ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 19/09/2017
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/09/2017
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/09/2017
Stato iter:
09/10/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/09/2017

RITIRATO IL 09/10/2017

CONCLUSO IL 09/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12203
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Martedì 19 settembre 2017, seduta n. 853

   BUSINAROLO, NESCI, CECCONI e LOREFICE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un'inchiesta condotta dal settimanale «L'Espresso» il 14 settembre 2017 ha riportato all'attenzione dell'opinione pubblica uno dei più grande scandali sanitari della medicina moderna, legato agli effetti, estremamente dannosi per la salute umana, del talidomide, farmaco prodotto nel 1956 dalla multinazionale tedesca Grunenthal, pubblicizzato come antinfluenzale, sedativo e, soprattutto, come antinausea per le donne in gravidanza;

   il farmaco fu bloccato qualche anno dopo per la prima volta negli Stati Uniti, quando una funzionaria della sanità pubblica ipotizzò la correlazione tra l'impiego del talidomide e l'aumento di nascite di neonati con gravissime malformazioni congenite dello sviluppo degli arti, ovvero amelia (assenza degli arti), o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti), generalmente più a carico degli arti superiori che quelli inferiori;

   le successive ricerche scientifiche confermarono il legame tra le malformazioni e l'utilizzo del farmaco, che nel 1961 venne ritirato dal commercio, dopo essere stato diffuso in cinquanta Paesi, tra cui l'Italia, sotto ben 40 nomi commerciali diversi;

   nel nostro Paese fino al 2008 l'unico beneficio erogato da parte dello Stato alle vittime del talidomide era l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, ai sensi dell'articolo decreto-legge n. 50/2005, che ha collocato la sindrome talidomide tra le patologie croniche e invalidanti;

   la legge finanziaria del 2008 ha poi riconosciuto l'indennizzo, consistente in un assegno vitalizio mensile da corrispondere per la metà al soggetto danneggiato e per la restante metà ai congiunti che prestano o che abbiano prestato assistenza, demandando ad un successivo decreto delegato il regolamento di esecuzione;

   successivamente l'articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, ha precisato che l'indennizzo fosse riconosciuto soltanto ai soggetti nati dal 1959 al 1965. A colmare tale lacuna è intervenuto il decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113 cosiddetto «decreto enti locali», convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160, che ha disposto (articolo 21-ter) che l'indennizzo riconosciuto ai soggetti affetti da sindrome da talidomide nelle forme dell'amelia, dell'emimelia, della focomelia e della micromelia, nati tra il 1959 e il 1965, fosse riconosciuto anche ai nati nel 1958 e nel 1966. Ha inoltre esteso l'indennizzo anche ai soggetti che, ancorché nati al di fuori di detti periodi, presentino malformazioni compatibili con la sindrome da talidomide, a seguito dei debiti accertamenti sanitari;

   il «decreto enti locali» ha demandato ad un successivo decreto di natura regolamentare la modifica del regolamento n. 183/2009 per definire i criteri di inclusione e di esclusione delle malformazioni ai fini dell'accertamento del diritto all'indennizzo, che avrebbe dovuto essere emanato entro 6 mesi dalla data di conversione del decreto-legge, ovvero entro febbraio 2017;

   ad oggi, però, non risulta agli interroganti che tale decreto sia stato adottato, per cui si rende necessario un intervento tempestivo in tal senso –:

   quali siano i motivi del ritardo relativo all'adozione del decreto di natura regolamentare per la concreta applicazione di quanto disposto dal cosiddetto «decreto enti-locali» circa la modifica del regolamento n. 163/2009 e, all'uopo, quali iniziative di carattere normativo il Ministro interrogato intenda porre in essere con l'obiettivo di tutelare tutte le vittime del talidomide, il cosiddetto «farmaco-killer».
(5-12203)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

malattia congenita

prodotto farmaceutico