ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12478

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 873 del 18/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/10/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/11/2017
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/10/2017

DISCUSSIONE IL 30/11/2017

SVOLTO IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12478
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Mercoledì 18 ottobre 2017, seduta n. 873

   TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, LIUZZI, BASILIO, NESCI, SILVIA GIORDANO, DIENI, LOMBARDI, GAGNARLI, SPADONI, CANCELLERI, CORDA, TERZONI, DADONE, MARZANA, LOREFICE, DAGA, SPESSOTTO, SARTI, AGOSTINELLI, DALL'OSSO, BUSTO, PAOLO BERNINI, VILLAROSA, PESCO e ALBERTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Canali Spa, azienda di produzione di capi d'abbigliamento, fondata in Italia nel 1934, ha stabilimenti anche in Usa, in Inghilterra, Francia e Svizzera. Dagli anni ’80 i capi Canali sono esportati in Europa, Medio Oriente e Canada. Nel 2012 la produzione italiana destinata all'esportazione ha raggiunto l'87,5 per cento del totale. Il marchio Canali ha vestito illustri personaggi come, ad esempio, Barack Obama e Dustin Hoffman. Nel 2015 Canali ha inaugurato la vendita diretta con lo shop online;

   in data 16 ottobre 2017, l'azienda Eraclon Spa del gruppo Canali, a sorpresa ha annunciato l'inizio della procedura di licenziamento collettivo per la cessata attività dello stabilimento di Carate Brianza (MB) per tutti i 134 dipendenti, di cui 130 donne e 4 uomini;

   a settembre 2016 era stata già gestita una forte riorganizzazione aziendale dello stabilimento di Carate con l'utilizzo del contratto di solidarietà difensivo e l'uscita volontaria di 75 lavoratrici. Poco tempo dopo, 39 delle lavoratrici rimaste hanno accettato una riduzione del proprio orario di lavoro. I sindacati che hanno concordato tali operazioni con l'azienda, hanno affermato che, tra le uscite e i part-time dei lavoratori, è stata trovata una soluzione in equilibrio con le esigenze della società le cui intenzioni erano di modificare in maniera drastica la produzione con la metà della forza lavoro a disposizione. Intenzioni del tutto disattese visto che la decisione ultima della proprietà è di chiudere definitivamente il sito produttivo licenziando tutti i dipendenti;

   i sindacati hanno espresso la loro volontà di percorrere tutte le iniziative idonee per arrivare ad una soluzione della vertenza che possa evitare la chiusura del sito di Carate Brianza –:

   se i Ministri interrogati non intendano convocare, qualora non l'abbiano già previsto, un tavolo nazionale di confronto con i proprietari dell'azienda Eraclon Spa e del gruppo Canali Spa, le rappresentanze sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie interessate, al fine di promuovere azioni volte all'esclusione dei licenziamenti per ognuno dei 134 lavoratori dello stabilimento di Carate Brianza, prevedendo nell'immediato degli adeguati ammortizzatori sociali;

   nel caso non si riescano ad evitare i licenziamenti dei sopraindicati 134 lavoratori del sito di Carate Brianza, se non intendano assumere iniziative volte a prevedere un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati.
(5-12478)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12478

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Tripiedi – concernente la procedura di illustrare quanto segue.
  Come comunicato dall'ispettorato territoriale del lavoro di Milano-Lodi e dalla regione Lombardia, la società Canali S.p.a, con sede legale a Sovico (Monza e Brianza) e sei stabilimenti produttivi in Italia (Lombardia, Marche ed Abruzzo), opera nel settore tessile dell'alta moda e nel complesso ha in forza 1328 lavoratori.
  In data 16 ottobre 2017 la società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge n. 223 del 1991 che ha interessato l'intero organico dell'unità produttiva Eraclon sita in Carate Brianza, ove risultavano occupati 134 dipendenti.
  La società fin dal 2009 aveva manifestato una crescente preoccupazione per la crisi in atto nel settore tessile connessa ad una importante diminuzione degli ordinativi sia da parte dei clienti nazionali che da quelli esteri.
  Oggi nella motivazione addotta alla procedura di licenziamento la società ha confermato la non economicità della produzione della unità di Carate Brianza, dato il calo di ordinativi nella produzione sartoriale e la riduzione costante di capi prodotti. E ciò nonostante i tentativi di gestione attuati negli anni tramite ammortizzatori sociali.
  La società ha fatto ricorso a diversi periodi di Cassa integrazione guadagni ordinaria e, da ultimo con decreto direttoriale del 18 novembre 2016 di questo Ministero, ha ottenuto il riconoscimento del trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 19 settembre 2016 al 18 settembre 2017, a seguito della stipula di un contratto di solidarietà in data 9 settembre 2016 che prevedeva la riduzione oraria per 214 lavoratori.
  Durante la vigenza dello stesso, si sono verificate 73 cessazioni volontarie di rapporti di lavoro e a termine, permanendo la necessità di limitare ulteriormente la produzione, l'azienda ha concordato il passaggio part time di 29 dipendenti.
  In data 18 settembre 2017 si è tenuto un incontro tra la Società e le RSU per discutere possibili soluzioni alla crisi in atto, senza tuttavia raggiungere alcun accordo.
  Ultimato il periodo di solidarietà, si riprendeva l'attività produttiva ed il giorno 16 ottobre 2017 la società decideva, in via definitiva, di avviare la procedura per i licenziamenti collettivi.
  La decisione della società di cessare l'unità produttiva di Carate ha avuto un immediato riscontro sindacale e istituzionale.
  In data 14 novembre 2017 presso il Ministero dello sviluppo economico, si è svolta una riunione tra la Società, i rappresentanti della Regione Lombardia, i rappresentanti sindacali.
  I rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico hanno chiesto all'azienda di valutare un percorso di recupero del sito produttivo e scongiurare la grave perdita di manodopera altamente qualificata.
  Il Ministero dello sviluppo economico e la regione Lombardia si sono quindi dichiarati disponibili a supportare eventuali piani di sviluppo della società, finalizzati al recupero della competitività e quindi ad un nuovo incontro per valutare altre soluzioni.
  In ogni caso questo Ministero assicura che continuerà a monitorare la vicenda nei suoi futuri sviluppi, anche nella eventuale prospettiva di esaminarne le principali criticità e nell'ottica della salvaguardia dei livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

orario di lavoro