ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12894

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 898 del 06/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 06/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
LACQUANITI LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 06/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/12/2017
Stato iter:
07/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/12/2017
Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2017
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 07/12/2017
Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/12/2017

SVOLTO IL 07/12/2017

CONCLUSO IL 07/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12894
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   DURANTI, PIRAS, CARLO GALLI, SCOTTO, LACQUANITI, ALBINI, NICCHI, MARTELLI, BOSSA e RICCIATTI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   come si apprende dai principali organi di informazione nazionale – fra cui Repubblica ed Il Fatto Quotidiano – all'alba del 4 novembre 2017 la nave «Aquarius» della «SOS Méditerranée» avrebbe individuato, in acque internazionali a 25 miglia nautiche dalla costa ad est di Tripoli, due barconi trasportanti migranti in serio ed evidente pericolo;

   in seguito all'avvistamento dei barconi di cui sopra, alla nave «Aquarius» è stato impedito dalle Autorità Italiane di procedere con immediato salvataggio, ponendo l'equipaggio delle Ong in uno «stand-by» che è durato per 4 ore, fino all'arrivo delle motovedette libiche;

   tutto questo avveniva in condizioni meteorologiche che mettevano in ulteriore rischio la vita dei migranti trasportati. Come si legge infatti nella denuncia portata da Nicola Stalla, coordinatore dei soccorsi di Sos Méditerranée: «considerate le condizioni meteo e quelle dell'imbarcazione stessa, poteva rompersi e affondare da un momento all'altro. Siamo rimasti pronti ad intervenire con il nostro team e il nostro equipaggiamento professionale. Durante le quattro ore di stand by le condizioni meteo sono peggiorate aumentando così il rischio di naufragio.»;

   secondo Sophie Beau – cofondatrice e vicepresidente di Sos Méditerranée International inoltre: «Questo drammatico avvenimento è stato estremamente duro per i nostri team, costretti ad osservare impotenti operazioni che rimandano in Libia persone che fuggono quello che i sopravvissuti descrivono come un vero inferno e che noi non abbiamo mai cessato di denunciare dall'inizio della nostra missione. Sos Méditerranée non può accettare di vedere essere umani morire in mare né di vederli ripartire verso la Libia quando la loro imbarcazione è intercettata dalla Guardia costiera libica(...)»;

   l'Italia partecipata alla missione internazionale in supporto alla Guardia costiera libica – come previsto dal Consiglio dei ministri il 28 luglio 2017 – nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro e nella attuazione della operatività della fase 2 con passaggio alla fase 3 della missione Eunavformed-Sophia, volta a «neutralizzare le imbarcazioni e le strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti in mare che a termina» –:

   se l'iniziativa delle autorità italiane sia stata assunta nell'ambito delle citate operazioni della Marina militare ed in base a quale specifico protocollo operativo sia stato impedito l'immediato intervento della nave Aquarius – nonostante la chiara ed evidente situazione di pericolo in cui versavano oltre 400 persone – circostanza che evidenzia a giudizio degli interroganti una palese violazione della convenzione Sar del 27 aprile 1979 e della convenzione di Ginevra del 1951.
(5-12894)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-12894

  Con riferimento al caso sollevato dagli interroganti, le problematiche affrontate nell'atto non sono riferibili ad attività istituzionali della Difesa.
  Ciò detto, è stato interessato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, competente in materia, che ha riferito che gli eventi richiamati sono stati trattati in conformità alle previsioni della Convenzione SAR di Amburgo tenuto conto, peraltro, della circostanza che per gli eventi in parola vi è stata la formale assunzione del coordinamento delle operazioni da parte dell'autorità libica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale di bordo

condizioni atmosferiche

missione d'inchiesta