ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12274

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
05/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/10/2017
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 05/10/2017

SVOLTO IL 05/10/2017

CONCLUSO IL 05/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12274
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Mercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   LOMBARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Ericsson è una multinazionale svedese leader mondiale nella fornitura di tecnologie e servizi per la comunicazione e presente in 180 Paesi;

   in Italia, dove opera dal 1918, sì articola in due società, la Ericsson Telecomunicazioni Italia (Tei) e la Ericsson IT Solutions & Services (Epi), e oggi conta circa 3.800 professionisti;

   a partire dal 2007, il personale impiegato nel nostro Paese ha subito una drastica riduzione e, a giugno 2016, il gruppo ha avviato una procedura di mobilità con il taglio di circa il 10 per cento dell'organico per la Tei e di circa il 3,5 per cento per EPI;

   in data 1° giugno 2017 si è svolto un incontro tra la società, le organizzazioni sindacali e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali relativo all'ennesima procedura di licenziamento collettivo avviata il 14 marzo 2017, ma non è stato raggiunto alcun accordo ed è quindi stato dichiarato un esubero di 350 lavoratori;

   successivamente, la società ha rifiutato di partecipare a un tavolo di confronto con i sindacati e il Governo per individuare soluzioni alternative e, nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2017, 182 persone sono state raggiunte da una mail che comunicava il loro licenziamento; il lunedì mattina successivo, quando si sono presentate in ufficio, il loro badge risultava disabilitato;

   durante le passate procedure di licenziamento, Ericsson ha accompagnato le uscite con incentivi, senza tuttavia fornire un reale supporto per il ricollocamento degli ex dipendenti; ad ogni modo, non è possibile arginare tale drammatica situazione attraverso politiche passive del lavoro;

   il nuovo core-business aziendale con relativi investimenti e cambio del mix professionale, non parrebbe giustificare il forte calo occupazionale in atto; si tratta piuttosto, ad avviso dell'interrogante, di scelte riconducibili alla solita logica del capitalismo miope basata sul binomio «maggior profitto-delocalizzazioni»; ai lavoratori licenziati, Ericsson ha negato anche la cassa integrazione;

   è assolutamente necessario verificare il piano industriale di quest'azienda, che peraltro opera in un settore strategico ad alta tecnologia, il quale, oltre a trattare dati sensibili – anche riferiti alla sicurezza nazionale –, presenta una vera e propria emorragia occupazionale;

   è necessario un impegno a tutti i livelli istituzionali per garantire l'assunzione di una responsabilità sociale sul territorio nazionale finalizzata alla tutela dei livelli di occupazione –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda esposta in premessa e quali iniziative urgenti intendano intraprendere al fine di salvaguardare lavoratori dotati di alta professionalità come quelli licenziati da Ericsson;

   se i Ministri interrogati non reputino necessario invitare i vertici aziendali di Ericsson ad un tavolo di trattativa con il Governo e con i rappresentanti dei lavoratori;

   se i Ministri interrogati non ritengano imprescindibile assumere iniziative normative per disciplinare il fenomeno delle delocalizzazioni «selvagge» che sta determinando effetti traumatici per il mercato del lavoro.
(5-12274)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12274

Voglio innanzitutto chiarire che la problematica occupazionale del Gruppo Ericsson è ben nota al Governo ed in particolare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nell'ambito della fase amministrativa della procedura di licenziamento (avviata dalla Società il 14 marzo scorso) si sono tenuti presso il Ministero del lavoro diversi incontri tra le Parti ai quali hanno partecipato rappresentanti del Governo e i rappresentanti delle regioni Campania, Liguria, Lombardia e Lazio.
  Nel corso di tali riunioni il Ministero e le regioni hanno ripetutamente invitato l'azienda a valutare la possibilità di adottare una soluzione non traumatica per la gestione degli esuberi, ivi compreso l'utilizzo di ammortizzatori sociali. Tuttavia, nonostante gli sforzi messi in campo, è stato inevitabile prendere atto delle divergenti posizioni delle Parti e dell'impossibilità di addivenire ad un'intesa.
  Nonostante il mancato accordo recepito nel verbale del 1o giugno 2017, sulla base delle richieste presentate dalle organizzazioni sindacali, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dello sviluppo economico hanno incontrato i referenti aziendali nella metà del mese di luglio 2017 per verificare possibili alternative ai licenziamenti prospettati dalla Società nel corso della vertenza.
  Rappresento, inoltre, che l'ispettorato territoriale del lavoro di Roma, su specifica richiesta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha riferito che lo scorso 3 ottobre si è svolto un incontro tra Società e Organizzazioni sindacali nel corso del quale sono state poste le basi per la discussione di un nuovo piano industriale che, purtroppo, prevede ulteriori licenziamenti da gestire entro il prossimo mese di giugno.
  Rappresento, altresì, che le organizzazioni sindacali hanno indetto per la mattinata di oggi uno sciopero dei lavoratori Ericsson con manifestazione nei pressi del Ministero dello sviluppo economico chiedendo anche un incontro con rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Tale incontro si terrà nel corso della mattinata di oggi.
  Aggiungo che al fine di contrastare i fenomeni di delocalizzazione di imprese che hanno usufruito di agevolazioni pubbliche, sia in relazione a programmi di investimento che a progetti di ricerca e sviluppo, il Ministro dello sviluppo economico, lo scorso 14 aprile, ha adottato una specifica direttiva. In conformità alle indicazioni fomite con tale direttiva e a partire da tale data, i nuovi interventi a favore delle imprese prevedono la decadenza dalle agevolazioni ricevute qualora, nei 5 anni successivi alla data di conclusione del progetto agevolato, le società beneficiarie decidano di delocalizzare, cessare o ridurre l'attività in misura tale da incidere significativamente sui livelli occupazionali.
  Per quanto concerne la società in parola, il Ministero delle sviluppo economico ha reso noto che non sussistono elementi tali da far emergere un tentativo della società Ericsson di dislocare la sua produzione industriale secondo la logica delle delocalizzazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

mercato del lavoro

commissione interna