ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12427

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 868 del 11/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 11/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/10/2017
Stato iter:
12/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/10/2017
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/10/2017

SVOLTO IL 12/10/2017

CONCLUSO IL 12/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12427
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 11 ottobre 2017, seduta n. 868

   PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in data 4 ottobre 2017 il Mattino di Padova ha pubblicato un articolo in merito alle tracce del radionuclide Ru-106 che sono state registrate dalle stazioni di controllo della radioattività in aria delle sedi di Verona, Vicenza e Belluno dell'Arpav, nell'ambito della loro attività di campionamento del particolato atmosferico, lo scorso fine settimana e tra il 2 e 3 ottobre 2017;

   nella nota diffusa dall'Arpav si parla di una presenza evidenziata anche da altri laboratori del Nord Italia e di alcuni Paesi europei, quali Austria e Svizzera e si riferisce che i livelli documentati sono bassi e non destano alcuna preoccupazione sotto il profilo sanitario e ambientale;

   la nota dell'Arpav comunica, altresì, che sono in corso approfondimenti per determinare l'origine della contaminazione che, in base ai dati radiologici e meteorologici disponibili, sembrerebbe provenire dall'Europa centro-orientale;

   la stessa nota, infine, afferma che la presenza di questo radionuclide, in assenza di altri radionuclidi artificiali tipici di una fissione, porta a escludere incidenti a un impianto di energia nucleare o esplosioni di ordigni bellici;

   pur in presenza di livelli di radioattività nell'aria che sembrerebbero al livello base, è necessario fornire una informazione adeguata ai cittadini interessati in particolare in merito all'origine della contaminazione dell'aria riscontrata –:

   quali siano le informazioni in merito alle tracce di radionuclide RU-106 in possesso del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e, in tale contesto, se sia stata accertata l'origine della contaminazione in ogni caso avvenuta.
(5-12427)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-12427

  Con riferimento alle problematiche esposte, si fa presente, in via preliminare, che l'ISPRA svolge le funzioni di Autorità di regolamentazione competente per la sicurezza nucleare e la radioprotezione e coordina, nell'ambito del Sistema Nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, la Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale. Pertanto, in occasione di misure anomale di radioattività, i soggetti interessati informano ISPRA sui risultati registrati.
  A seguito della segnalazione dello scorso 2 ottobre da parte di ARPA Lombardia, sulla presenza di tracce di Ru-106, ISPRA ha immediatamente attivato l'intero sistema di sorveglianza nazionale richiedendo l'immediata trasmissione dei risultati delle misure effettuate, dando nel contempo informazione al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. La stessa contaminazione dell'aria è stata documentata anche dai laboratori dell'ARPA Veneto e di altre Regioni del Nord Italia.
  In ambito internazionale, l'ISPRA ha informato l'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) dei valori anomali rilevati sul territorio nazionale e richiesto alla stessa informazioni in merito alla localizzazione dell'eventuale rilascio. Dalle informazioni che l'ISPRA ha ricevuto dall'IAEA risulta che la stessa abbia richiesto dati e informazioni agli altri Stati Membri e che ad oggi diversi Paesi europei abbiano comunicato il rilevamento di analoga presenza di tracce di rutenio nel particolato atmosferico.
  Dal 3 ottobre ad oggi si registra comunque una progressiva diminuzione delle concentrazioni misurate nelle aree interessate.
  Per quanto riguarda l'origine del fenomeno non risultano, al momento, pervenute informazioni attraverso i canali internazionali di notifica in merito ad eventuali incidenti che abbiano comportato rilascio di radioattività nell'ambiente. Da valutazioni e calcoli basati sull'andamento delle condizioni meteorologiche dei giorni scorsi svolte da istituti specializzati, in particolare l'IRSN francese, si ipotizza che la sorgente della contaminazione possa essere localizzata a sud della regione degli Urali. Ad ogni modo, non essendo stati rilevati altri radionuclidi artificiali, si esclude la possibilità di un incidente correlato ad impianti per la produzione di energia nucleare.
  Allo stato, le concentrazioni di radioattività misurate non sono rilevanti dal punto di vista radiologico e non sono tali da costituire un rischio di tipo sanitario. Esse sono tuttavia indice della presenza di un'anomalia radiometrica della quale occorre identificare l'origine.
  Si rassicura, pertanto, che l'ISPRA continua a seguire la problematica e pubblica periodici aggiornamenti sul proprio sito web.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

produzione d'energia

sostanza radioattiva