ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12208

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 19/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/09/2017
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/09/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 19/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12208
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 19 settembre 2017, seduta n. 853

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   da un sondaggio effettuato da «Linkiesta.it» si calcola che, nel 2020, i pediatri ospedalieri scenderanno del 40 per cento; infatti, si passerà dai circa 13 mila pediatri del 2013 a poco più di 8 mila entro il 2020-2025;

   si tratta di un fenomeno che coinvolge tutto il Paese, dal Nord al Sud; tuttavia negli ospedali pubblici che bandiscono delle posizioni per pediatri, queste rimangono scoperte poiché la libera professione è privilegiata rispetto ai pesanti turni ospedalieri e poiché vi è comunque il blocco del turn over, con il risultato che a ogni pediatra che va in pensione non corrisponde un giovane neoassunto;

   nel 2015 sono andati in pensione 800 pediatri, ma dalle scuole di specializzazione ne sono usciti solo 280 in un anno e secondo la Federazione italiana medici pediatri, con un tetto massimo di 1.000 pazienti per medico, il 15 per cento dei nuovi nati non ha un pediatra assicurato;

   anche la Fondazione poliambulanza di Brescia – una delle eccellenze ospedaliere lombarde – lancia un grido di allarme, dichiarando che mancano i pediatri e soprattutto, quelli specializzati in neonatologia;

   nel mese di luglio 2017, dopo molto tempo, è stato pubblicato il decreto che determina il numero dei posti nelle scuole di specializzazione: 6.105 posti rispetto alla necessità di almeno 8 mila posti calcolati dalle associazioni di categoria e dai sindacati per coprire il fabbisogno degli ospedali;

   alcuni ospedali hanno fatto anche sapere di essere disposti a sostenere il costo degli studi degli specializzandi, circa 25 mila euro l'anno; tuttavia, tale offerta non può essere realizzata a causa del numero ristretto dei posti aggiuntivi finanziabili, quantificato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto narrato in premessa;

   se non ritenga, per risolvere il problema della mancanza di medici e in particolare di pediatri e neonatologi, di assumere iniziative volte a procedere con l'assunzione di tutti i laureati necessari al fabbisogno del Servizio sanitario nazionale, mediante un contratto a tempo determinato finalizzato al completamento del percorso formativo, come avviene nel resto d'Europa;

   se corrisponda al vero che le scuole di specializzazione in cui si formano i nuovi pediatri, finanziate con fondi pubblici, non riescono a soddisfare il fabbisogno dei reparti di pediatria;

   quali siano le motivazioni che inducono il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca a non consentire un numero maggiore di accessi agli specializzandi in pediatria e per quali ragioni non si assumano iniziative per sbloccare tale situazione;

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro della salute per risolvere la problematica sopradescritta, considerato che per gli interroganti la causa della mancanza di pediatri e neonatologi operanti in ospedali pubblici è anche dovuta al blocco del turn over e ai ritmi massacranti che i medici devono effettuare nei reparti, proprio per via della mancanza di organico interno;

   se non ritengano necessario assumere iniziative per destinare maggiori risorse finanziarie alla formazione, in modo che si possa aumentare il numero delle borse di studio per giovani specializzandi.
(5-12208)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

sicurezza d'approvvigionamento

finanziamento pubblico