ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12692

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 886 del 15/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: BARUFFI DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12692
presentato da
BARUFFI Davide
testo di
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   BARUFFI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da oltre trent'anni opera nel territorio comunale di Sassuolo (Modena) l'azienda Vapor Europe, specializzata nel campo della produzione di porte per treni, metro e tram; l'azienda, acquisita nel 1997 dalla multinazionale Wabtec corporation, oggi integrata con la francese Faiveley transport e con diverse sedi in Italia, oltre quella di Sassuolo, in particolare nelle province di Torino, di Cremona e di Verona), occupa attualmente 50 lavoratori presso lo stabilimento produttivo di Sassuolo; il 18 ottobre 2017 l'azienda, dopo aver comunicato l'intenzione di trasferire la produzione presso altri stabilimenti del gruppo nella Repubblica Ceca e di lasciare presso lo stabilimento di Sassuolo solo l'attività di assistenza post vendita, ha aperto la procedura di licenziamento per 30 dei 50 dipendenti; a seguito di tale decisione unilaterale i lavoratori hanno proclamato uno sciopero ad oltranza, rifiutando la decisione di dismettere la produzione nel sito, e si sono rivolti sia alle amministrazioni locali (comune di Sassuolo e provincia di Modena), sia alla regione Emilia-Romagna per dirimere la vertenza; il 26 ottobre 2017 si è effettivamente riunito il tavolo di crisi in regione, presenti la proprietà, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni locali; in tale occasione regione e comune di Sassuolo hanno contestato la scelta della multinazionale di chiudere lo stabilimento produttivo sassolese e hanno proposto di sospendere la procedura di licenziamento, istanza ancora una volta respinta dalla proprietà; a giudizio tanto delle organizzazioni sindacali quanto delle istituzioni coinvolte, infatti, l'azienda non dimostrerebbe particolari difficoltà finanziarie, operando peraltro in un settore strategico quale quello del trasporto su ferro in un momento di grandi investimenti pubblici nazionali e regionali; a seguito del mancato accordo, la regione Emilia Romagna si è attivata per richiedere al Ministero dello sviluppo economico un nuovo tavolo nazionale, ad oggi convocato per il 29 novembre 2017 –:

   se il Governo sia informato circa i fatti riportati in premessa e quali iniziative intenda assumere per tutelare la produzione presso lo stabilimento di Sassuolo e scongiurare il licenziamento di tutti i lavoratori coinvolti;

   quali iniziative di competenza intenda assumere, più in generale, il Governo al fine di rafforzare la responsabilità sociale di imprese operanti in settori strategici e comunque beneficiarie di rilevanti commesse pubbliche, affinché non accada che a ingenti investimenti pubblici e a cospicui profitti privati corrispondano viceversa insostenibili dismissioni produttive e licenziamenti di lavoratori.
(5-12692)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

industria ferroviaria

soppressione di posti di lavoro