Legislatura: 17Seduta di annuncio: 890 del 22/11/2017
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017 PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017 CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017 MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017 AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2017
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 22/11/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/12/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/11/2017
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 19/12/2017
LODOLINI, NACCARATO, PETRINI, CARRESCIA, MANZI, LUCIANO AGOSTINI e MORANI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
sul noto quotidiano locale denominato Corriere Adriatico e sul Resto del Carlino, Cronaca di Ancona del 10 novembre 2017 sono stati recentemente pubblicati due articoli relativi a mutui e prestiti di Banca Marche agli uomini della ’ndrangheta;
il primo articolo è a firma Federica Serfilippi; il secondo è a firma di Alessandra Pascucci;
da quanto si apprende negli articoli sopra citati si sarebbe verificata la costituzione di piccole società impiegate per la compravendita fittizia di beni immobili, utilizzate per compiere – secondo la procura, come riporta il primo articolo – trasferimenti fraudolenti di denaro. «Un cartello di imprese edili intestate a prestanome, per dare vita a una girandola di compravendite immobiliari accompagnate da simulate transizioni pecuniarie». Un modo per movimentare ingenti somme di denaro «sporco», derivante in parte dalla presunta attività di usura a danno di imprenditori del pesarese:
«Un giro di affari – prosegue l'articolo – dietro al quale ci sarebbe la mano di una famiglia di calabresi il cui esponente principale già nel 2014 fu al centro dell'operazione denominata “Aspromonte” del Gico della Gdf di Ancona. Da quanto emerso dalla testimonianza dei finanzieri per l'acquisizione di alcuni immobili il gruppo si sarebbe spesso rivolto alla filiale pesarese della vecchia Banca Marche ottenendo mutui per un valore complessivo di circa 5 milioni»;
la procura, a quanto si apprende nell'articolo, contesterebbe a vario titolo i reati di trasferimento fraudolento di valori e usura aggravati dalla contestazione dell'utilizzo del metodo mafioso;
relativamente al rischio concreto di fenomeni di corruzione e penetrazione di capitali mafiosi nelle Marche, ha parlato, recentemente, nell'ambito di un convegno organizzato ad Ancona il 27 ottobre 2017 alla presenza del dottor Raffaele Cantone (presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione – A.N.AC.) il procuratore generale presso la corte di appello di Ancona dottor Sergio Sottani che, nel corso del suo intervento (servizio andato in onda al TgR Marche del 27 ottobre 2017), ha fatto riferimento al crac di Banca Marche ricordando che già nel 2015 una relazione della direzione investigativa antimafia indicava importanti collegamenti con le marche di soggetti legati alle mafie –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali ulteriori elementi intendano fornire in proposito;
quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza, per prevenire e contrastare la presenza della criminalità organizzata nelle Marche.
(5-12784)