ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 08/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/11/2017
Stato iter:
09/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/11/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 09/11/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/11/2017

SVOLTO IL 09/11/2017

CONCLUSO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12647
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   i Pcb (policlorobifenili) sono dei composti chimici, non presenti in natura, né risultanti in maniera accidentale da processi industriali. Per la loro tossicità nei confronti dell'uomo e dell'ambiente sono considerati oggi tra gli inquinanti più pericolosi esistenti, tanto che l'Agenzia internazionale per le ricerche sul cancro (Iarc) li ha classificati come agenti cancerogeni certi per l'uomo;

   lo smaltimento dei Pcb avviene prioritariamente tramite incenerimento ad altissime temperature in appositi impianti per l'incenerimento o coincenerimento di rifiuti pericolosi che devono sottostare a stringenti limiti e norme tecniche di funzionamento;

   ufficialmente nel Friuli-Venezia Giulia non risulterebbero impianti autorizzati allo smaltimento dei Pcb;

   il Comitato di vigilanza e controllo che ha il compito di verificare l'applicazione del decreto ministeriale n. 22 del 2013 (cosiddetto decreto Clini) sull'utilizzo dei combustibili solidi secondari (CSS) ha chiesto una serie di informazioni sugli impianti che producono e che utilizzano «CSS combustibile». In seguito ai documenti ricevuti, il Comitato ha evidenziato, tra l'altro che: «il cementificio Cementizillo-Fanna (PN) può utilizzare sia CSS rifiuto sia CSS combustibile»;

   è lecito domandarsi , tenuto conto che in sede di conferenza di servizi si è parlato di «CSS combustibile» illimitato in aggiunta al «CSS rifiuto» (ex Cdr-Q), da dove arrivi il «CSS combustibile», dato che all'interrogante non risultano nelle vicinanze impianti autorizzati alla produzione di tale combustibile, tenuto conto della relazione del Comitato di vigilanza e controllo;

   finora nessuno aveva mai parlato di autorizzazione per il Cementizillo di Fanna, a quantità illimitate di «CSS combustibile», in aggiunta al «CSS rifiuto»;

   sia i cittadini che gli amministratori locali del territorio non sembra siano stati messi a conoscenza di queste informazioni sconcertanti che afferiscono alla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente;

   dai monitoraggi effettuati alla Cementizillo, risultano, al 28 febbraio 2017, emissioni in atmosfera di Pcb e tali emissioni risultano anche negli anni antecedenti l'autorizzazione integrata ambientale 276/2014, ma tali sostanze non appartengono al ciclo produttivo dell'impianto né lo stesso risulta all'interrogante autorizzato alla gestione o allo smaltimento delle stesse –:

   se sia a conoscenza dei motivi per i quali è stato consentito al Cementizillo di Fanna la possibilità di emettere un quantitativo elevato di Pcb e quali iniziative di competenza si intendano assumere al riguardo.
(5-12647)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-12647

  Con riferimento alle questioni poste occorre evidenziare, in via preliminare, che spetta alla Provincia di Pordenone il controllo periodico su tutte le attività di gestione, intermediazione e commercio dei rifiuti. Spetta, invece, alla Regione la competenza in merito ai procedimenti autorizzatori per la realizzazione e l'esercizio degli impianti industriali per la produzione di cemento.
  Inoltre, si deve segnalare che il decreto n. 22 del 14 febbraio 2013 limita l'utilizzo del CSS-Combustibile ai soli cementifici che, nell'ambito dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, rispettino i valori limite di emissione e le condizioni di esercizio degli impianti di recupero di energia da rifiuti e vieta espressamente l'utilizzo di rifiuti pericolosi per la preparazione del CSS-Combustibile. Per quanto concerne invece l'utilizzo del CSS-rifiuto, la normativa sugli impianti di coincenerimento stabilisce il divieto tassativo di coincenerimento di olii usati contenenti PCB/PCT e loro miscele in misura eccedente le 50 parti per milione. Al di sotto di tale limite il coincenerimento di olii usati può essere autorizzato secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Con particolare riferimento all'impianto in questione, secondo quanto riferito dalla regione Friuli Venezia Giulia, non risulta che il Cementificio di Fanna abbia emesso elevati quantitativi di PCB. In particolare, la Società, a luglio 2016, nel corso di autocontrolli, ha rilevato un valore inferiore a 2-3 ordini di grandezza rispetto al limite autorizzato e, pertanto, la Regione non ha rilevato inadempienze rispetto al decreto autorizzativo. Per quanto riguarda l'utilizzo del CSS-Combustibile, la Regione ha, altresì, evidenziato che la Società, come prescritto dalla normativa AIA, ha pubblicato il 24 aprile 2013 un annuncio sul quotidiano locale per dare evidenza della presentazione della domanda di rinnovo dell'AIA stessa. In tal modo è stata garantita la partecipazione al procedimento del pubblico interessato, che ha presentato le proprie osservazioni, esaminate durante la prima seduta della Conferenza di servizi del 4 giugno 2013. Conseguentemente, il Cementificio di Fanna è stato autorizzato all'utilizzo del CSS-Combustibile con decreto n. 276 del 20 febbraio 2017.
  Ad ogni modo, il Ministero dell'ambiente, per quanto di competenza, continuerà a svolgere la propria attività di monitoraggio, senza ridurre il livello di attenzione sulla questione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

politica sanitaria

eliminazione dei rifiuti