ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12779

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 890 del 22/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: DA VILLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12779
presentato da
DA VILLA Marco
testo di
Mercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890

   DA VILLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge 9 gennaio 1989, n. 13, «Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati», e successive modificazioni e integrazioni, all'articolo 9 prevede contributi a fondo perduto «per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti», da erogare ai «portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità» e a «coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonché» ai «condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari»;

   detti contributi, finalizzati a eliminare gli ostacoli afferenti all'accesso e alla fruibilità degli immobili, anche mediante l'installazione di eventuali soluzioni domotiche per adattare la casa alle necessità dei disabili (ad esempio alza tapparelle elettrici, accensione luce mediante fotocellule, e altro), sono erogati a valere sul «Fondo speciale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati», istituito presso il Ministero dei lavori pubblici, oggi Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

   essi «devono essere erogati entro quindici giorni dalla presentazione delle fatture dei lavori, debitamente quietanzate», e sono concessi «in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta per costi fino a lire cinque milioni», e maggiorati «del venticinque per cento della spesa effettivamente sostenuta per costi da lire cinque milioni a lire venticinque milioni, e altresì di un ulteriore cinque per cento per costi da lire venticinque milioni a lire cento milioni»;

   la competenza per la ripartizione delle somme da erogare è delegata alle regioni; le domande dei cittadini, «con indicazione delle opere da realizzare e della spesa prevista», sono indirizzate al sindaco del comune in cui è sito l'immobile «entro il 1o marzo di ciascun anno». I comuni, conclusa la susseguente istruttoria, riferiscono alle regioni il fabbisogno previsto, attendendo di ricevere da queste ultime i fondi per poi provvedere ad assegnarli agli interessati;

   da almeno un lustro si moltiplicano gli articoli di stampa (si vedano tra i molti, Repubblica del 22 settembre 2016, e La Stampa, 2 aprile 2017) e i casi portati alla conoscenza del pubblico, nonché di singoli parlamentari, che segnalano come alle domande, accettate «con riserva» dai comuni, non segua da diversi anni l'erogazione dei contributi se non, nei rari casi in cui accade, di una minima parte, poiché l'amministrazione centrale non provvede a trasferire alle regioni i fondi necessari;

   da ultimo, all'interrogante è giunta documentazione sul caso di un cittadino di Mestre che non ha tuttora avuto ristoro per lavori oggetto di domanda, accettata dal comune di Venezia, per circa 42 milioni di lire, effettuati nel 2001, anno a partire dal quale, stando alla risposta dal medesimo ricevuta dal competente ufficio comunale, e mostrata all'interrogante, lo Stato non finanzierebbe più fondo speciale in parola –:

   se il Governo sia a conoscenza della problematica illustrata in premessa, se possa fornire elementi sull'entità complessiva dell'arretrato a oggi pendente a livello nazionale, e quali iniziative intenda intraprendere affinché il legittimo affidamento riposto dai cittadini disabili nel lodevole strumento approntato dalla legge n. 13 del 1989 venga soddisfatto nei tempi più celeri, indicando anche, ove possibile, i relativi criteri di priorità.
(5-12779)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disabile

amministrazione centrale

comune