ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12302

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 27/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 27/09/2017
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 27/09/2017
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 28/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
28/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/09/2017
Resoconto PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2017
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 28/09/2017
Resoconto PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/09/2017

DISCUSSIONE IL 28/09/2017

SVOLTO IL 28/09/2017

CONCLUSO IL 28/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12302
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo presentato
Mercoledì 27 settembre 2017
modificato
Giovedì 28 settembre 2017, seduta n. 860

   PANNARALE, GIANCARLO GIORDANO, PAGLIA, PLACIDO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   la Siae (Società Italiana degli autori ed editori) è un ente pubblico economico la cui «mission» è quella di assicurare ad autori ed editori la giusta remunerazione del loro lavoro e che, pur rimanendo fuori dal perimetro della finanza pubblica, è sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Ministero dell'economia e delle finanze;

   sin dal 1941 la stessa svolge la sua attività di intermediazione in regime di monopolio legale, una posizione che costituisce un unicum a livello europeo, che potrebbe aver sfruttato oltre i limiti normativi, ostacolando l'attività di nuovi gestori indipendenti dei diritti d'autore che si sono affacciati nel mercato internazionale come la startup Soundreef e Patamu, e che le è costata l'avvio di un'indagine da parte dell'Antitrust per verificare eventuali condotte abusive;

   con il decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35, in materia di gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi, il Governo, con oltre un anno di ritardo sui tempi, ha dato il via libera definitivo alle disposizioni di recepimento della direttiva europea «Barnier» sul copyright delle opere musicali, una normativa nuova, nata per favorire la gestione transfrontaliera delle canzoni, sempre più importante nell'epoca di Youtube e Spotify, ma che nella trasposizione fatta dal Governo lascia inalterata l'esclusiva della raccolta dei diritti riconosciuta alla Siae sul territorio italiano;

   la cosiddetta direttiva Barnier è chiara nel ribadire la libertà degli autori di scegliere a chi affidare la rappresentanza dei propri diritti, sia che si tratti di una società di gestione collettiva, come la Siae o l'analoga francese Sacem, sia di una entità di gestione indipendente e privata, come Soundreef. Di contro, il decreto n. 35 del 2017, riconosce l'esistenza di questi secondi soggetti, e nel ribadire valida l'esclusiva della Siae, non precisa che tipo di servizi siano legittimati a offrire sul territorio italiano;

   secondo la Commissione europea, nonostante sia intervenuto il suddetto provvedimento, nel nostro Paese il settore si troverebbe ancora esposto ad una condizione di mancata concorrenza, motivo che l'avrebbe determinata a minacciare l'apertura in autunno di una procedura di infrazione contro l'Italia sulla gestione dei diritti d'autore –:

   quali iniziative normative intenda intraprendere al fine di fare chiarezza nel settore e scongiurare le conseguenze legate all'avvio di una procedura d'infrazione.
(5-12302)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 settembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12302

  L'onorevole Pannarale, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede notizie in merito a quali iniziative normative il Ministero dei beni culturali intende intraprendere nel settore della gestione dei diritti d'autore sul presupposto che, in Italia, la SIAE svolge tale attività in esclusiva.
  Rispondo secondo quanto comunicato con nota del 12 settembre scorso dal Ministro Franceschini e dal Sottosegretario per le politiche europee Gozi alla Commissione Europea con riferimento alla lettera dell'8 febbraio 2017 del direttore della DG CNECT-Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie e a seguito dell'incontro tenutosi a Venezia lo scorso 4 settembre in merito al recepimento in Italia della direttiva 2016/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
  Nella lettera si ricorda che, con specifico riguardo all'articolo 5 della direttiva, menzionato nella lettera della DG CNECT, il corrispondente articolo 4 del d.lgs. n. 35 del 2017 permette ai titolari dei diritti di affidare la gestione dei diritti medesimi e dare mandato di rappresentanza – fermo rimanendo il monopolio legale della SIAE per l'attività di intermediazione – non solo a qualsiasi organismo di gestione collettiva operante sul territorio della Unione, ma anche alle entità di gestione indipendenti. L'Italia, nell'ottica di una maggiore liberalizzazione del settore, è così andata oltre quanto previsto dalla direttiva 2014/26/UE, riferita sul punto solamente agli organismi di gestione collettiva. Non a caso, anche dopo il recepimento della direttiva, nella quasi totalità dei Paesi dell'UE la raccolta dei diritti di autore continua a svolgersi in un regime di monopolio – talora distinto per categorie di diritti – legale (in Austria, Croazia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca o Slovacchia, ad esempio) o di fatto (come in Belgio, Francia, Grecia o Spagna, per citarne solo alcuni), comunque sempre affidato a organismi di gestione collettiva senza fine di lucro e non a entità di gestione indipendenti con finalità lucrative.
  In tale contesto, sebbene il diritto europeo non offra al momento argomenti decisivi per imporre agli Stati membri l'obbligo di realizzare una piena liberalizzazione del settore (si veda, in particolare, la sentenza della Corte di giustizia UE 27 febbraio 2014, causa C-351/12, OSA), il Governo italiano, nello spirito di collaborazione che lo ha sempre contraddistinto nei confronti della Commissione, ha nella nota confermato la propria volontà di presentare in Parlamento un intervento legislativo puntuale che possa ulteriormente migliorare l'efficienza del sistema di gestione dei diritti d'autore in Italia. Ciò nel perseguimento della imperativa ragione di interesse pubblico sottostante a tale disciplina, ossia la tutela della proprietà intellettuale e di tutti i titolari di diritti d'autore.
  In questa prospettiva, e in coerenza con l'impianto generale e con l'articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 26, il Governo intende proporre al Parlamento, per la legge di bilancio 2018, di prossima approvazione, una disposizione che consenta, in Italia, a tutti gli organismi di gestione collettiva operanti nel territorio dell'Unione non solo di rappresentare i propri associati, ma anche di procedere direttamente alla raccolta dei diritti, senza l'obbligatoria intermediazione della SIAE.
  Il Governo nella richiamata nota ha altresì inteso fugare ogni perplessità circa le modalità con cui l'Italia ha recepito le disposizioni della direttiva 2014/26/UE in materia di concessione di licenze multiterritoriali, in quanto il d.lgs. n. 35 del 2017, sul punto, non limita in alcun modo la possibilità di scelta da parte dei titolari dei diritti. Al contrario, la legislazione italiana riproduce in modo testuale i contenuti della direttiva, stabilendo i requisiti che gli organismi di gestione collettiva devono soddisfare quanto concedono licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali on-line.
  Anche su questo aspetto è intendimento del Governo di valutare, al momento di intervenire per modificare il testo del d.lgs. n. 35 del 2017 nella maniera indicata, ulteriori affinamenti del testo.
  In conclusione, On. Pannarale, il Governo ritiene che, realizzando una piena concorrenza tra la SIAE e altri organismi di gestione collettiva, la tutela dei diritti di autore in Italia e in Europa possa trarre ulteriori benefici.
  In questa prospettiva è disponibile a valutare, insieme con tutti gli altri Paesi UE, eventuali modifiche al diritto europeo che possano portare verso ulteriori forme di liberalizzazione e a proporre alle Camere le integrazioni al decreto n. 35 del 2017 sopra prospettate.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto d'autore

procedura CE d'infrazione

direttiva comunitaria