ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12522

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 877 del 24/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/10/2017
Stato iter:
25/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2017
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 25/10/2017
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

SVOLTO IL 25/10/2017

CONCLUSO IL 25/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12522
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Martedì 24 ottobre 2017, seduta n. 877

   RUSSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si apprende da diverse informazioni, il comune di Graffignano (VT) avrebbe deciso di realizzare l'isola ecologica all'interno dell'area PIP di Sipicciano, inserita nella «zona D — Artigianato, piccola industria e commercio» del vigente piano regolatore generale;

   nei territori attigui la citata area PIP di Sipicciano risulta tuttavia situata una realtà industriale, Farine Laziali Soc. Agricola s.s. — Gruppo Carli, che utilizza i suddetti territori per la coltivazione di numerosi prodotti con metodo biologico, grazie anche ai certificati di conformità posseduti dalla stessa società e del piano annuale di produzione (PAP) regolarmente presentato al Ministero delle politiche agricole, contenente l'esatta indicazione delle produzioni previste per l'anno solare in corso per tutti gli appezzamenti aziendali e che permettono, di conseguenza, lo svolgimento di tale attività;

   secondo quanto si apprende da diverse fonti, molte aziende biologiche hanno chiaramente affermato nei propri disciplinari l'esigenza che gli appezzamenti condotti secondo il metodo biologico debbano essere sufficientemente lontani da appezzamenti condotti secondo il metodo convenzionale oppure adeguatamente «protetti» da potenziali rischi dovuti ad effetto deriva, ma soprattutto devono essere distanti dalle numerose fonti d'inquinamento (strade ad elevato traffico, industrie altamente inquinanti, aeroporti e altro), tra le quali possono certamente ricomprendersi anche le isole ecologiche, al fine di evitare o limitare gli inquinamenti ambientali;

   rispetto alla realizzazione di tale progetto la regione Lazio, nell'ambito di un'istruttoria tecnico-amministrativa, ha evidenziato una serie di interrelazioni tra il progetto proposto e diversi fattori ambientali coinvolti, come le emissioni in atmosfera, il suolo ed il sottosuolo, nonché le acque superficiali, che potrebbero avere un impatto negativo su tali componenti ambientali derivanti dall'applicazione del citato progetto e, conseguentemente, anche sui prodotti biologici coltivati dalla società Farine Laziali nella zona attigua;

   il caso in questione evidenzia in modo emblematico la necessità di adottare ogni utile cautela per tutelare le produzioni biologiche e di qualità –:

   se il Ministro interrogato abbia intenzione di adottare le opportune iniziative di competenza, anche di carattere normativo, per salvaguardare le produzioni agricole con metodo biologico, con particolare riferimento al rischio che esse possano subire un rilevante pregiudizio per effetto della vicinanza di impianti o strutture come quella di cui in premessa.
(5-12522)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-12522

  Il Ministero delle politiche agricole presta particolare attenzione al settore delle coltivazioni biologiche che ci vede leader in Europa per numero di operatori e per crescita progressiva delle superfici coltivate a biologico.
  In tale direzione, a due anni dalla condivisione della Carta del biologico a Expo Milano 2015 e a partire dalle esperienze dei Paesi del G7 e delle principali organizzazioni internazionali, in occasione del recente G7 di Bergamo è stata presentata «La Carta del biologico di Bergamo», una dichiarazione comune per dare rilievo all'agricoltura biologica come strumento di trasformazione dei sistemi agricoli mondiali per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la lotta alla fame.
  La Carta mira anche a riconoscere il ruolo svolto dagli agricoltori nella tutela e salvaguardia dell'ambiente, della biodiversità e del paesaggio rurale.
  Il modello agricolo italiano è tra i più sostenibili in Europa. La produzione biologica nel nostro Paese conta oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e circa 73 mila operatori.
  L'impegno, sul piano internazionale, è quello di continuare a lavorare per un sostegno sempre maggiore a questo settore. Infatti la sostenibilità è una chiave centrale per la crescita e la competitività dei sistemi agroalimentari.
  Sul piano interno, il Consiglio dei Ministri ha approvato, com’è noto, un decreto legislativo di iniziativa del Ministero che rafforza e inasprisce le disposizioni sui controlli della produzione biologica.
  Proprio questa mattina, è stato approvato in Commissione Agricoltura del Senato il testo, già licenziato dalla Camera, contenente norme sulla produzione con metodo biologico. Tra queste non sono invero reperibili specifiche disposizioni volte a impedire ai conduttori di terreni confinanti con quelli coltivati con metodo biologico l'adozione di pratiche di difesa convenzionale o l'impianto di altri particolari dispositivi: non è semplice strutturare un intervento pubblico di tal fatta, tenendo conto che vengono in rilievo valori costituzionali nonché rapporti tra privati, molto difficili da disciplinare in via autoritativa o precettiva.
  Peraltro, nel testo di legge vi sono norme che valorizzano e promuovono forme aggregative, come i distretti biologici e i tavoli di filiera, anche coinvolgenti gli enti locali che, indubbiamente, avranno l'effetto di rafforzare il settore non solo al suo interno, ma anche in relazione a chi non fa agricoltura biologica.
  Sarà cura del Ministero approfondire possibili percorsi sostenibili sotto il profilo giuridico per andare incontro all'esigenza rappresentata dall'interrogante.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

protezione delle acque

inquinamento atmosferico