ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12162

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12162
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   CRIPPA e BUSTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   risulta che Enea nel luglio 2015 avrebbe inviato al Ministero dello sviluppo economico, direzione generale procedente per il programma nazionale, la richiesta di mandato a partecipare al programma comune di ricerca europeo sui rifiuti di alta attività e deposito geologico, nell'ambito del progetto Joprad e conseguente European Joint Programming 1);

   con la sopracitata richiesta, si è portata all'attenzione del Ministero dello sviluppo economico l'opportunità di riavviare in Italia le attività di ricerca sul deposito geologico per rifiuti di alta attività a vita lunga;

   con il decreto legislativo n. 31 del 2010 sono state ampliate le competenze di Sogin spa anche con riferimento alla localizzazione, realizzazione e gestione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico (DNPT);

   con il recepimento della direttiva europea 2011/70 sui rifiuti radioattivi avvenute in Italia con il decreto legislativo n. 45 del 4 marzo 2014, gli Stati membri dell'Unione europea sono tenuti a documentare entro agosto del 2015 un credibile programma tecnico/economico di gestione dei rifiuti radioattivi;

   secondo le stime di Sogin, il deposito nazionale ospiterà una struttura per la sistemazione definitiva in superficie dei rifiuti di media e bassa attività, nonché un deposito temporaneo per lo «stoccaggio provvisorio di lungo termine» di circa 15.000 metri cubi di rifiuti di alta attività e combustibile irraggiato derivanti dalle attività nucleari pregresse in attesa dello smaltimento definitivo;

   lo smaltimento dei rifiuti di alta attività a lunga vita in opportune formazioni geologiche profonde è la soluzione riconosciuta a livello internazionale come la più sicura e sostenibile;

   questa soluzione, come evidenziato dall'esperienza internazionale, richiederebbe una prima lunga fase di ricerca e sviluppo finalizzata a studiare il comportamento delle formazioni geologiche su lunghissime scale temporali;

   risulta pertanto evidente quanto sarebbe indispensabile ed opportuno mantenere in Italia un presidio sul deposito geologico;

   scopo del progetto Joprad (durata 30 mesi) è stato quello di creare una «programmazione congiunta sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi» che permetterebbe di coordinare a livello europeo i programmi di ricerca nazionali e le relative attività associate di ricerca e sviluppo sullo smaltimento geologico dei rifiuti radioattivi di lunga vita e alta attività;

   la partecipazione italiana al programma comune europeo di ricerca EJP 1 non sarebbe in contrasto con la partecipazione ad iniziative mirate alla realizzazione pratica di un deposito geologico condiviso a livello europeo (quale Arius-Erdo cui partecipa Enena);

   al contrario, costituirebbe un elemento fortemente strategico, in quanto la direttiva 2011/70 consente di includere nei «programmi nazionali», oltre alla ricerca sui depositi geologici nazionali, anche eventuali accordi tra Stati membri per la condivisione di impianti di smaltimento;

   l'Enea riporta anche come non sarebbero stati previsti impegni economici, oltre a quelli relativi all'impegno del personale coinvolto, essendo le spese per missioni dal progetto europeo, e che le organizzazioni e istituzioni interessate avrebbero coperto tutte le competenze necessarie al progetto;

   ad oggi, parrebbe che il Ministro interrogato non abbia provveduto ad inviare alcuna risposta all'Enea, al gruppo di lavoro di istituti ed enti ad essa collegata (Istituto nazionale di fisica nucleare, Istituto superiore di sanità, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e alla stessa Sogin come operatore istituzionale –:

   se il Ministro interrogato intenda confermare la ricezione della comunicazione dell'Enea citata in premessa;

   nel caso di conferma, se a distanza di 2 anni si sia data risposta alle sollecitazioni di adesione proposte da Enea e Sogin;

   se si intenda aderire a progetti di ricerca europei in merito e se si intenda dare una valutazione di fattibilità riguardo alla possibilità che il deposito geologico di scorie ad alta radioattività sia su scala europea e non necessariamente nazionale.
(5-12162)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria di ricerca

deposito dei rifiuti

gestione dei rifiuti