ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12426

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 868 del 11/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 11/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/10/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/10/2017
FORMISANO ANIELLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/10/2017
Stato iter:
12/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2017
Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2017
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/10/2017
Resoconto DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/10/2017

SVOLTO IL 12/10/2017

CONCLUSO IL 12/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12426
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 11 ottobre 2017, seduta n. 868

   ZARATTI, DURANTI, KRONBICHLER e FORMISANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il «Riesame della autorizzazione integrata ambientale n. DVA/DEC/2011 del 4 agosto del 2011 rilasciata per l'esercizio dello stabilimento siderurgico della società Ilva s.p.a. ubicato nei comuni di Taranto e di Statte» del 26 ottobre 2012 prevede – all'articolo 1, comma 22, che «Si prescrive all'ILVA s.p.a., su specifica richiesta dei Sindaci dei comuni di Taranto e Statte, di garantire alle medesime autorità comunali il ristoro degli oneri derivanti ai comuni della pulizia delle strade prospicienti lo stabilimento e di tutte le aree pubbliche del quartiere Tamburi.»;

   come si apprende anche da fonti giornalistiche, il comune di Taranto – nel pieno rispetto della previsione di cui sopra – ha provveduto a richiedere all'azienda Ilva il soddisfacimento del credito risarcitorio relativo al rimborso dei costi di pulizia e spazzamento delle aree limitrofe allo stabilimento, con particolare riferimento quindi al quartiere Tamburi, stimato in 800 mila euro per il periodo compreso fra aprile 2012 e maggio 2015;

   i commissari straordinari dell'Ilva, nel motivare il diniego alla richiesta risarcitoria, hanno fra le altre cose specificato che: «riguardo alle spese che sarebbero state sostenute dal Comune di Taranto in ragione della asserita violazione delle prescrizioni AIA da parte dell'ILVA e delle asserite emissioni/immissioni derivanti dall'attività industriale delle stesse, non risulta dimostrata né la pretesa violazione della prescrizione AIA da parte della società, né il nesso di casualità diretta tra l'attività svolta dalla società e l'affermata necessità di sostenere le spese oggetto di insinuazione, né la straordinarietà delle stesse rispetto all'ordinaria attività di pulizia svolta dalla ricorrente, né, infine, l'ammontare delle spese effettivamente sostenute ed astrattamente imputabili alla società»;

   a giudizio degli interroganti la decisione presa, oltre a ledere la normativa vigente, sottende – nelle motivazioni – la negazione della pesantissima azione inquinante dell'azienda Ilva (con particolare incidenza nel quartiere Tamburi), al contrario ampiamente dimostrata in diverse sedi negli ultimi anni –:

   quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda assumere immediatamente al fine di assicurare il rispetto da parte dell'Ilva di quanto previsto dall'articolo 1, comma 22, dell'autorizzazione integrata ambientale, con specifico riferimento al risarcimento richiesto dal comune di Taranto.
(5-12426)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-12426

  Con riferimento alle richieste di ristoro da parte del Comune di Taranto in merito ai costi di pulizia e spazzamento delle aree limitrofe allo stabilimento ILVA, lo stesso Comune ha fatto presente che la questione attiene all'esecuzione della prescrizione prevista dall'articolo 1, punto 22, del decreto AIA del 20 ottobre 2012. Al riguardo ha evidenziato che, per tale prescrizione, il ristoro non è subordinato all'accertamento di qualsivoglia «nesso di causalità diretta tra l'attività svolta dalla società e l'affermata necessità di sostenere le spese oggetto di insinuazione», né alla straordinarietà delle operazioni di pulizia rispetto all'ordinaria attività svolta dall'Ente Civico. Per tale ragione, il Comune ha trasmesso, in data 18 luglio 2017, il prospetto riepilogativo delle somme dovute per il periodo novembre 2016 – marzo 2017, ed è in attesa di ricevere il relativo pagamento.
  Sulla questione, i Commissari Straordinari dell'Ilva hanno rappresentato, che il procedimento di formazione dello stato del passivo è un procedimento sommario, fondato sull'analisi strettamente documentale di quanto allegato dal ricorrente alla domanda di insinuazione al passivo. Nell'ambito di tale procedimento sommario, i Commissari Straordinari, esaminata la domanda e la documentazione allegata dalla parte ricorrente, provvedono a predisporre un progetto di stato passivo che viene comunicato ai creditori al fine di raccogliere eventuali osservazioni. Conseguentemente, il Giudice Delegato della predetta procedura, esaminato il progetto di stato passivo e le eventuali osservazioni dei creditori, adotta il proprio provvedimento.
  I Commissari Straordinari hanno evidenziato, altresì, che l'ordinario sviluppo della successiva fase a cognizione piena delle opposizioni allo stato passivo potrà dare spazio – sussistendone i presupposti ed a fronte di adeguata dimostrazione – ad una possibile modifica di quanto deciso dal Giudice Delegato.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, si fa presente che, allo stato, non risultano, agli atti del Ministero, accertate violazioni in riferimento alla predetta prescrizione. Si rassicura, comunque, che questa Amministrazione continuerà a tenersi informata, senza ridurre il livello di attenzione sulla questione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

rimborso

stabilimento