ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12867

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 895 del 01/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12867
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895

   GALLINELLA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Ministero della giustizia n. 21, del 2 ottobre 2017, per effetto decreto legislativo n.95 del 29 maggio 2017, cosiddetta legge Madìa, ha previsto un taglio lineare delle piante organiche della polizia penitenziaria a livello nazionale: da 41335 unità nel 2013 a 37181 unità nel 2017;

   per gli istituti della regione Umbria, ad esempio, secondo quanto segnalato dalle più importanti sigle sindacali di polizia penitenziaria, si prevede un taglio di 169 unità, in netta controtendenza rispetto all'aumento della popolazione detenuta, in particolare dei soggetti psichiatrici che, a seguito della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, sono spesso causa di eventi critici negli istituti penitenziari umbri, che non riescono a far fronte a questa nuova esigenza;

   sempre relativamente all'Umbria, il decreto e il conseguente taglio, non sembra tenere conto neanche della diversa tipologia degli istituti penitenziari della regione e delle caratteristiche dei detenuti; ad esempio, il carcere di Spoleto ospita ben 6 tipologie di detenuti;

   è evidente che tutto ciò porterà ad una crescita sproporzionata del lavoro straordinario e ad una conseguente diminuzione della sicurezza nei luoghi di lavoro sia per i detenuti che per i poliziotti, che in Umbria hanno un'età media di 50 anni –:

   se, in base a quanto esposto in premessa, intenda assumere iniziative per rivalutare il taglio lineare previsto dal decreto ministeriale citato, adeguando la riorganizzazione alle reali esigenze di gestione delle carceri umbre, sia per numero che per tipologia di detenuti, al fine di garantire al contempo la sicurezza delle strutture e la tutela del personale penitenziario.
(5-12867)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stabilimento penitenziario

personale carcerario

detenuto