Legislatura: 17Seduta di annuncio: 885 del 14/11/2017
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 14/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma STUMPO NICOLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 14/11/2017
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/11/2017 Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA RISPOSTA GOVERNO 15/11/2017 Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI) REPLICA 15/11/2017 Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
DISCUSSIONE IL 15/11/2017
SVOLTO IL 15/11/2017
CONCLUSO IL 15/11/2017
ZACCAGNINI e STUMPO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
l'importanza delle api nel processo di impollinazione è fondamentale per il sistema ecologico ed anche economico. Come diffuso da più organi di stampa il fenomeno della moria delle api è sempre più esteso e sembra inarrestabile, aggravato nell'ultimo anno anche dalla siccità proprio per la fragilità di questo insetto;
a seguito dell'interrogazione n. 5-09680 del 5 ottobre 2016 presentata dal sottoscritto e della relativa risposta del Governo pro tempore in Commissione, il Crea non ha ancora concluso la valutazione e il monitoraggio è fermo. Le attività da realizzare sono finalizzate alla verifica dello stato di salute delle api, per trarre utili indicazioni sulla diffusione delle principali patologie, sugli effetti dei fitofarmaci e, più in generale, sulle interazioni tra benessere delle colonie e l'agro-ecosistema;
dall'iniziale progetto sperimentale, si è passati al programma di monitoraggio permanente, per dare continuità all'attività di monitoraggio, che però è ferma, da cui sono state inizialmente ricavate informazioni molto importanti sulla salute delle colonie di api, sullo stato di conservazione della biodiversità e sulle relazioni agricoltura-ambiente nei diversi contesti territoriali del nostro Paese;
dall'impegno preso dal Governo, pro tempore sono trascorsi ormai due anni, il programma «Beenet» è fermo e la condizione delle api peggiora –:
se il Ministro intenda fornire aggiornamenti sullo stato di riattivazione del progetto «Beenet» anche in relazione alla crisi del settore dell'apicoltura.
(5-12687)
Signor Presidente, Onorevoli Colleghi, evidenzio, preliminarmente, che questa Amministrazione è del tutto consapevole dell'importanza del progetto BEENET, tant’è che lo stesso è stato finanziato – proprio su nostra iniziativa – sia nella sua versione originale a carattere sperimentale denominata APENET, quanto pure nella sua versione più ampia e definitiva.
In ragione di tale rilevanza, abbiamo richiesto al CREA di elaborare una nuova versione, per armonizzarla ai nuovi criteri previsti dal Programma Rete rurale nazionale 2014-2020.
Il nuovo progetto BEENET è stato, pertanto, rielaborato dal CREA considerando i nuovi profili di spesa e ponendo al centro dell'attenzione l'agroecosistema, le cui condizioni devono essere attentamente valutate attraverso l'analisi dello stato di salute delle api, vere e proprie «indicatori» di benessere da osservare con la massima attenzione, sia in termini di salvaguardia della biodiversità, sia delle diverse pressioni esercitate dalle attività antropiche sull'ambiente in cui tali creature operano.
Le nuove postazioni della rete di monitoraggio – «sentinella» dello stato dell'ambiente nel suo complesso – sono infatti dislocate sul territorio italiano in modo da rappresentare diverse tipologie di ecosistema: da quello intensamente coltivato a quello naturale o semi-naturale, senza tralasciare le aree più antropizzate o industrializzate, ricavando peraltro utili indicazioni da ogni tipologia di territorio e del relativo utilizzo.
Il progetto – che si intende finanziare per sei anni per un importo di circa 6 milioni di euro – consentirà altresì l'acquisizione di indicazioni sull'efficacia delle diverse misure agroambientali messe in atto attraverso la PAC attuale e di quella futura, di cui si inizierà a parlare in maniera più approfondita nelle prossime settimane, successivamente alla presentazione da parte della Commissione europea della Comunicazione sulla riforma della PAC post 2020, prevista per il prossimo 29 novembre.
Concludo, precisando che, quanto agli aspetti procedurali, il progetto è stato approvato dal Comitato di sorveglianza del Programma Rete rurale nazionale in data 11 ottobre 2017 ed è attualmente in fase di valutazione da parte della commissione tecnico-finanziaria che ne verifica l'ammissibilità della spesa. Immediatamente dopo, si procederà al finanziamento.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):apicoltura
impresa in difficolta'
epidemia