ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 894 del 30/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12863
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894

   CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   lo stato in cui versa la sanità pubblica nella regione Molise è critico. Nonostante la regione abbia stipulato nel lontano 2007 un piano di rientro dal disavanzo sanitario, il debito legato alle spese sanitarie continua a salire e, negli ultimi anni, ha subito addirittura un'accelerazione;

   dal 2011 al 2015 il debito complessivo ha fatto registrare un incremento del 39,7 per cento passando dai 387,5 milioni di euro (2011) ai 541,4 milioni di euro del 2015. Nel 2015 su ogni cittadino molisano ha pesato un debito di 1.735 euro quale quota pro capite relativa al passivo accumulato dal servizio sanitario regionale, di 541,4 milioni di euro, nei confronti di fornitori. Nello stesso anno, la peggiore pagatrice, tra tutte le regioni italiane, è stata azienda sanitaria regionale del Molise che ha saldato i fornitori con un ritardo medio ponderato di 390 giorni;

   tuttavia, per alcune strutture private, non sembrano valere i rigidi criteri di spesa previsti dal piano di rientro, dal momento che nel 2016 la regione Molise ha liquidato circa 100 milioni di euro – per la precisione 86 – in favore di Neuromed, dell'Università Cattolica e della Fondazione Giovanni Paolo II, per il pagamento di – prestazioni sanitarie contestate, risalenti, nel caso di Neuromed, addirittura a ventuno anni prima;

  per liquidare tali somme, la regione Molise ha acceso un mutuo di 250 milioni di euro, di cui un terzo è stato utilizzato per le transazioni con il Neuromed e la Cattolica. Nonostante la legge che ha consentito alla regione di accedere al mutuo preveda la possibilità di saldare solo «i crediti certi liquidi ed esigibili», i crediti vantati da Neuromed e Cattolica corrispondevano a prestazioni sanitarie tutte oggetto di giudizi pendenti, rispetto ai quali la regione aveva contestato sia la sussistenza che il relativo ammontare, dunque privi dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità richiesti dalla legge;

   con riferimento ai crediti più datati (nel caso di Neuromed risalenti al 1993, la regione ha provveduto al pagamento nonostante i relativi contratti, da cui originavano tali crediti, fossero stati stipulati con la ex Asl di Isernia, attualmente in liquidazione e facente capo ad un commissario con il compito di liquidare, appunto, tutte le pendenze;

   inoltre, l'approvazione del pagamento è stata resa soltanto con determina del dirigente, senza un pronunciamento né della giunta né del consiglio regionale né del commissario ad acta; peraltro, nel caso di Neuromed, molti mesi dopo l'adozione della determina dirigenziale, si è scomodato il governatore della regione in persona, Paolo di Laura Frattura, per ratificare gli atti compiuti dal dirigente, sanando in questo modo qualsiasi possibile contestazione in ordine ad ogni eventuale «vizio di incompetenza», mentre la transazione con la università Cattolica non è stata oggetto dello stesso trattamento da parte del governatore della regione;

   il differente trattamento tra Neuromed e università Cattolica, in realtà, non finisce qui. Basta leggere i documenti pubblicati sul sito della regione Molise per rendersi conto che, mentre per la Cattolica sono indicate analiticamente le prestazioni oggetto di rimborso, per Neuromed regione si è «accontentata» di ben più scarni «riepiloghi» per macroaree, rinviando a documenti di dettaglio che però non sono accessibili. Non si comprende come abbia fatto la regione a determinare l'importo dovuto alle strutture private se i contenziosi erano, per la maggior parte, ancora in corso –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritengano opportuno assumere le iniziative di competenza, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, al fine di fare chiarezza sulle anomalie denunciate.
(5-12863)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

debito

servizio sanitario