ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12380
presentato da
BOLDRINI Paola
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   PAOLA BOLDRINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria è un momento critico per l'intero sistema sanitario dove in tempi strettissimi è necessario prendere in carico un paziente con una possibile situazione di pericolo di vita e sottoporlo ad accertamenti e terapie non programmati;

   con il decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 si sono fondate le basi per una organizzazione del sistema di emergenza che comprende la fase di allarme, la fase preospedaliera costituita da mezzi e professionisti del soccorso ed una rete di servizi ospedalieri differenziati;

   pur essendo stato il sistema di emergenza 118 oggetto di importanti percorsi di armonizzazione sulla base delle linee guida 1/96, si registrano comunque modelli organizzativi differenziati tra le varie regioni e all'interno della stessa regione tra le aziende, anche rispetto ai territori confinanti. Lo sviluppo dei sistemi è stato disomogeneo soprattutto relativamente alla costituzione degli equipaggi sui mezzi di soccorso e al rapporto tra gli stessi mezzi, dotati di ligure professionali diversificate ma con livelli di responsabilità che spesso si sovrappongono;

   il governo clinico-assistenziale degli interventi di emergenza-urgenza sanitaria svolti in ambito preospedaliero deve trovare livelli di controllo che permettano di erogare efficacemente la miglior prestazione utile al paziente mediante l'identificazione di livelli differenziati in: fase di pianificazione; fase esecutiva e fase ex post;

   di estremo rilievo sono stati il cambiamento nel percorso formativo degli infermieri italiani nonché l'istituzione della scuola di specializzazione in medicina d'emergenza-urgenza con lo scopo di assicurare un preciso riferimento riguardo alla preparazione professionale dei medici che si confrontano quotidianamente con le emergenze e con le urgenze;

   la criticità nel reclutamento di medici specializzati e formati in pronto soccorso come conseguenza della mancanza, fino a 11 anni fa, della scuola di specializzazione di disciplina (decreto ministeriale 17 febbraio 2006) ha fatto sì che per sostenere gli organici si è fatto ricorso ad un numero elevato di equipollenze, per cui in pronto soccorso si trovano ad operare specialisti di varie discipline;

   per la stessa ragione sono stati inseriti nel sistema di emergenza anche medici provenienti da settori convenzionati e con contratti libero professionali, rendendo il settore uno dei più colpiti dal fenomeno del precariato medico;

   inoltre, vi è una conflittualità nella definizione di mezzo di soccorso avanzato per il quale si dovrebbe prevedere, secondo il regolamento degli standard di assistenza ospedaliera, la contemporanea presenza di entrambi i professionisti, medico ed infermiere;

   da più società scientifiche ed organizzazioni sindacali si sollecita un intervento finalizzato a definire in maniera non equivocabile le caratteristiche professionali di ciascuna unità operativa mobile;

   è necessario definire il fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati sul territorio regionale utilizzando il criterio previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 che si basa sulla attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadrati, applicando un necessario correttivo specifico per la copertura ottimale nelle zone di particolare difficoltà di accesso, per garantire l'adeguata funzionalità dei percorsi clinico assistenziali;

   si rendono necessari oggi riferimenti nazionali che vadano oltre le linee guida del 1996 e che indirizzino le regioni sull'organizzazione dei dipartimenti d'emergenza urgenza dove l'integrazione della medicina pre-ospedaliera (sistema 118) con quella ospedaliera sia intesa come appartenenza almeno funzionale ad un'unica organizzazione dell'emergenza che permetta ai professionisti di svolgere attività sia sul territorio che in ospedale, con modalità organizzative adattate ad ogni realtà (rotazione, progressione e altro) –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato, nel rispetto delle competenze regionali in materia sanitaria, intenda adottare al fine di pervenire ad una riorganizzazione e ad una omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale del modello operativo dei dipartimenti d'emergenza urgenza.
(5-12380)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

medicina di emergenza

pronto soccorso

assunzione