ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12817

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 893 del 29/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: ALBANELLA LUISELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2017
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2017
CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2017
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 29/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12817
presentato da
ALBANELLA Luisella
testo di
Mercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893

   ALBANELLA, BURTONE, IACONO, CANI e RIBAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   i monti di pietà nascono nell'Italia del XVI secolo per opera dei frati minori, con lo scopo di prestare piccole somme di denaro ai poveri a minimo interesse in cambio di un pegno. Un settore a cui spesso, nel corso della storia, è stato affidato anche un ruolo sociale di microcredito e antiusura;

   dal mese di ottobre 2017 sui siti dell'informazione finanziaria e da fonti non ufficiali Unicredit filtrano notizie relative alla vendita, da parte di Unicredit medesima, alla casa d'aste austriaca Dorotheum del settore credito su pegno, presente in 35 filiali in tutta Italia, tra cui lo storico palazzo del Monte di Pietà nel quartiere Regola a Roma;

   si tratterebbe dell'ennesima esternalizzazione, ma questa volta i problemi non sono solo dei dipendenti; con la vendita alla casa d'aste austriaca il rischio concreto è la perdita di un presidio di legalità e sostegno a fasce sociali deboli sul territorio (è significativa la presenza di questo presidio in aree del Mezzogiorno); si pongono inoltre seri dubbi sulla tipologia contrattuale che andrebbe a caratterizzare i lavoratori coinvolti nell'operazione;

   l'eventuale cessione del pegno metterebbe in pericolo il posto di lavoro e le professionalità di circa 60 lavoratori nella sola realtà siciliana. Il 14 novembre 2017 le lavoratrici e i lavoratori del Credito su pegno della piazza di Napoli e Roma si sono riuniti in assemblea a seguito delle notizie di stampa ricorrenti che danno per definita la vendita del settore ad un gruppo estero non bancario;

   da notizie di stampa risulta che tale trattativa stia avvenendo senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, e in un clima di incertezza in cui operano ormai quotidianamente gli addetti del settore –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto descritto in premessa e se, per quanto di competenza, non intendano assumere iniziative per far chiarezza su tale vicenda al fine di tutelare i livelli occupazionali e contrattuali degli addetti, evitando altresì le ricadute sociali che tale cessione potrebbe determinare sul territorio.
(5-12817)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

garanzia

impatto sociale