ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12376
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nella nota trasmissione «Le Iene», del 1o ottobre 2017, è andato in onda l'ennesimo servizio di denuncia di un parlamentare della Camera dei deputati che, secondo quanto risulta dal filmato, ha avuto al suo servizio una collaboratrice, per ben un anno e mezzo, in mancanza di un contratto di lavoro e di un corrispettivo, nonostante le continue promesse del parlamentare in questione di regolarizzarne la posizione lavorativa;

   addirittura, per l'accesso agli uffici della Camera, risulta dal servizio che alla collaboratrice era stato consegnato un tesserino identificativo su richiesta del gruppo politico di appartenenza del deputato, nonostante l'inesistenza di un contratto di lavoro con il deputato medesimo;

   non è ammissibile che un deputato violi la normativa a tutela dei lavoratori e che non vengano adottati i dovuti provvedimenti, per riparare a tali illeciti ed escludere che si ripetano per il futuro;

   nel caso di specie, non solo è stata sfruttata l'attività lavorativa della collaboratrice senza contrattualizzarla e retribuirne le prestazioni, ma tale pratica – secondo quanto risulta dal servizio – sarebbe stata di fatto avallata dal gruppo politico di appartenenza del deputato che ha richiesto un tesserino di accesso per la collaboratrice senza che la stessa avesse formalizzato il suo rapporto di lavoro con il parlamentare o il gruppo;

   tali episodi sono gravi perché si sfrutta l'attività lavorativa altrui, violando i più elementari principi a tutela dei lavoratori e, inoltre, perché gettano discredito sulle istituzioni e su tutta la categoria dei parlamentari e, dunque, anche su coloro che, in conformità alla legge in materia, regolarizzano i propri collaboratori nel rispetto di ogni loro diritto;

   si ritiene quindi necessario, non solo disciplinare e riconoscere, specificamente, la figura del collaboratore parlamentare secondo modalità previste presso il Parlamento europeo, per garantirgli maggiori tutele come lavoratore, ma altresì effettuare dei controlli stringenti per eliminare ed escludere ogni genere di illecito nell'ambito di tali rapporti lavorativi –:

   se e quali iniziative, per quanto di competenza, abbia adottato il Ministro affinché non si verifichino illegittimità nei rapporti di lavoro tra parlamentari e collaboratori;

   se e quali iniziative di competenza intenda adottare rispetto a casi come quello esposto in premessa e, in particolare, se intenda promuovere l'intervento di ispettori del lavoro per verificare la regolarità dei rapporti di lavoro instaurati tra parlamentari e propri collaboratori.
(5-12376)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo politico

contratto di lavoro

parlamentare