Legislatura: 17Seduta di annuncio: 885 del 14/11/2017
Primo firmatario: DE MARIA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017 BOLOGNESI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/11/2017
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/11/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2017
DE MARIA, FABBRI e BOLOGNESI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
in Italia i licei musicali sono 131 con 6400 giovani iscritti al primo biennio;
sono regolati dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010 che al «quadro E» prevede per lo strumento principale 66 ore di lezione in cui gli studenti suonano nei primi due anni di frequenza;
con la nota ministeriale n. 21315 del 15 maggio 2017 il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha ridotto le ore di lezione fatte suonando a 33, trasformando le rimanenti 33 in ore di solo ascolto;
contro il succitato provvedimento i genitori degli alunni interessati hanno presentato tre ricorsi al Tar e promosso 30 flash mob in diverse piazze italiane;
con sentenza n. 01731/2017 del 6 ottobre 2016 pubblicata il 2 febbraio 2017 la terza sezione bis del Tar del Lazio accoglieva il ricorso presentato dai genitori del biennio del liceo musicale Giordano Bruno di Roma, affermando, tra l'altro, che: «la riduzione ad un'ora a settimana di lezione con riferimento al primo strumento, equivale ad una preparazione approssimativa, dilettantistica e ben lontana dal profilo professionalizzante richiesto dalle competenze in uscita dal Liceo per l'accesso al triennio di primo livello del Conservatorio» e che «il percorso del liceo musicale è indirizzato all'apprendimento tecnico-pratico della musica (...)»;
il 31 agosto 2017 il Tar del Lazio ha emesso un provvedimento cautelare che sospendeva l'efficacia della nota ministeriale 21315, rendendo nuovamente applicabile il «quadro E» del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010. Il successivo 8 settembre il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha presentato appello al Consiglio di Stato contro le ordinanze sospensive del Tar, che si è pronunciato a favore del Ministero;
il Tar del Lazio, dopo un prima udienza del 10 ottobre 2017, dovrà pronunciarsi nel merito, ovvero decidere se accogliere il ricorso dei genitori interessati e dichiarare illegittima la nota 21315, oppure rigettarlo;
sulla base dei dati di avvio anno scolastico 2017/2018 si stima che il danno provocato dalla nota 21315 riguardi circa 6400 studenti con la perdita di potenziali 350 cattedre e quindi di posti di lavoro;
il provvedimento assunto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca risulta, ad avviso degli interroganti, inaccettabile in quanto priva gli studenti dei licei musicali del diritto di apprendere l'esecuzione e l'interpretazione dello strumento musicale principale attraverso la decurtazione delle ore di esercitazione, già garantito dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010 e dai principi contenuti nel decreto legislativo n. 60 del 13 aprile 2017, attuativo della legge n. 107 del 2015 («La buona suola») e in netto contrasto con il diritto allo studio sancito dalla Costituzione –:
se, nell'imminenza della sentenza del Tar Lazio e in vista di una molto probabile pronuncia favorevole ai ricorrenti e quindi di una declaratoria di illegittimità della nota ministeriale 21315, se non ritenga opportuno astenersi dal ricorso in appello al Consiglio di Stato, ponendo, di contro, in essere tutte le iniziative necessarie all'immediato ripristino del diritto leso.
(5-12679)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):istruzione secondaria