ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/10/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/10/2017
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12366
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   VALLASCAS, CRIPPA, FRUSONE, BASILIO, CORDA, TOFALO, DA VILLA, RIZZO, MASSIMILIANO BERNINI, FANTINATI, CANCELLERI e DELLA VALLE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la vicenda sui cantieri navali francesi Stx si chiude con una mezza sconfitta. Fincantieri diventerà proprietaria del 50 per cento dell'azienda d'Oltralpe e non del 51 per cento;

   i francesi avranno l'altra metà delle azioni che saranno spartite fra lo Stato, l'azienda pubblica francese della cantieristica militare Naval Group (ex Dcns) e un gruppo di fornitori della regione di Saint-Nazaire;

   l'intesa resta comunque per gli interroganti fonte di imbarazzo per il Governo italiano che aveva escluso la possibilità di un accordo senza il 51 per cento delle azioni in mano a Fincantieri. E, alla fine, sono invece solo riusciti a spuntare la promessa che, allo scadere dei dodici anni di prestito, l'1 per cento francese possa passare a Fincantieri;

   ciò dovrebbe avvenire salvo naturalmente un nuovo dietrofront francese che potrà essere motivato da fatti di natura eccezionale;

   questo aspetto non è particolarmente confortante per Fincantieri che avrà la maggioranza in consiglio e potrà nominare amministratore delegato e presidente di Stx. Anche perché Parigi non è nuova ai ripensamenti. Soprattutto quando in ballo ci sono settori strategici come la cantieristica;

   si ricorda che il 35 per cento del capitale di Naval Group fa infatti capo a Thales, uno dei leader europei nella fornitura di sistemi di difesa navale, diretta concorrente di Leonardo spa. Se si dovesse effettivamente camminare alla pari, il Governo italiano avrebbe per questo chiesto di allargare il confronto al complesso delle relazioni nel comparto industriale della difesa;

   infatti l'accordo concluso su Fincantieri-Stx France per il controllo dei cantieri navali di Saint-Nazaire, allo stato dell'arte, è un'intesa al ribasso e rischierebbe di svendere un pezzo importante dell'industria militare italiana;

   Francia ed Italia sono ferocemente competitive fra loro: i transalpini, con Thales e gli italiani, con Leonardo-Finmeccanica, offrono prodotti in forte competizione fra loro. Inoltre, si ricordi che la Francia, fra gli Stati europei, ha sempre voluto mantenere una posizione isolata, molto distante da quell'idea di industria europea della difesa di cui ogni tanto si parla. Ne è testimonianza ad esempio il progetto Eurofighter, che coinvolge solo Italia, Germania, Inghilterra e Spagna –:

   quali siano le condizioni dell'accordo Fincantieri-Stx in particolare nel settore militare, e le iniziative che si intendano assumere per tutelare gli interessi dell'azienda italiana da eventuali ed improvvisi ripensamenti dello Stato francese.
(5-12366)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12366

  Il Governo italiano è consapevole che in un contesto sempre più globalizzato sia necessario rafforzare meccanismi di difesa dai comportamenti impropri. Per tale ragione in Europa ha contrastato ogni progetto di indebolimento degli strumenti di tutela commerciale.
  Ciò posto, sulla questione specifica evidenzio che la nostra posizione è stata sempre ferma e chiara: l'Italia e Fincantieri hanno dato tutte le garanzie quanto al mantenimento dell'occupazione e alla protezione delle tecnologie attraverso una governance equilibrata e in una prospettiva autenticamente europea.
  Il 31 maggio il Presidente Macron, recandosi in visita presso i cantieri navali STX, ha manifestato, come noto, la volontà di rivedere gli accordi sottoscritti all'epoca della presidenza Hollande tra il gruppo italiano e il Governo Francese, procedendo, ricordo, alla nazionalizzazione del cantiere e dando di fatto mandato al proprio Ministro dell'economia di avviare con gli interlocutori italiani un ulteriore confronto che ha avuto luogo lo scorso 5 giugno a Roma, quando il Ministro Padoan e il Ministro Calenda hanno incontrato il Ministro Le Maire.
  Ricordo che l'accordo sottoscritto durante la presidenza Hollande prevedeva una compagine azionaria ripartita tra Fincantieri con il 48,66 per cento delle azioni, un'istituzione finanziaria italiana identificata nella Fondazione CR Trieste con il 6 per cento, il Governo francese con il 33,34 per cento e DCNS, oggi Naval Group, con il 12 per cento.
  I rappresentanti italiani avrebbero quindi detenuto una quota azionaria pari al 54,66 per cento.
  La percentuale del 51 per cento – interamente in capo a Fincantieri, che nel precedente accordo deteneva una quota inferiore delle azioni, pari al 48,66 per cento – è stata concordata nel corso dell'incontro del 27 settembre dai rappresentanti dei governi italiano e francese e garantisce il mantenimento della maggioranza a favore dell'azienda italiana, semplificando il precedente accordo, con la previsione di un unico socio italiano ed evitando il ritiro dall'operazione che si stava profilando.
  Il 51 per cento viene raggiunto con un prestito dell'1 per cento da parte del Governo francese, ma il Governo francese potrà revocare il prestito solo a condizione di un inadempimento di Fincantieri rispetto agli impegni industriali presi. Questa clausola era peraltro prevista anche nel precedente accordo che accordava allo stato francese il diritto di ricomprare la quota detenuta dalla società nelle medesime circostanze. Inoltre in questa eventualità Fincantieri potrà rivendere anche il suo restante 50 per cento al Governo francese in modo da non trovarsi in una ipotetica situazione di stallo.
  In merito alla governance sottolineo che l'accordo siglato con il Governo Macron prevede un Consiglio di Amministrazione composto da 4 rappresentanti di nomina francese e 4 rappresentanti di nomina Italiana tra cui Amministratore Delegato e Presidente. Quest'ultimo ha diritto di voto decisivo in caso di parità.
  L'Italia e la Francia nell'affermare la loro volontà di rafforzare la cooperazione in materia navale, nel campo sia civile che militare, hanno raggiunto un accordo, che comprende un raggruppamento d'imprese locali e che permetterà di preservare e sviluppare l'attività dei Cantieri di Saint-Nazaire e del loro tessuto industriale.
  Il Governo ritiene che, la Fincantieri forte del suo know-how sarà l'operatore industriale in seno all'azionariato, onorando importanti impegni in materia d'occupazione, di mantenimento del know-how e proprietà intellettuale, di difesa e diversificazione dell'attività dei Cantieri di Saint-Nazaire.
  In parallelo, l'Italia e la Francia hanno deciso di approfondire la loro cooperazione navale militare, avviando i lavori in vista della costituzione di un'alleanza tra i sistemi industriali dei due Paesi.
  A tal fine un comitato di alto livello per i seguiti, composto da rappresentanti dei due Governi e delle parti interessate, sarà costituito a breve.
  Esso sarà incaricato di proporre, entro il mese di giugno 2018, previa consultazione dell'insieme delle parti interessate, modalità pratiche per questa intesa tra i due sistemi industriali, in particolare per quanto riguarda la struttura, la governance il quadro finanziario e le politiche pubbliche per appoggiare tale alleanza.
  Sicuramente la costruzione di un leader di tale portata, nella cantieristica civile e militare, rappresenta un progetto meritevole che sarà seguito con la massima attenzione e sui cui sviluppi avremo cura di tenere informato il Parlamento e i suoi rappresentanti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzioni navali