ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12072

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 05/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12072
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   DI BENEDETTO, BRESCIA, MARZANA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il compendio immobiliare denominato «Istituto Gesù Divino Operaio», conosciuto come ex Igdo, fu il primo insediamento abitativo del comune di Ciampino, dove numerose famiglie trovarono rifugio durante la II guerra mondiale e da cui, in seguito, si sviluppò tutto il centro abitato. In epoca recente l'edificio ospitò dapprima un collegio di suore e, successivamente, una scuola elementare e media;
   in data 7 marzo 2016, veniva pubblicato sul quotidiano nazionale Il Messaggero, un avviso relativo a una procedura ad evidenza pubblica preordinata all'alienazione del compendio immobiliare ex Igdo. Nello stesso avviso si leggeva che il prezzo di base d'asta consisteva nella somma di 1,5 milioni di euro e che il procedimento si sarebbe concluso previo parere del comitato di sorveglianza e autorizzazione alla vendita del Ministero dello sviluppo economico;
   il prezzo iniziale d'asta si riferiva a quello realistico di vendita contenuto in una relazione peritale, depositata in data 13 gennaio 2016, presso il tribunale di Terni, che teneva conto dei vincoli urbanistici e paesaggistici gravanti sull'immobile e che ne condizionavano il valore di mercato;
   tuttavia, si deve dire che un'analoga perizia peritale, depositata nel 2012, dalla società di consulenza e ingegneria Consult International, aveva già stimato il bene di un valore pari a 7 milioni di euro;
   giova ricordare che l'intero compendio è costituito da 73 mila cubi su 1,69 ettari nel cuore del centro storico della città e che lo stesso possiede un elevato valore storico-culturale in quanto è bene che racchiude la memoria storica della città;
   l'ex Igdo fu oggetto di ben tre tentativi di avvio di tutela di cui uno concretizzatesi nel decreto della direzione regionale del Lazio del 30 giugno 2006, ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 e dell'articolo 10 della legge n. 137 del 2012 successivamente oggetto di giudizio in sede di giurisdizione amministrativa;
   i commissari straordinari della società Siciet s.p.a. proprietaria del complesso, attualmente in amministrazione straordinaria ex lege 95 del 1979, hanno presentato un piano di recupero dell'intera zona su cui insiste l'ex Igdo che prevede, in realtà, la demolizione dell'esistente al fine di costruire un polo universitario, vale a dire un complesso di mini-appartamenti per studenti, unitamente a una palestra e una piscina, oltre che un parco giochi, e, infine, un centro commerciale con parcheggio. L'unica struttura di cui si prevede effettivamente il recupero consiste nella cappella privata, ampia 730 metri quadri;
   la legge della regione Lazio 18 luglio 2017 n.7 recante «Disposizioni per la rigenerazione urbana e il recupero edilizio», prevede che i comuni, anche su proposta dei privati, possano individuare i cosiddetti ambiti urbani di riqualificazione e recupero edilizio per consentire interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica o di demolizione e ricostruzione. Le disposizioni sugli ambiti urbani non si applicano agli insediamenti urbani storici individuati come tali dal piano territoriale paesistico regionale;
   ad avviso degli interroganti, qualora decada il vincolo sull'area su cui insiste l'ex Igdo, la stessa potrebbe divenire oggetto di interventi come quelli sopra descritti e, quindi, anche di possibile demolizione –:
   se e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo intenda intraprendere per la tutela del complesso immobiliare ex Igdo;
   se il Ministero dello sviluppo economico abbia autorizzato l'alienazione del complesso suddetto. (5-12072)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autorizzazione di vendita

habitat urbano

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