ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12361

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 864 del 04/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 04/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 04/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/10/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/10/2017
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12361
presentato da
CIVATI Giuseppe
testo di
Mercoledì 4 ottobre 2017, seduta n. 864

   CIVATI e PANNARALE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dal settimanale L'Espresso in edicola questa settimana, il Ministro Calenda continua a considerare il Trans Adriatic Pipeline (Tap) un progetto strategico per l'Italia, nonostante siano stati documentati gli intrecci tra Tap e affaristi italiani legati alla politica, la criminalità organizzata, le casseforti anonime con la «targa offshore» e l'esistenza di connessioni societarie tra tre blocchi di potere politico-economico, che portano al presidente turco, al dittatore azero e agli oligarchi russi legati al presidente Putin;

   la scorsa settimana il consorzio Tap ha effettuando il trasporto e il deposito di mezzi nell'area Almaroma di Melendugno (Le), probabilmente in ragione di una ripresa dei lavori in vista della fine del divieto nel periodo estivo, divieto peraltro violato nella notte tra il 3 e il 4 luglio 2017, come segnalato in precedenti interrogazioni;

   la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva appare inopportuna non solo perché non è stato ancora aperto alcun confronto con le popolazioni e le istituzioni locali in mobilitazione da mesi, ma anche alla luce dell'inchiesta della rete di giornalismo investigativo OCCRP «Azerbaijani Laundromat» pubblicata nei primi giorni di settembre 2017 da alcuni dei più autorevoli giornali europei, tra cui The Guardian (Regno Unito), Süddeutsche Zeitung (Germania) e Le Monde (Francia);

   la suddetta inchiesta racconta di 16 mila operazioni bancarie realizzate da quattro società registrate nel Regno Unito, ma controllate da offshore anonime, che avrebbero fatto transitare in Europa circa 2,5 miliardi di euro riconducibili a businessman e al Governo dell'Azerbaijan;

   questo immenso giro di denaro sarebbe servito per fare pressioni – anche di dubbia legittimità – sulle istituzioni europee con lo scopo di sbloccare gli ultimi prestiti utili a realizzare il gasdotto, e in particolare l'ultimo tratto del Tap (Trans Adriatic Pipeline);

   su queste accuse di corruzione di ex e attuali membri dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa coinvolti nello scandalo della cosiddetta «diplomazia al caviale», il Consiglio d'Europa ha avviato a gennaio 2017 un'inchiesta interna non ancora conclusa –:

   se il Ministro interrogato, per quanto di sua competenza, non ritenga urgente e necessario, prima di qualunque ripresa dei lavori e a tutela della trasparenza e dell'interesse generale, acquisire ulteriori elementi sui fatti oggetto dell'inchiesta giornalistica, che se confermati metterebbero in evidenza gravi condotte illecite nella gestione dell'affare Tap, attendendo eventualmente l'esito dell'inchiesta del Consiglio d'Europa e agendo di conseguenza.
(5-12361)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12361

  La Commissione Europea ha assegnato al TAP lo status di «Progetto di Interesse Comune (PCI)». I Progetti di Interesse Comune rivestono un ruolo importante nel nuovo Regolamento dell'Unione europea in materia di infrastrutture energetiche transeuropee, rispondendo ad esigenze di sicurezza e diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento di gas per l'Italia e l'Europa, oltre che al fine di assicurare una transizione dalle fonti fossili più inquinanti, quali il carbone, per il quale la SEN ne prevede la fuoriuscita dell'uso entro i prossimi anni.
  Il TAP, inoltre, è stato selezionato come Progetto di Interesse Comune in quanto funzionale all'apertura del Corridoio Meridionale del Gas, uno dei 12 cosiddetti corridoi energetici, reputati prioritari dall'Unione europea per il conseguimento degli obiettivi di politica energetica attraverso una lunga e trasparente procedura che ha coinvolto molti organi della Commissione europea e nella quale il Consiglio d'Europa non ha avuto competenza o ruolo.
  I lavori di realizzazione del gasdotto sono in corso, secondo la tempistica del progetto che ne prevede l'entrata in funzione nel 2020. Non si ravvede, ad oggi una motivazione legittima per un intervento di sospensione degli stessi, con le evidenti conseguenze sul progetto, sulla semplice base di alcuni articoli di stampa.
  Qualora, all'esito delle verifiche in sede europea si riscontrassero delle ipotesi di responsabilità sarà compito della magistratura procedere alle opportune verifiche ed indagini in ordine alla sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti, le cui conclusioni saranno ovviamente tenute nel debito conto laddove abbiano rilevanza in merito all'autorizzazione del progetto stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituzione dell'Unione europea

Consiglio d'Europa

relazioni diplomatiche