ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12826

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/11/2017
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12826
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   GRILLO, LOREFICE, MANTERO, NESCI, COLONNESE e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel febbraio 2016, una dottoressa del servizio di continuità assistenziale, durante una notte in cui era di turno, in guardia presso il presidio di Nicolosi-Catania, è stata sequestrata, rapinata, aggredita riportando gravi lesioni personali, ad opera di due malviventi;

   nonostante quanto previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008, dal decreto assessoriale del 6 settembre 2010 e dall'accordo Stato-regioni del 21 dicembre 2011, nulla era stato fatto sulla sicurezza e l'azienda sanitaria provinciale era totalmente inadempiente agli obblighi previsti dalla legge;

   soltanto a seguito del succitato episodio e ad una diffida firmata da 200 medici, l'Asp ha adottato alcune misure, che nei fatti si sono rivelate inutili e addirittura controproducenti, come, ad esempio, il sistema di telecamere a circuito chiuso, utili solo a posteriori o le porte blindate che di fatto potrebbero invece diventare una trappola oppure il telefono SOS collegato con le forze dell'ordine e relativo braccialetto, che diventa inutilizzabile semplicemente staccando i fili del telefono;

   a conferma di ciò, nella notte del 19 settembre 2017, presso il presidio medico di via De Pretis a Trecastagni-Catania, una dottoressa di turno di guardia medica è stata aggredita e violentata da un giovane che si era recato al posto medico per richiedere cure;

   in seguito al fatto succitato, la Ministra interrogata ha inviato nella sede di Trecastagni sei ispettori, che hanno rilevato alcune irregolarità, anche dal punto di vista igienico, come la mancanza di zona accettazione e dei servizi sanitari non accessibili ai disabili ed in comune per utenti ed operatori sanitari, nonostante l'annunciata ispezione sia stata preceduta da un ripristino straordinario delle condizioni igieniche dapprima del tutto carenti;

   in ogni caso, riguardo alle misure di sicurezza previste, laddove siano state assunte, appare evidente che non sono idonee o comunque non sufficienti per tutelare l'integrità fisica degli operatori sanitari della continuità assistenziale, mentre un valido mezzo in tal senso è la presenza di una vigilanza armata, in tutti i presidi, giorno e notte, che accompagni gli operatori anche alle visite domiciliari –:

   quali siano state le iniziative concrete e le misure adottate, sulla base degli esiti dell'ispezione alla struttura sanitaria presso il presidio medico di Trecastagni, anche in considerazione dell'assoluta necessità di introdurre un servizio di vigilanza per prevenire i pericoli causati da atti di violenza a danno del personale medico e sanitario.
(5-12826)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-12826

  Torno su un tema già affrontato in questa sede in occasione di altra seduta di sindacato ispettivo, per condividere con Voi le iniziative intraprese dal Ministero della salute a fronte dei gravi episodi di violenza ed aggressioni consumati a danno del personale sanitario.
  Corre l'obbligo, preliminarmente, di rammentare che le scelte relative all'organizzazione sanitaria afferiscono alla competenza delle Regioni e delle singole strutture sanitarie locali che, con specifico riferimento alla sicurezza del personale, sono tenute ad identificare i relativi fattori di rischio ed elaborare, di conseguenza, un programma di prevenzione della violenza.
  Ciò posto ed in considerazione della rilevanza di quanto accaduto a Trecastagni lo scorso 19 settembre, il Ministro della salute, come già ricordato dai medesimi On.li interroganti, ha subito disposto verifiche a campione presso i presidi di tutto il territorio nazionale, partendo, opportunamente, proprio dal presidio di Trecastagni, ove la visita ispettiva, finalizzata alla valutazione delle corrette modalità organizzative del Servizio di Guardia medica, si è conclusa lo scorso 21 settembre.
  Preso atto delle risultanze dell'ispezione - esitata nell'indicazione, alla Regione e all'ASP, di una serie di azioni di miglioramento che possono concorrere a ridurre/contenere il verificarsi di episodi di violenza sugli operatori - il Ministero della salute, lo scorso 17 novembre, ha avviato un dialogo con la Regione Sicilia affinché le azioni di miglioramento individuate fossero attuate con effetto immediato, al fine di assicurare la sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari.
  Contestualmente è stato chiesto alla medesima Regione di fornire riscontro su dette misure implementate sia a livello regionale che a livello aziendale, nonché sulla relativa tempistica.
  La Regione, al riguardo, ha comunicato di aver avviato una ricognizione di carattere generale su tutto il territorio regionale in ordine alle misure di sicurezza attivate dalle Aziende Sanitarie territoriali, in prospettiva dell'elaborazione di un nuovo modello organizzativo che coniughi le esigenze di sicurezza con i nuovi bisogni sanitari della popolazione.
  Inoltre, desidero comunicare che, alla luce del fatto che al fenomeno della violenza sugli operatori sanitari si assiste purtroppo con sempre maggiore frequenza, sul tema è intervenuto, d'intesa con il Ministero della salute, anche il Ministero dell'interno che ha riunito, per il tramite della Prefettura di Catania, il Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica alla presenza, oltre che dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine, anche del Sindaco del Comune di Trecastagni e dei vertici della locale ASP. In tale contesto, è stata evidenziata l'esigenza di assicurare che durante le ore notturne il singolo medico non sia lasciato solo nell'espletamento del proprio lavoro.
  Da ciò è scaturita l'ipotesi, trasmessa, poi, alla Regione Sicilia, di un piano di riorganizzazione e razionalizzazione dei punti di continuità assistenziale ed è stato sensibilizzato l'Assessore regionale al fine di valutare con celerità soluzioni organizzative, anche sperimentali, che possano assicurare maggiore sicurezza al personale medico.
  Alla luce di quanto rappresentato, ritengo di poter assicurare gli On.li interroganti che le misure adottate a livello regionale e locale saranno certamente finalizzate a scongiurare il verificarsi di altri ed incresciosi episodi di violenza e varranno, pertanto, ad assicurare un più alto livello di sicurezza di tutti gli operatori del settore sanitario. Ad ogni modo, il Ministero della salute, sensibile a questa tematica, continuerà a monitorare la situazione a Trecastagni al fine di valutare l'effettiva adozione delle misure indicate nonché le ulteriori azioni che gli organi regionali e locali, nell'ambito delle rispettive competenze, ritengano di voler intraprendere a tutela della sicurezza del personale medico e sanitario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

professioni paramediche

servizio sanitario