ripresa della dinamica bilaterale con il ritorno in sede dei rispettivi Ambasciatori, il Ministro Alfano ha ricordato che il potenziale di sviluppo dei rapporti tra Italia ed Egitto dipende in larga parte dai progressi nella collaborazione giudiziaria per la ricerca della verità sull'uccisione del giovane ricercatore. Al riguardo, ha auspicato lo svolgimento della prossima riunione tra procure italiana ed egiziana, augurandosi che essa possa propiziare un ulteriore passo in avanti per le indagini. Il Ministro Shoukry ha, per parte sua, confermato l'impegno del Governo egiziano nella ricerca della verità ed ha assicurato che l'incontro tra inquirenti dovrebbe avvenire non appena la Procura generale egiziana riceverà dalla società russa i nastri video richiesti da parte italiana e citati dall'On. Quartapelle nella sua interrogazione.
  Desidero sottolineare che in tutti questi mesi, il Governo italiano ha sostenuto con passi politico-diplomatici il lavoro investigativo coordinato dalla Procura della Repubblica di Roma. Grazie all'arrivo A Cairo dell'Ambasciatore Cantini, il raccordo tra Procure potrà essere ulteriormente affinato in una fase potenzialmente significativa per lo sviluppo delle indagini, ovviamente secondo le linee e gli strumenti di azione che la Procura della Repubblica di Roma riterrà utili e funzionali alle indagini stesse. Queste – va precisato – sono e restano di stretta competenza delle rispettive autorità giudiziarie, ma esiste un prezioso lavoro ad alto livello che l'Ambasciatore Cantini sta svolgendo con profitto. Nel pieno rispetto della autonomia della sua azione, continueremo a sostenere a tutto campo la Procura di Roma nella ricerca della verità.
  Desidero, inoltre, sottolineare come la famiglia di Giulio continui a ricevere ogni possibile assistenza da parte della nostra Ambasciata a Il Cairo. La famiglia ha recentemente formalizzato – per il tramite dei legali che la rappresentano in Egitto – la propria costituzione di parte civile, procedendo altresì al deposito di una richiesta di accesso al fascicolo relativo al caso del proprio congiunto. Tale richiesta è stata prontamente appoggiata dalla nostra Rappresentanza, che è intervenuta presso le competenti Autorità locali auspicandone un rapido accoglimento.
  Nel concludere, desidero ricordare che l'azione del Governo italiano non si limita all'interlocuzione con le autorità egiziane: Giulio era cittadino italiano ma anche ricercatore dell'Università di Cambridge. Pertanto, la nostra azione diplomatica si esplica anche in raccordo con le autorità britanniche. E su questo fronte il Ministro Alfano ha ricevuto rassicurazioni dal suo omologo britannico Boris Johnson circa l'accettazione da parte del giudice britannico dell'ordine di investigazione europeo. Pertanto, la Procura di Roma potrà raccogliere la testimonianza della professoressa di Cambridge che coordinava il progetto sul quale lavorava Giulio.
  Il Governo continuerà nel suo incessante impegno nei confronti della ricerca della verità sul caso Regeni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

metropolitana

cooperazione giudiziaria

capo di Stato