ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12798

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 891 del 27/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINELLI DONATELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 24/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12798
presentato da
AGOSTINELLI Donatella
testo di
Lunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   AGOSTINELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da fonti stampa che, in seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia nell'agosto 2016, nelle Marche sono state tratte in salvo 10.000 opere d'arte. Si tratta di dipinti del Seicento e del Settecento, sculture lignee, arredi sacri, tavole e affreschi quattrocenteschi;

   di queste 10.000 opere, solo 1.000 so o state portate nel più idoneo deposito di Ancona della Mole Vanvitelliana, mentre le altre 9.000 sono conservate in altri 5 depositi non idonei: uno ad Ascoli Piceno (in un ex capannone industriale), tre a Camerino (nel palazzo della Curia e nell'ex seminario) ed uno a San Severino Marche nell'episcopio);

   si tratta di locali angusti che, secondo l'architetto Luca Maria Cristini — già direttore dell'ufficio beni culturali dell'Arcidiocesi di Camerino — «non sono adatti a conservare le opere; non hanno le giuste condizioni di microclima». Il Soprintendente Birozzi segnala che «i manufatti (...) sono ancora impacchettati con materiali poco adatti» e che «(...) forse queste opere non torneranno mai a casa perché le chiese che le ospitavano sono state distrutte»; secondo Birozzi «nei locali di Camerino sono accatastate migliaia di opere. È una questione di tempo: se devono rimanere qualche mese è un conto, ma se si parla di anni allora è un problema». Infine, Birozzi conclude: «bisogna trovare subito i fondi per liberare i beni dagli imballaggi precari, esaminarli, catalogarli. Ci vuole una squadra di esperti» –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per la tutela dei 9.000 manufatti attualmente conservati nei depositi inidonei di Ascoli Piceno, Camerino e San Severino Marche.
(5-12798)