ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12379

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 865 del 06/10/2017
Abbinamenti
Atto 5/12324 abbinato in data 26/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/10/2017
Stato iter:
26/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/10/2017
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/10/2017
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2017

DISCUSSIONE IL 26/10/2017

SVOLTO IL 26/10/2017

CONCLUSO IL 26/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12379
presentato da
DALL'OSSO Matteo
testo di
Venerdì 6 ottobre 2017, seduta n. 865

   DALL'OSSO, COMINARDI, CIPRINI, CHIMIENTI, LOMBARDI e TRIPIEDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'azienda Froneri, joint-venture costituita dalle società Nestlé e R&R Ice Cream, specializzata nel settore del lattiero-caseario refrigerato e nella produzione di gelati e surgelati, è presente in più di 20 Paesi in tutto il mondo ed impiega circa 12.500 lavoratori. In Italia è presente a Parma, Ferentino e Terni. Nello stabilimento ex Nestlé di Parma adibito al confezionamento di gelati, sono impiegati 180 dipendenti che raggiungono le 250 unità nel periodo estivo;

   in data 27 settembre 2017, sul quotidiano online «La Repubblica» è stata pubblicata la notizia riguardante la decisione presa dall'azienda di chiudere lo stabilimento e di avviare il procedimento di licenziamento collettivo non prevedendo alcun ammortizzatore sociale, per 120 dipendenti del settore produttivo, numero in contrasto con quello dichiarato dai sindacati di 180 che include anche gli amministrativi, più i 70 stagionali;

   l'azienda ha motivato la decisione di chiudere l'impianto parmigiano per «un insieme di cause di inefficienza su cui non è possibile intervenire secondo una logica industriale adatta alle sfide del mercato nazionale e internazionale» e per «l'esigenza di rendere sostenibile il business in Italia, compatibilmente con la complessità del contesto locale e l'andamento dei mercato di riferimento, che è in trasformazione per effetto di una crescente dinamica competitiva». L'azienda ha però specificato che «tutti i volumi di produzione realizzati nel sito di Parma saranno riallocati, in funzione delle esigenze tecniche ed organizzative, negli altri siti italiani»;

   secondo i sindacati che seguono la vicenda, l'azienda si è comportata senza alcun rispetto per le relazioni industriali, attuando comportamenti che sono apparsi palesemente non corretti e ingannevoli, soprattutto dopo che a fine luglio 2017 aveva sottoscritto un verbale di incontro dove smentiva categoricamente l'ipotesi di chiusura, tranquillizzando il sindaco di Parma e i sindacati nazionali;

   i lavoratori, dopo essere arrivati a conoscenza dell'avvio del procedimento di licenziamento collettivo, hanno annunciato lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e delle flessibilità e hanno dato mandato ai sindacati di intraprendere ogni iniziativa utile ad ottenere l'annullamento della procedura di licenziamento collettivo e un confronto con l'azienda atto a scongiurare la chiusura dello stabilimento –:

   se il Ministro interrogato non intenda prontamente istituire un tavolo nazionale di confronto con l'azienda Froneri, le rappresentanze sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie interessate, al fine di promuovere azioni volte all'esclusione del licenziamento per ognuno dei lavoratori fissi e stagionali dello stabilimento di Parma, prevedendo per gli stessi adeguati ammortizzatori sociali;

   nel caso non si riescano ad evitare i licenziamenti dei sopraindicati lavoratori del sito di Parma, se non intendano assumere iniziative volte a prevedere un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati.
(5-12379)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12379

  Le interrogazioni che passo ad illustrare vertono entrambe sulle vicende occupazionali dei lavoratori del sito produttivo di Parma della società Froneri Italia Srl; pertanto fornirò per esse una trattazione congiunta.
  Nell'ottobre 2016 le società Nestlé e R&R Ice Cream hanno costituito la joint venture Froneri Italy Srl, specializzata nel settore del gelato e del surgelato e nel settore lattiero-caseario refrigerato. Presso lo stabilimento di Parma (ex Nestlè), dove è ubicata anche la sede legale, Froneri confeziona gelati ed impiega 185 lavoratori di cui 179 a tempo indeterminato e 6 a tempo determinato.
  Lo scorso 27 settembre la società Froneri ha dato avvio a una procedura di licenziamento collettivo – ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991 – per un numero complessivo di 120 dipendenti, di cui 112 presso lo stabilimento e gli uffici di Parma e 8 presso la sede di Milano. In riferimento a tale procedura la società ha evidenziato una crisi generale del mercato del gelato industriale, con una contrazione della produzione e un concomitante al calo dei consumi annui pro capite.
  La regione Emilia Romagna ha comunicato che lo scorso 12 ottobre, nel corso di un tavolo di confronto promosso dalla regione stessa, la società ha informato le parti di avere ricevuto una manifestazione d'interesse all'acquisizione dello stabilimento di Parma da parte di tre soggetti economici. La società, tuttavia, non ha precisato il contenuto delle eventuali proposte ricevute, il settore commerciale in cui operano i proponenti né la loro identità.
  Il Ministero dello sviluppo economico, interessato della questione, ha fatto sapere che sta seguendo con molta attenzione la delicata vicenda che sta interessando lo stabilimento di Parma della Froneri; è stato riconvocato per i primi giorni di novembre un tavolo per la gestione della vertenza e, in quella sede, si procederà alle necessarie analisi e approfondimenti tecnici, con il coinvolgimento dell'azienda, delle parti sociali e delle istituzioni interessate, al fine di promuovere e verificare le ipotesi di soluzioni della crisi.
  Da ultimo nel rilevare che, ad oggi, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non è stato ancora richiesto dalle parti sociali di un intervento per l'esame della situazione occupazionale, essendo ancora in corso la fase sindacale della predetta procedura di licenziamento collettivo, sono comunque in condizione di assicurare la massima attenzione del Ministero che rappresento alla vicenda in parola al fine di valutare – qualora richiesto – ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione d'attivita'

conservazione del posto di lavoro

licenziamento collettivo