Legislatura: 17Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/09/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/09/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/09/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/10/2017
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2017
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/10/2017
DE LORENZIS. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute, al Ministro della difesa
. — Per sapere – premesso che:
da fonti di stampa («Qui 112, rimanga in attesa», le mie tre inutili chiamate in un mese, di C. Gerino, da Repubblica.it del 9 agosto 2017) si apprende del cattivo funzionamento del numero unico 112 per lunghe attese, disservizi e operatori impreparati: in particolare, sono stati riferiti tre episodi non drammatici come la segnalazione di un incendio, di un allarme sanitario e di un conflitto a fuoco in strada fino alla tragica morte di Gianfranco Ruggiu, portato direttamente dai propri familiari al più vicino ospedale dopo esser rimasti a lungo in estenuante attesa di parlare con un operatore cui chiedere soccorso;
eppure la direttiva europea (direttiva (CE) 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica) aveva imposto, per le chiamate di emergenza, il numero unico 112 in ambito europeo (NUE) la cui attivazione spettava ai singoli Stati membri. La mancata attuazione di quanto imposto dalla citata direttiva ha comportato l'apertura da parte della Commissione europea, nell'aprile del 2006, di una procedura di infrazione per la quale l'Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea nel gennaio del 2009, poi archiviata a seguito dell'attivazione della cosiddetta sperimentazione del NUE 112 dalla provincia di Varese;
tuttora, non risulta ancora essere stata introdotta una centrale unica di soccorso sul restante territorio nazionale, essendo coinvolte le sole centrali operative dei carabinieri per le sole richieste afferenti al 112, con il mantenimento degli altri numeri telefonici dedicati alle emergenze (112, 113, 115, 117, 118). Ne deriva, ad avviso dell'interrogante che la «soluzione-ponte» adottata dall'Italia appare pertanto poco efficace dal momento che, nel resto del territorio nazionale, al 112 risponde l'Arma dei carabinieri, la quale, si è fatta carico anche del numero unico europeo, con evidenti disagi legati agli innumerevoli trasferimenti di chiamata;
diversamente, l'adozione del numero unico europeo sull'intero territorio nazionale presenta numerosi vantaggi tra cui la drastica riduzione del numero di chiamate fasulle, della duplicazione degli eventi e delle chiamate senza risposta –:
se il Governo sia conoscenza dei fatti indicati in premessa e se intenda spiegare cosa non abbia funzionato nell'operatività del numero unico 112;
quali iniziative, anche normative, il Governo intenda attuare per dare piena applicazione, su tutto il territorio nazionale, e nel minore tempo possibile, alla direttiva europea sul numero unico delle emergenze 112 attraverso una centrale unica integrata che riunisca le varie componenti istituzionali del soccorso in modo più efficiente ed efficace. (5-12090)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):competenza degli Stati membri
direttiva comunitaria
procedura CE d'infrazione