ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12400

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 866 del 09/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12400
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Lunedì 9 ottobre 2017, seduta n. 866

   GAGNARLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   attraverso l'ordinanza n. 19967 del 31 agosto 2017 il Ministero della salute ha prorogato ed integrato le misure di riduzione del rischio e di biosicurezza per l'individuazione precoce, attraverso i volatili selvatici, dell'influenza aviaria ad alta patogenicità Hpai;

   tra le misure previste c'è il divieto di utilizzare gli uccelli da richiamo degli ordini anseriformi e caradriformi e detenerli in condizioni tali da consentire il contatto con altri volatili;

   all'interno della stessa ordinanza vengono individuate le aree ad alto rischio (articolo 2, allegato I) nelle quali sono applicati i divieti previsti (articolo 3); tra queste figurano il Veneto, la Lombardia, l'Emilia Romagna, l'Umbria, il Lazio, mentre viene esclusa la Toscana, fatta eccezione per due piccolissime aree che afferiscono alle zone di Orbetello e Burano, trascurando invece le ampie zone umide che pure si trovano all'interno della regione;

   in Toscana, infatti, insistono bacini lacustri anche di rilevante dimensione che sono zone di transito privilegiate per gli uccelli migratori – nella sola area di Fucecchio, tra le province di Firenze e Pistoia, ad esempio, sono censiti oltre 110 appostamenti fissi di caccia agli acquatici e, ipotizzando una media di 10 richiami vivi ad appostamento, si arriverebbe, solo per quell'area della Toscana, ad un numero di 1.100 richiami vivi;

   le misure previste da questa ordinanza sono importantissime, non solo per ridurre ulteriormente il livello di rischio della malattia aviaria, ma anche per contrastare i fenomeni di caccia abusiva, specie da quando, dopo l'accorpamento del Corpo forestale dello Stato nei carabinieri, la vigilanza in materia di caccia e ambiente si è quasi azzerata e si regge quasi esclusivamente sulle guardie volontarie; per questo sarebbe fondamentale l'applicazione all'intero territorio nazionale così come avveniva in passato;

   in una comunicazione pubblicata sul sito della regione Toscana in data 15 settembre 2017 si legge che, a seguito di colloqui diretti, il Ministero ribadisce che il divieto è in vigore su tutto il territorio nazionale –:

   se le misure previste dall'ordinanza n. 19967 del 31 agosto 2017 siano applicate su tutto il territorio nazionale e non nelle sole zone ad alto rischio previste dall'articolo 2, allegato I, dell'ordinanza citata;

   se non sia comunque il caso di individuare l'intera regione Toscana come zona ad alto rischio di diffusione della patologia aviaria, considerate le ampie zone umide che insistono al suo interno e che sono transito privilegiato per gli uccelli migratori.
(5-12400)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

caccia

epidemia