ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12878

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 896 del 04/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA
Data firma: 04/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALFREIDER DANIEL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 04/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/12/2017
Stato iter:
13/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/12/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2017
Resoconto RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 13/12/2017
Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/12/2017

SVOLTO IL 13/12/2017

CONCLUSO IL 13/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12878
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Lunedì 4 dicembre 2017, seduta n. 896

   GALGANO e ALFREIDER. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'azienda Iosa Carlo s.r.l. opera nel territorio di Terni da più di 50 anni. La sua attività si svolge prevalentemente nel settore delle pulizie industriali e del trattamento dei rifiuti: da anni è fornitore strategico della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni e ha operato anche negli stabilimenti di Trieste e di Piombino;

   nel 2009 è stata l'unica azienda in Umbria ad ottenere l'autorizzazione integrata ambientale per la gestione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e costituisce un riferimento importante per la soluzione di problemi connessi allo smaltimento dei rifiuti sia per le grandi aziende che per i piccoli operatori;

   la Iosa Carlo s.r.l. impiega attualmente circa 140 addetti diretti con un consistente bacino di operatori dell'indotto;

   da giugno 2017, tuttavia, l'azienda è coinvolta in una situazione di crisi che sta mettendo a rischio la possibilità di garantire la continuità di esercizio e la cui interruzione comporterebbe, oltre ad una evidente ulteriore perdita occupazionale, una criticità grave per la ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni e la perdita di autorizzazioni, competenze e know how strategici e non trasferibili ad altri siti;

   la Iosa Carlo s.r.l. ha, infatti, aperto una procedura di concordato che è in scadenza. Tuttavia, il tribunale civile di Terni ne ha disposto il sequestro cautelativo a seguito di un'esposizione debitoria nei confronti dell'erario. Ad oggi, però, pur in presenza di disponibilità imprenditoriali del territorio a sostenere e a proseguire l'attività della Iosa Carlo s.r.l., la vicenda sembra essere destinata ad un ineluttabile fallimento –:

   quali iniziative intenda mettere in atto, per quanto di competenza, per scongiurare la chiusura di un'azienda strategica per il territorio ternano, già duramente colpito dalla crisi economica, ed evitare la dispersione di un ricco patrimonio di valori economici, professionali e ambientali.
(5-12878)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12878

  La Iosa Carlo s.r.l. risulta, così come peraltro noto, aver presentato in data 28 giugno 2017 la domanda di concordato preventivo «in bianco» chiedendo e ottenendo l'assegnazione del termine di 120 giorni per il deposito della proposta concordataria. Su istanza della stessa società ricorrente, tale termine è stato prorogato al 29 gennaio 2018, data entro la quale la Iosa Carlo S.r.l. dovrà depositare la proposta concordataria.
  Sentito a riguardo il Ministero della Giustizia, lo stesso riferisce che il tribunale fallimentare di Terni non ha disposto alcun sequestro conservativo dei beni della società ricorrente.
  Risulta piuttosto che, sul terreno penale, il Giudice per le indagini preliminari di Temi, su richiesta del pubblico ministero, ha adottato in data 16 giugno 2017 un decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto la somma di euro 4.447.304,00 quale profitto dei reati di omesso versamento di ritenute e di IVA.
  Quanto all'istanza di autorizzazione all'affitto dell'azienda presentata dalla società Iosa, con decreto del 13 ottobre 2017 il tribunale fallimentare ha adottato un provvedimento di rigetto in ragione dell'attuale assoggettamento (per stessa prospettazione della società istante) di una parte dei beni aziendali al sequestro preventivo di natura penale.
  Nell'emettere il predetto decreto, peraltro, il Tribunale fallimentare ha precisato che è fatta salva la possibilità di riproporre la summenzionata istanza laddove siano rimosse le condizioni ostative all'affitto dell'azienda.
  La procura della Repubblica di Terni, dal canto suo, ha chiarito che, al fine di garantire continuità aziendale della società, restituiva i conti correnti sequestrati conferendo facoltà all'amministratore di movimentarli mentre permane il vincolo su altri beni aziendali.
  Infine da ultimo la citata Amministrazione precisa, che allo stato non risultano pervenute istanze di fallimento nei confronti della Iosa Carlo s.r.l.
  Sull'aspetto debitorio, legato certamente anche al generale stato di crisi economica del Paese, la società in questione risulta essere creditrice insinuata al passivo della Lucchini di Piombino in AS, per l'importo complessivo di euro 1.780.785,62 (imponibile euro 1.471.723,65 ed IVA al 21 per cento pari a euro 309.061,97).
  Sentito a riguardo il Commissario Straordinario della procedura del Gruppo Lucchini, lo stesso ha informato che è prevista l'effettuazione di un primo riparto ai creditori chirografari, qual è la società in questione, nel marzo del prossimo anno.
  Allo stato, lo stesso Commissario può prevedere un pagamento complessivo di almeno il 10 per cento del credito vantato, pari ad euro 178.079.
  Relativamente alla situazione occupazionale, sentito il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, quest'ultimo ha informato che ad oggi, le parti sociali non hanno richiesto alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali, né è pervenuta alcuna segnalazione al riguardo.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico, infine, nel confermare che a tutt'oggi, non è pervenuta alcuna comunicazione in merito alle tematiche descritte dà, tuttavia, la propria disponibilità qualora richiesta, a trattare le problematiche emerse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

edificio per uso industriale

cessazione d'attivita'