ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/10/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/10/2017
Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12364
presentato da
POLIDORI Catia
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   POLIDORI e LABRIOLA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   le aziende dell'indotto legate all'Ilva di Taranto — metalmeccaniche, edili, di servizio o dell'autotrasporto stanno affrontando ormai da lungo tempo una situazione di crisi dovuta ai ritardi accumulati nel pagamento dei crediti pregressi;

   queste aziende hanno continuato a lavorare per la società Ilva nel corso della fase di transizione che ha portato all'ingresso della società in amministrazione straordinaria, pur non ricevendo, a fronte di questo lavoro, i dovuti pagamenti, certe di poter contare sulla garanzia della corresponsione del dovuto, data dalla presenza dei commissari;

   la situazione attualmente si è fatta insostenibile in seguito alla decisione del giudice delegato, nell'ambito delle procedure di accertamento dello stato passivo dell'Ilva, di negare a molte aziende del sistema dell'indotto, la prededucibilità dei crediti maturati qualificando gli stessi quali semplici chirografari;

   la prededucibilità per i crediti ammessi a procedura vantati da stata piccole e medie imprese è stata introdotta con decreto-legge n. 1 del 2015 proprio come misura di sostegno al settore dell'indotto;

   permangono le difficoltà di accesso al fondo di garanzia di cui al decreto-legge n. 1 del 2015 già più volte segnalate da Confindustria Taranto;

   le ripercussioni sulla sopravvivenza di queste imprese è evidente: la mancanza di liquidità comporta la impossibilità di continuare a pagare il personale; non solo, il mancato riconoscimento della prededucibilità si ripercuote sulla probabilità di vedere soddisfatti i crediti maturati, con pesanti conseguenze sui bilanci relativi all'esercizio 2016;

   le aziende creditrici si troveranno nella condizione di dover operare una svalutazione di tali crediti: in numerosi casi questo comporterà l'erosione del capitale sociale alla quale molte imprese non potranno reagire prevedendo la ricapitalizzazione delle imprese stesse;

   rendere incerto il diritto dei creditori del gruppo Ilva al pagamento dei servizi svolti e mettere in discussione i pagamenti dovuti alle imprese fornitrici e agli autotrasportatori comporta conseguenze sulla economia del territorio tarantino, sulla tenuta dei livelli occupazionali;

   in tale contesto sembrerebbe opportuno ammettere anche rappresentanti delle aziende dell'indotto ai tavoli di discussione in corso tra Governo, istituzioni locali e sindacati in merito al futuro dei dipendenti e alla tenuta del sistema industriale collegato all'Ilva –:

   quali urgenti e opportune iniziative di competenza intenda assumere il Governo per garantire al più presto il pagamento dei crediti scaduti maturati nei confronti delle aziende dell'indotto nonché dei crediti correnti, per ridurre i ritardi nel pagamento dei crediti in maturazione e futuri.
(5-12364)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12364

  Il decreto-legge n. 1 del 2015, nel novellare l'articolo 3, comma 1-ter, del decreto-legge n. 347 del 2003 (cosiddetta Legge Marzano), ha previsto che «Per le imprese che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e che sono ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, i crediti anteriori all'ammissione alla procedura, vantati da piccole e medie imprese, relativi a prestazioni necessarie al risanamento ambientale, alla sicurezza e alla continuità dell'attività degli impianti produttivi essenziali nonché i crediti anteriori relativi al risanamento ambientale, alla sicurezza e all'attuazione degli interventi in materia di tutela dell'ambiente e della salute previsti dal piano ambientale sono prededucibili ai sensi dell'articolo 111 della legge fallimentare, ossia sono pagati con priorità rispetto agli altri crediti ammessi al passivo».
  Con recente disposizione a carattere interpretativo del citato articolo 3, (articolo 8, comma 1-bis del decreto-legge n. 91 del 2017, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017, n. 123), è precisato altresì che «...nella categoria dei crediti prededucibili ai sensi dell'articolo 111 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e successive modificazioni, rientrano quelli delle imprese di autotrasporto che consentono le attività ivi previste e la funzionalità degli impianti produttivi dell'ILVA».
  Tali disposizioni consentono il pagamento in prededuzione non soltanto dei crediti correnti maturati in corso di procedura di amministrazione straordinaria, ma anche di quelli maturati prima dell'inizio della medesima, se rispondenti ai criteri indicati dalla legge (risanamento ambientale, sicurezza e continuità degli impianti produttivi essenziali).
  Il riconoscimento della prededucibilità dei crediti avviene mediante accertamento da parte del Giudice Delegato alla procedura, previa valutazione dei Commissari straordinari della rispondenza del credito vantato ai citati criteri.
  Lo stato passivo di Ilva SpA in Amministrazione Straordinaria è stato reso esecutivo in data 30 giugno 2017 e nel corso del mese di settembre scorso sono state completate le comunicazioni ai creditori.
  Complessivamente, sono stati riconosciuti crediti in prededuzione per fornitori per un ammontare pari a circa 80 milioni di euro, di cui circa 10 milioni di euro relativi all'indotto di Taranto, a fronte di richieste complessive di circa 500 milioni di euro (66 milioni di euro per l'indotto di Taranto). I creditori, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione, potranno contestare in sede giudiziaria le decisioni del Giudice Delegato al fine di veder riconosciute le loro pretese.
   Relativamente ai crediti correnti, cioè i crediti maturati durante la procedura, Ilva in Amministrazione Straordinaria sta provvedendo al pagamento dei propri debiti nei confronti dei fornitori, con l'obiettivo di una progressiva riduzione dello scaduto fino al suo azzeramento.
  A tal riguardo, i Commissari hanno comunicato di aver avviato da tempo un confronto con la Confindustria di Taranto (da ultimo, si è tenuto un incontro il 14 settembre) e di aver presentato uno specifico piano di recupero, secondo forme e modalità idonee a garantire uniformità nei pagamenti. I Commissari hanno altresì confermato e rinnovato il proprio impegno ad assicurare un costante colloquio con le imprese creditrici, anche al fine di superare eventuali criticità che dovessero emergere.
  Si precisa che i crediti derivanti da investimenti della Procedura finalizzati all'attuazione degli interventi ambientali saranno pagati a valere sui fondi assegnati ad Ilva dalla legge 4 marzo 2015 n. 20.
  Infine, rappresento che ad oggi non è pervenuta al Ministero dello sviluppo economico alcuna richiesta di accesso al fondo di garanzia (di cui al decreto-legge n. 1 del 2015) e al Fondo di garanzia per le PMI, quale misura di sostegno al settore dell'indotto.
  Il motivo della inoperatività di tale strumento è da attribuire, come già riferito, alla circostanza che il riconoscimento della prededucibilità dei crediti avviene, mediante l'accertamento da parte del Giudice Delegato alla procedura, dei presupposti indicati dalla legge (risanamento ambientale, sicurezza e continuità degli impianti produttivi essenziali), previa valutazione e attestazione dei Commissari straordinari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

piccole e medie imprese

rappresentanza del personale