Legislatura: 17Seduta di annuncio: 896 del 04/12/2017
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/12/2017
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017 Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 20/12/2017 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/12/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/12/2017
DISCUSSIONE IL 20/12/2017
SVOLTO IL 20/12/2017
CONCLUSO IL 20/12/2017
RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
stanno manifestando da giorni i lavoratori dell'ex call center Qè di Paternò (Catania), composto da seicento persone che hanno perso l'occupazione a causa della «gestione scriteriata e truffaldina» (così si legge nella loro comunicazione inviata alle autorità nazionali e regionali), della società fallita che gestiva la struttura;
queste persone, padri e madri di famiglia, reclamano i loro diritti di lavoratori: oltre ad aver perso il posto di lavoro, non hanno ricevuto sei mensilità e il tfr;
inoltre, chiedono che venga «riportata nel territorio la commessa Inps-Inail che ha rappresentato la colonna portante del call center». Inps e Inail, infatti, sono gli enti con i quali il call center di Paternò era collegato per fornire il servizio informativo ai numerosi utenti che ne facevano richiesta;
addirittura 233 ex lavoratori del call center in questione, il 23 novembre 2017, pur di sollecitare un intervento delle istituzioni a loro salvaguardia, hanno occupato i locali del comune di Paternò, poiché il 6 dicembre 2017 scadranno gli ammortizzatori sociali, e, dunque, perderanno anche ogni sostegno al reddito;
è necessario e urgente pervenire a delle idonee soluzioni, con il coinvolgimento delle parti sociali e delle istituzioni territoriali, per garantire i volumi di lavoro, attraverso la riassegnazione della commessa Inps-Inail e riconoscere forme temporanee di sostegno al reddito, quali possano essere gli ammortizzatori sociali in deroga, o eventuali ammortizzatori straordinari, al fine di garantire la necessaria continuità di reddito a questi lavoratori, in attesa di una loro ricollocazione –:
se e quali immediate iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per salvaguardare e tutelare i lavoratori dell'ex call center Qè di Paternò.
(5-12874)
Le interrogazioni degli Onorevoli Albanella e Rizzetto vertono entrambe sul medesimo argomento: la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della società Qè di Paterno (CT) che ha espletato, in regime di subappalto, il servizio di contact center INPS-INAIL-EQUITALIA. Per esse, pertanto, fornirò una risposta congiunta.
Al riguardo, faccio presente che – a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà in data 5 maggio 2016 – la società Qè ha fatto richiesta di accesso al trattamento straordinario di salariale (CIGS) in favore di un numero massimo di 257 lavoratori su un organico complessivo pari a 275 unità. A seguito di tale richiesta, il Ministero del lavoro - con decreto n. 96964 del 12 settembre 2016 - ha autorizzato la concessione della CIGS per il periodo dal 9 maggio 2016 al 8 maggio 2018 in favore di tali lavoratori.
Tanto premesso, informo che l'Inps ha reso noto che – nell'ambito della procedura di gara pubblicata nel maggio 2017 e finalizzata a selezionare il nuovo fornitore del servizio di contact center multicanale Inps-Equitalia è stato fatto espresso riferimento alla clausola sociale prevista dall'articolo 1, comma 10, della legge n. 11 del 28 gennaio 2016. In forza di questa clausola, il nuovo appaltatore sarà tenuto a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva di settore o, in mancanza, secondo i criteri generali stabiliti da apposito decreto ministeriale.
Al riguardo, l'INPS ha comunicato che la società Transcom – appaltatrice del predetto servizio di contact center – si è resa disponibile ad un confronto con la nuova società subappaltatrice NETIT al fine di consentire ai lavoratori licenziati da Qè una ricollocazione durante il – probabile – periodo di proroga del contratto di appalto che dovrebbe durare fino alla conclusione della nuova procedura di gara.
In ogni caso, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella prospettiva di esaminarle eventuali criticità, tenuto anche conto degli istituti di tutela finora attivati.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):licenziamento
diritto del lavoro
soppressione di posti di lavoro