ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12874

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 896 del 04/12/2017
Abbinamenti
Atto 5/12858 abbinato in data 20/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/12/2017
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/12/2017
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/12/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/12/2017

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

SVOLTO IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12874
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 4 dicembre 2017, seduta n. 896

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   stanno manifestando da giorni i lavoratori dell'ex call center Qè di Paternò (Catania), composto da seicento persone che hanno perso l'occupazione a causa della «gestione scriteriata e truffaldina» (così si legge nella loro comunicazione inviata alle autorità nazionali e regionali), della società fallita che gestiva la struttura;

   queste persone, padri e madri di famiglia, reclamano i loro diritti di lavoratori: oltre ad aver perso il posto di lavoro, non hanno ricevuto sei mensilità e il tfr;

   inoltre, chiedono che venga «riportata nel territorio la commessa Inps-Inail che ha rappresentato la colonna portante del call center». Inps e Inail, infatti, sono gli enti con i quali il call center di Paternò era collegato per fornire il servizio informativo ai numerosi utenti che ne facevano richiesta;

   addirittura 233 ex lavoratori del call center in questione, il 23 novembre 2017, pur di sollecitare un intervento delle istituzioni a loro salvaguardia, hanno occupato i locali del comune di Paternò, poiché il 6 dicembre 2017 scadranno gli ammortizzatori sociali, e, dunque, perderanno anche ogni sostegno al reddito;

   è necessario e urgente pervenire a delle idonee soluzioni, con il coinvolgimento delle parti sociali e delle istituzioni territoriali, per garantire i volumi di lavoro, attraverso la riassegnazione della commessa Inps-Inail e riconoscere forme temporanee di sostegno al reddito, quali possano essere gli ammortizzatori sociali in deroga, o eventuali ammortizzatori straordinari, al fine di garantire la necessaria continuità di reddito a questi lavoratori, in attesa di una loro ricollocazione –:

   se e quali immediate iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per salvaguardare e tutelare i lavoratori dell'ex call center Qè di Paternò.
(5-12874)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 dicembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12874

  Le interrogazioni degli Onorevoli Albanella e Rizzetto vertono entrambe sul medesimo argomento: la salvaguardia occupazionale dei lavoratori della società Qè di Paterno (CT) che ha espletato, in regime di subappalto, il servizio di contact center INPS-INAIL-EQUITALIA. Per esse, pertanto, fornirò una risposta congiunta.
  Al riguardo, faccio presente che – a seguito della sottoscrizione di un contratto di solidarietà in data 5 maggio 2016 – la società Qè ha fatto richiesta di accesso al trattamento straordinario di salariale (CIGS) in favore di un numero massimo di 257 lavoratori su un organico complessivo pari a 275 unità. A seguito di tale richiesta, il Ministero del lavoro - con decreto n. 96964 del 12 settembre 2016 - ha autorizzato la concessione della CIGS per il periodo dal 9 maggio 2016 al 8 maggio 2018 in favore di tali lavoratori.
  Tanto premesso, informo che l'Inps ha reso noto che – nell'ambito della procedura di gara pubblicata nel maggio 2017 e finalizzata a selezionare il nuovo fornitore del servizio di contact center multicanale Inps-Equitalia è stato fatto espresso riferimento alla clausola sociale prevista dall'articolo 1, comma 10, della legge n. 11 del 28 gennaio 2016. In forza di questa clausola, il nuovo appaltatore sarà tenuto a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva di settore o, in mancanza, secondo i criteri generali stabiliti da apposito decreto ministeriale.
  Al riguardo, l'INPS ha comunicato che la società Transcom – appaltatrice del predetto servizio di contact center – si è resa disponibile ad un confronto con la nuova società subappaltatrice NETIT al fine di consentire ai lavoratori licenziati da Qè una ricollocazione durante il – probabile – periodo di proroga del contratto di appalto che dovrebbe durare fino alla conclusione della nuova procedura di gara.
  In ogni caso, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella prospettiva di esaminarle eventuali criticità, tenuto anche conto degli istituti di tutela finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

diritto del lavoro

soppressione di posti di lavoro